Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 51
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 1 Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Letteratura giapponese I - Appunti Pag. 51
1 su 51
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Appunti di letteratura giapponese I basati sulle lezioni del corso del prof. Zanotti

22. 2013/2014

  • Introduzione alla letteratura
  • Kojiki
  • Kauashi e Sugawara no Michizane
  • Man'yoshū
  • Kokinwakašu
  • Monogatari pre-genji
    • Taketori monogatari
    • Utsuho monogatari (cenni)
    • Ochikubo monogatari (cenni)
    • Sarīyoshi monogatari (cenni)
  • Monogatari post-genji
    • Hamamatsu čhungon monogatari (cenni)
    • Sagoromo monogatari (cenni)
    • Torasclesya monogatari
    • Tratsumi čhungon monogatari (cenni)
  • Ise monogatari
  • Nikki
    • Kola nikki
    • Saraschina nikki
  • Makura no sóshi
  • Genji monogatari
  • Chúsei
    • shin kokinwakanši (cenni)
    • gunki monogatari, Heike monogatari
  • Inja bungaku: Hójóki
  • Renga ed evoluzione dello haikai
  • Cultura Edo e narrativa (cenni)
  • Haikai e Basho

LETTERATURA GIAPPONESE 1

LEZIONE 1

05/02/2014

Introduzione teorica - che cos'è la letteratura?

Ci sono stati vari tentativi di definire la letteratura secondo:

  • Critici estetici (ciò che la gente considera bello e artistico; quindi un paradigma ritenuto valido dalla generalità, ma non necessariamente anche da te come individuo)
  • Critici morali (tenendo conto, quindi, del contenuto che richiama a valori quali: il "giusto", il "bene", il "naturale" di una società)
  • Critici tecnici (relativi allo stile e alla forma) Ad esempio per i FORMALISTI letteratura è ciò che usa un linguaggio che devia dall'ordinario, tuttavia non è facile distinguere ciò che è ordinario (infatti per alcuni un linguaggio può essere ordinario per altri invece no); inoltre non tutte le deviazioni sono "poetiche", ad esempio il gergo. Però i testi antichi? e non si conosce il linguaggio ordinario, non si può sapere se questi sono "letteratura" (oppure qualsiasi deviazione non è poetica).
  • Critici scolastici (cioè quelle opere incluse nei curriculum di studio, la letteratura è quindi un dispositivo di conoscenza).

La letteratura è stata definita anche quale "scrittura immaginativa", nel senso che è finzione, di scritti che dicono cose in letteralmente vera, tuttavia non è una definizione che funziona (infatti la distinzione tra fatto e finzione è spesso opinabile) - si pensi alla Genesi, probabilmente chi l'ha scritta era convinto della verità di ciò che diceva ma oggi da alcuni viene letta come qualcosa di vero e da altri come qualcosa di falso.

Ma la letteratura è stata definita anche come qualcosa di "non pragmatica", che viene letta come non pragmatica, tuttavia così facendo la letteratura non può essere oggettivamente definita in quanto dipende da come un lettore legge un testo.

Quindi cos'è la letteratura?

Si possono assumere due approcci

  • Generalista: la letterarietà è l'intrinseca dei testi letterari è qualcosa di astratto e universale (se non è ancora stata riconosciuta in un testo, prima o poi lo sarà, se converge che è astratto è universale anche la capacità dell'uomo di riconoscere un testo come bello e letterario)

concezione romantica

espressione del genio, dell'individuo, della sensibilità, quindi letteratura come arte che esprime sensibilità, buon gusto, arte per l'arte, ovvero la letteratura deve essere esposta come un museo dove solo coloro dotati di appicciale sensibilità possono apprezzarla.

concezione positivistica

insieme di fatti storici, documenti che vanno ricostruiti, contati e pesgiati scientificamente

Sono queste concezioni che durante il periodo Meiji penetrarono, o vortroppo, in Giappone. In realtà è opportuno sottolineare che in Giappone non avevano bisogno del contatto con gli europei/stranieri per "inventare" una disciplina che avesse a cuore i testi letterari. Infatti prima c'erano sempre state dei testi tenuti in grande considerazione, tuttavia i criteri secondo i quali questi erano restituiti degni di considerazione erano parecchio convolutati, anzi con il contatto con l'occidente non può dire stravolti. Infatti fin da tempi antichi in Cina (e di conseguenza poi in Giappone) c'era una tradizione letteraria, tuttavia ciò che allora era un canone (le opere confuciane) oggi non difficilmente le consideriamo letteratura. Lo stesso discorso si può fare con il movimento Buddhisimo Eseico che aveva soltato una scuola gerarchica che metteva in cima le opere buddhiste, poi quelle confuciane poi. Lo poema mona e infine i "nikki" e monogatari, invece i nikki e monogatari sono oggi in cima in questa gerarchia.

Auddando nello specifico: come già detto il contatto con l'occidente portò ad applicare concezioni vere della tradizione europea e ciò che fino ad allora era stato considerato il patrimonio letterario d'eccellenza. Questa operazione si concluse con la nascita del kokubungaku; vediamo ora come mi arrivò a definire cosa dove appartenere al kokubungaku e cosa no:

  • pertinenza e delimitazione dei testi
  • magnificazione: elevazione dei testi con certa caratteristica
  • valutazione: valutazione di testi con caratteristiche considerate non adatte

I criteri seguiti per attuare ciò sopra indicato sono:

  • criterio etnico-geografico: letteratura prodotta da "giapponesi" in Giappone

  • criterio linguistico: scritta in giapponese (via la raccolta in cinese clerico; anche se scritte da giapponesi in Giappone, rivalutazione di monogatari e nikki)

  • storicodabilità a generi europei (per catturare capitale culturale): il contatto con l'occidente portò le concezioni tra cui l'alto valore del romance (recepito nelle forme narrative simulate all romance i "nikki e monogatari" dei drammi teatrali)

Waka

Prima di parlare del Man'yōshū è opportuno definire il waka.

Il waka

(Com'è lo intende in senso stretto, è formato da 31 more secondo lo schema 5-7-5-7-7. Le divisioni in versi, in realtà, è qualcosa che si fa quando si traduce, tuttavia nel caso di waka: l'unico sottiviso in versi è il semiku (la parte superiore 5-7-5 e) shimo-ku (la parte inferiore 7-7).

A causa della brevità, il waka ha sviluppato una tradizione di figure retoriche volte ad espandera la portata comunicativa:

  • jokotoba (parole di introduzione) è una frase (lunga fino a 3 versi) che costituisce un lungo epiteto, ossia una frase di abbellimento per una parola.
  • makurakotoba - è la variante più corta e comune del jokotoba (5 more = una parola) che costumiva un epiteto fisso (in seguito verranno stilate liste di makura kotoba).

Fu periodo Heian jokotoba e makurakotoba venivano utilizzati per ottenere un effetto arcaicizzante.

kakekotoba (parola perno) - ossia una parola che ha due significati usata come cerniera tra due immagini.

yugo (poete legate) - ossia parole che richiamano immagini

shakakura - luoghi poetici codificati; parole che alludono a luoghi poetici. Se inserite nelle poesie queste parole richiamano subito a chi le legge le precedenti tradizioni poetiche (in questo modo si possono fare rieprimenti a poesi senza nominarle esattamente). Ovviamente per far si che questo era possibile ci vole del tempo rispetto si deve creare un automacitismo uso che c'è nel kokinshū ma el mo nel man'yōshū

Kokinwakashū

03/03/2014

Il kokinwakashū è la prima delle ventuno antologie imperiali di waka. Le ventuno antologie si basano sui testi curati da Fujiwara no Teika (XIII sec.). È molto importante perché sancisce l’elevazione del waka come forma poetica d’eccellenza.

La risolutazione del waka trova le sue radici nella seconda metà del IX sec. tenute due cause:

  1. byōbuuta (“poem of the paravents”) - svilupparsi assieme arte pittura stile giapponese. Agli autori veniva richiesto di comporre una poesia ispirandosi disegno sul paravento. I disegni ritraevano perlopiù paesaggi naturali, stagionali, con la presenza di figure umane. Solitamente l’autore doveva osservare l’ottica della figura nel dipinto portando così ad esprimere non erano i suoi sentimenti ma quelli che si supponeva (dalla collettività) pensare del locutor.
  2. utawanka (“gara di poesia”) presero piede IX sec (prima era Minbunfýō no ie no utaawase). I partecipanti venivano divisi due squadre, ognuna doveva partecipare presentando un componimento. I temi erano amorosi rilevanti della natura della stagione in cui volgersi la gara (avveniva poi venivano appuntati).
Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
51 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/22 Lingue e letterature del giappone e della corea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher v_a94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura giapponese I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Zanotti Pierantonio.