Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Le opere di Victor Hugo
Con le "Contemplations" (1856) Hugo affronta la sua vita privata. Tutti i componimenti ruotano intorno a un avvenimento cardine: la morte di sua figlia. L'opera è divisa in due sezioni "Autrefois", ricordi di giovinezza, episodi risalenti alla sua formazione intellettuale; e "Aujourd'hui" dove dominano i temi del lutto, della memoria, della meditazione sulla morte e il dolore dalla lontananza. Mentre le "Contemplations" offrono ai lettori le emozioni più segrete del poeta, la "Légende des siècles" (1859) ha per ambizione rintracciare tutta la storia dell'umanità a partire dalla creazione del mondo. I romanzi sono sempre stati apprezzati dal pubblico e costituiscono la parte più conosciuta della sua produzione. In "Notre-Dame de Paris" (1831) Hugo accorda una grande importanza ai dettagli pittoreschi e al colore locale. Attraverso il personaggio di Quasimodo, HugoFonde un'emozione pungente con la caricatura e mette in pratica la poetica del sublime e del grottesco. Ma il personaggio principale della storia è la cattedrale, attorno alla quale si organizza l'intrigo di un romanzo melodrammatico. Infatti, Hugo, con quest'opera, ha contribuito a riabilitare l'arte gotica.
A partire dal 1845; Hugo intraprende un affresco della società francese sotto la Restaurazione e il regno di Luigi Filippo. L'opera appare con il titolo "Les misérables" nel 1862. I Miserabili è un romanzo umanitario, dove Hugo denuncia le ingiustizie economiche, politiche e sociali della sua epoca.
Alfred de Vigny. (1797-1863) Appartiene a una famiglia nobile e cresce nel culto delle armi e dell'onore. Abbandona gli studi all'inizio della Restaurazione per arruolarsi nell'esercito. Deluso dall'esperienza militare si consacra alla letteratura e si trasferisce a Parigi dove pubblica un romanzo storico.
(il 5 Marzo) e si consacra al teatro, diventando uno dei maestri della scuola romantica.
Dopo la rivoluzione del 1830 abbandona temporaneamente la poesia e inizia a raccontare la triste condizione del soldato e del poeta, un vero rifiuto della società.
A partire dalla morte della madre Vigny abbandona gli ambienti letterari e inizia una vita di eremita.
Vigny non cede all'esotismo o al folklore locale, perché il suo scopo è esprimere una visione del mondo disincantata e tragica.
Dalla fine della Restaurazione Vigny si interessa al teatro, mettendo in scena il personaggio dell'artista schiavo e vittima della società.
Nell'opera "Les Destinées" Vigny si interroga sulla condizione umana, sull'esistenza del male e sulla possibilità di una libertà morale e spirituale per l'uomo. Les pièces sono il percorso della coscienza che abbandona poco a poco l'ignoranza e la miseria per raggiungere la
spiritualità e il progresso. Les Destinées dipingono un'umanità sottomessa a una fatalità cieca, che non dà alcuna speranza per l'avvenire. Vigny attribuisce un ruolo consolatore alla natura, che rimane imperturbabile di fronte alla sofferenza. Gerard de Nerval. (1808-1855) Nato a Parigi, dove compie i suoi studi e frequenta la "bohème littéraire". Come tutti i romantici, è attirato dalla cultura tedesca, ne parla perfettamente la lingua al punto di tradurre il "Faust" di Goethe. Si reca in Oriente, dove si appassiona a ricerche esoteriche, piene di mitologia e misticismo, che marcheranno le sue opere. A partire dal 1841, inizia a soffrire di problemi mentali. È in questo periodo, in cui il sogno si confonde con la realtà, che Nerval compone le sue opere più celebri. Denominatore comune di tutte le sue opere è il sogno sotto tutte le sue forme. Il sogno costituisce una seconda esistenza,
Che possiede una verità propria e non è per niente inferiore alla realtà. Nerval cerca di rendere, sia in prosa sia in poesia, l'attività onirica per rapportarsi alle leggende orientali e alla fede cristiana. "Les filles du feu" sono delle novelle, composte tra il 1839 e 1853, ognuna delle quali evoca una donna sorta dal passato. L'attrice Jenny Colon, grande amore perduto del poeta, è al centro della sua opera. "Sylvie", prima di essere inserita ne "Les filles du feu", era considerata come un poema in prosa e molti critici la considerano il capolavoro di Nerval. Con Sylvie, appare per la prima volta l'ossessione del tempo: il ricordo cerca di dominare la fuga degli avvenimenti. Nerval rinuncia alla tradizionale successione cronologica a favore di una successione d'immagini emotive, che ricrea l'atmosfera temporale del sogno. Il sogno e la memoria sono un sollievo dalle sofferenze.
dellarealtà. "Les Chimères", sono composte tra il 1843 e il 1854. La raccolta forma un itinerario: ovvero la ricerca d'identità del poeta perso tra sogno, memoria e il desiderio di una serenità diventata impossibile. Questa ricerca si compie tra miti e leggende sulle quali Nerval si interroga o nella quali si ritrova. Più di tutte le altre opere, Aurélia (1855) è marcata dalla follia. Poco prima della sua morte, la "Revue de Paris" ne pubblica l'inizio, mentre la fine è pubblicata dopo il suicidio di Nerval. "Aurélia" è al tempo stesso un'autobiografia, un'osservazione attenta del sonno e della follia, una ricerca della pace e un itinerario spirituale. Aurélia trasforma la storia d'amore in un'esperienza mistica. Charles Baudelaire. (1821-1867) Nato a Parigi, la sua infanzia è marcata dall'amore per l'arte e la bellezza; suo padreloinizia al culto delle immagini. Alla morte del padre, instaura un forte legame con lamadre, in cui Baudelaire vede un idolo e un’amica. Il rapporto tra i due si incrina quando la madre si risposa. Il patrigno lo mette prima in collegio e poi in un severo liceo; da cui B., ribelle e malinconico, si farà espellere. Si consacra alla poesia e si fa attirare dalla bohème litteraire. I genitori, preoccupati gli impongono un tutore. Questo sarà un duro colpo per B., che sarà diviso tra un sentimento di rivolta contro la famiglia e il desiderio di vedere sua madre riconoscere il suo talento di poeta. Malgrado un’esistenza primaria scrive, alternando versi a saggi di critica d’arte e letteraria e traduce il poeta e scrittore Edgar Allan Poe, che considera una sorta di fratello spirituale per il suo culto di una forma poetica trasparente e corretta. Nel 1857 vengono pubblicati “Les fleurs du mal”, opera che viene condannata come oltraggio alla
religione e alla morale. B. è costretto a cancellare sei poemi giudicati immorali, mentre l'accusa di oltraggio alla religione cade. Nel 1860 pubblica "Les Paradis articifiels" delle riflessioni sull'inutilità delle droghe per ricercare l'infinito. B., non è mai stato un alcolista o un tossicomane; ma gli effetti dell'oppio e dell'hashish l'hanno molto interessato e li ha esaminati con molta precisione e lucidità. Secondo Baudelaire i suoi contemporanei cercano nelle droghe un'illusione momentanea sui loro propri doni: lo specchio incantato delle droghe rinvia l'immagine d'un genio, della perfezione, danno l'illusione di potenza. La sua salute declina, le difficoltà finanziare aumentano, ma B. continua a fare delle osservazioni sulla sua esistenza e sull'epoca crudele in cui vive; queste osservazioni confluiscono in "Mon coeur mis à nu". In quest'operaJeanne Duval, la cui bellezza sensuale e esotica lo affascinano malgrado la suamancanza di cultura e il suo carattere difficile. Marie Daubrun, una seducente attriceche gli ispira dei versi malinconici. Apollonie Sabatier, che diventa l’oggetto del suoamore platonico e segreto, B. l’idealizza e vede in lei una Musa.
Baudelaire è convinto che l’ispirazione non dipenda da un istinto irrazionale, ma da unameditazione cosciente e lucida. L’artista deve decifrare la natura, rilevarne isignificati nascosti e le armonie nascoste, guidato dall’immaginazione. L’immaginazionesuggerisce all’uomo la nostalgia dell’infinito, del sogno e di un altrove che non puòessere raggiunto.
Baudelaire ha
una visione pessimista e grandiosa. Il mondo moderno è dominato dalla ricerca dell'utile e dal denaro e tende a rifiutare la bellezza, a considerarla inutile. Tuttavia, l'artista isolato e incompreso scopre delle forme singolari di bellezza, la cui componente principale è la melanconia. La bellezza moderna è marcata dalla sofferenza. Il titolo "Fleurs du mal" suggerisce che bellezza può nascere anche dal male. Questa nascita miracolosa è l'opera del poeta; B. trasforma in un materia preziosa ed eterna, la poesia, una realtà che l'esperienza umana ha reso dolorosa ed impura. A partire dal 1855 inizia il progetto di una raccolta di prose poetiche, che si sarebbe dovuto intitolare "Le Spleen de Paris". Ma il progetto viene portato a termine dopo la sua morte con il titolo "Petits poèmes en prose". Émile Zola. (1840-1902) Trascorre la sua infanzia e adolescenza a Aix-en-Provence. Allamorte di suo padre, torna a Parigi dove lavora per la casa editrice Hachette. Questo lavoro gli permette di entrare a contatto con un gran numero di scrittori. Inizia la carriera giornalistica, scrive dei romanzi d'ispirazione romantica prima di dirigersi verso il realismo. Nel 1880, pubblica "Il romanzo sperimentale" dove Zola espone la dottrina naturalista. Il successo arriva con l'"Assommoir"; Zola si installa in una grande villa alle porte di Parigi, dove si riuniscono gli scrittori naturalisti. Nel 1880, il gruppo pubblica "Les Soirées de Médan", che diventa il manifesto del naturalismo. Si schiera a favore di Dreyfus, per questo viene imprigionato per un anno. Riuscito a scappare si rifugia in Inghilterra. Nella seconda metà del secolo la filosofia dominante è il positivismo, che esalta il valore della sperimentazione. Zola, sulla base della teoria dell'evoluzione di Darwin, afferma che la società, comeLa natura si basa sul principio della selezione naturale e che le azioni umane sono determinate dalle leggi dell'.