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PERSONAGGI
Mattia Pascal simbolo non solo della crisi intellettuale di inizio secolo - privo dei ruoli tradizionali sradicato dai legami di classe - rifiuto di immergersi nelle illusioni del presente - ma sguardo verso i caratteri più profondi del mondo contemporaneo - all'avvento della modernità si interroga sulla letteratura di fronte - costruzione del personaggio non ha più presenza reale - lacerazione di fronte alla impossibilità stessa di costruire l'orizzonte narrativo come realtà - Adriano Meiscecità non accettando il suo occhio strabico simbolico - si fa fare una operazione e deve rimanere 40 giorni al buio - momento in cui affonda di più nella sua coscienza - dopo il recupero della vista gli ultimi fatti gli fanno capire che è impossibile rimanere - rapporto tra cecità e visione - riferimento alla psicanalisi che ci riconduce al mito di Edipo - Adriano Adriana sarebbe la coppia perfetta ma non può inserirsi.
davvero nel mondo-seduto spiritica –personaggio visto come fantasma e come spirito motivo simbolico-personaggi minorisempre con tratti deformanti della figura- strettamente collegato con lo sviluppo del suo umorismo teorizzato nel- 1908 saggio sull’umorismo- personaggi buffi un po’ repellenti- mattia li incontra sia a Miragno che a Roma- figure strambe sia nel comportamento che nel loro aspetto fisico- che sembrano animali, strani oggetti,-deformazione nel cinemaimpone la deformazione della figura umana es. franco franchi e ingrassia x la giara- tipico del comico del ‘900 presentarsi con i tratti deformi-Anselmo Paleari– l’occhio di papianocap XII all’operazione agli occhisi fa riferimento- parla del teatro-cap XIII il lanterninotendenza pseudo religiosa filosofica percorre tutto l’800 grande fortuna a fine secoloteosofia:redazione corretta del mattia pascal fa direttamente riferimento a testi di teosofia- questo personaggio è unteosofo che ha una sua lanterninosofia: tutto il mondo è fatto di lucette che brillano da lontano- tutte le nostre sensazioni e pensieri sono come solidificati spiritualmente in entità che vagano nell'aria e che ci accompagnano - visione teosofica dell'angelo custodeusa queste idee teosofiche per alludere al personaggio come fantasma- filosofia delle lucciole si collega ad una situazione narrativa particolare che porta in un certo periodo Adriano Meis alla cecità 12LINGUAGGIO all'orizzonte dell'avvicina la rappresentazione di Pirandello-espressionismo nei primi anni del '900movimento partito in Germania- parola utilizzata per indicare tutte le forme di violenza sul linguaggio o sulla figura - -espressionismo estremo utilizza parole distorte lessico con parole nuove neologismi fa- esplodere il linguaggio es. Gadda è il contrario di Pirandello inventa parole-Pirandello non fa violenza sul linguaggio
che è comunicativo ma tende a dislocarlo- può deformare leggermente la sintassi- – mentre interviene decisamente sulla figura sulla dislocazione delle situazioni- letteratura che cerca di esprimere qualcosa che va al di là della realtà immediata- non fa esplodere il linguaggio ma tende a sminuirlo ne deprime la consistenza- contro la pretesa del linguaggio di dire l’essenzialesi scaglia- es. utilizzo dei nomi-Contini ha sostenuto che Pirandello non è un grande scrittore in quanto scrive male- in modo troppo semplice e banale-Federico Tozzi uno dei più grandi romanzieri di primo ‘900 morto giovane- scrive un saggio interessante sull’opera di Pirandello-1918 nel linguaggio di Pirandello le parole appaiono raschiate assottigliate, rese quasi- imponderabili adoperate senza nessun riguardo messe li magari costringendole a fatiche perché anch’esse con questa positura prendano parte inattese le mette un poco di traverso alIl significato di tutta la prosa di dislocazione cercata da Pirandello nel linguaggio equivale alla sua ricerca di umorismo, cercare di portare le cose in una direzione diversa da quella normale. Il suo legame con gli umoristi tedeschi, in particolare l'opera tacitamente citata è il patto con il diavolo Ciamissol. L'uomo che ha perduto l'ombra, la vende al diavolo diventa ricco ma poi tutti gli chiedono dove ha messo la sua ombra. IL DOPPIO cap XV si chiama "io e l'ombra mia". Mattia Pascal non è solo ma 3 personaggi insieme più uno che guarda la propria ombra, visto in chiavi umoristica. La guarda con distacco, ne sente l'estraneità, l'inquietudine dell'ombra attraversa la storia umana, l'altra faccia di noi che non si può staccare da noi. Freud nel 1905 scrisse un saggio sul motto di spirito "das unheimliche" che significa "heim familiare" con una negazione, perturbante in italiano, l'inquietante stranezza.
in francese- qualcosa che ci riguarda a livello di valori condivisi ma che si presenta come estraneo- l'ombra – è nostra ma ci sfuggeper Otto Rank l'ombra rappresenta l'anima- doppio struttura legata all'ombra che trova gioco nell'umorismo- 13SENSO DEL TEATROmolto presente anche se la sua conclamazione avverrà più tardi- si nota sia nei dialoghi che a volte sono di tipo teatrale nel modo di passare le battute- presenza del teatro come elemento simbolico- cap. XII l'occhio e papianoelucubrazione di Paleari neldice che ormai non è più credibile il personaggio tradizionale in quanto- la situazione attuale è come quella di un teatrino dove si fa uno strappo al cielo di carta- oggi si recita la tragedia di Oreste in un teatro di marionette- il mito è caduto- il mondo attuale è dove i grandi miti sono crollati differenza tra tragedia antica e moderna- siamo marionette doloranti cheavvertono che il cielo non c'è è squarciato- la finzione minaccia la nostra vita- la tragedia rischia di cadere nel comico-Oresteimmagine di violenza familiare- tema della famiglia ossessiona Pirandello- condizione siciliana amore per i figli e difficoltà con la moglie- come se tutta la scrittura sia provocata per evocare un trauma antico ma che- si ripete sia nella sua esistenza che nella vita dei suoi personaggi- ossessione per la ripetizione pascal ripete il fallimento-GIOCO è uno che "gioca" con gli altrigià nella prima parte a Miragno - Pascal- punto centrale della trama- fascino legato alla dimensione umoristica- gioco alla roulette rapporto con i numeri e con il caso- sfida al caso-cap VIinesplicabile dominio del numero 12- nascita del nuovo personaggio nasce dal gioco- non prende origine da nessuna scelta- luogo dell'appuntamento con il nulla tempo senza tempo- personaggi del casinò tutti segnati da tratti di
follia- prima di andare via vede l'altro giocatore suicida dopo la sua vincita capisce che probabilmente se continua a giocare potrebbe anche lui perdere
LUOGHI c'è una dislocazione dei luoghi
-1° parte - Miragno fittizia cittadina ligure facile identificarci Girgenti la sua città che più volte ha rappresentato- in scritti precedenti es. il turno breve romanzo umoristico dedicato ad Agrigento tra il paese campagna e vita di piccola città di provincia
-2° parte - viaggio fuga a Montecarlo- viaggio in treno dove avvengono i due cambi di personalità
1. apprende la sua morte
2. trova il nuovo nome - Milano a cui è dedicato un capitolo città presa come emblema della città moderna elettricità, tram ecc... 14 cap X Roma acquasantiera e posacenere capitale dove presente e passato si intrecciano- città dove ci si nasconde vita sospesa come la città carica di passato che la rende morta- mischia
L'acqua benedetta e la banalità del fumo novità della società industriale - sfondo umoristico dove non rivela le ragioni per cui il motivo della sua venuta a Roma - AMORE Romilda si innamora di lei mentre la corteggia per Pomino - –= doppio dislocazione sembra promettere una vera felicità - poi si annienta e degrada nella vita della casa diventa la classica figura di moglie megera - avranno 2 gemelle - sposerà veramente Pomino e avranno una bambina - Oliva l'amore per la contadina che rappresenta l'altra faccia del mondo - lei promette a Mattia una comunicazione più immediata con meno difficoltà - si apre a lui con la fisicità del suo corpo-dislocazione diventerà la moglie di Battamalagna suo nemico ma rimane il legame con lei grazie al- – –figlio frutto della loro attrazione che sarà il suo unico figlio sopravvissuto - Mattia ipotizzerà un matrimonio tra lui e la figlia di Romilda - il fu
Mattia mantiene una sorta di desiderio inappagato sia per Romilda che per Oliva- pensa giocosamente di poter continuare a corteggiare l'ex moglie- veglia prima di ripresentarlo come risorto dolcezze semplici di sguardi e parole- eco di una felicità impossibile- Adriana è l'unica forza che sembra portare Mattia fuori dalla prigione del proprio io- ma l'amore in Pirandello tende ad essere ogni volta sconfitto- è un amore afferrabilissimo che lui però non può afferrare- figura di timida dolcezza mitezza ingenuità spirito protettivo materno fragilissima- non sappiamo se alla fine sposerà Papiano- si distingue ancora di più in quella pensione di figure grottesche e discorsi paradossali- - -dialogo tra i due cap XI di sera guardando il fiume coloquio amoroso dialogo di anime che si ritrovano nella loro solitudine- sorge l'amore con una gioia che fa emergere subito l'immagine di donna ideale-
– fanciulla timida da amare nell’assoluto ma la fuga gli è preclusa
ritratto di donna madre- se Adriano fosse un personaggio romantico sarebbero fuggiti insieme- ma lei è legata a questo mondo fatto di piccole cose di religiosità dalle quali non sa uscire- il bisogno di comunicazione sociale c’è ma resta a distanza- della sofferenza di lei dopo la sparizione