vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Viaggio in Occidente (Xīyóu Jì)
Appartiene ai 4 capolavori della dinastia Ming( i 4 libri meravigliosi Sì dà qí shū- shū ), insieme a
四四四
‘I briganti’ (1520), il ‘Il sogno della camera rossa’ e ‘Il racconto delle rive ‘(1524). I quattro grandi
romanzi classici possono essere considerati il punto più alto del romanzo classico cinese, ed
hanno influenzato l'immaginario non solo letterario: alle vicende e ai personaggi di questi romanzi
si sono ispirati in tempi recenti anche molti giochi, film ed altre forme di intrattenimento cinesi,
taiwanesi, coreane, giapponesi e vietnamiti.
Il Xīyóu Jì (attribuito a Wu Cheng'en) incarna, fra i quattro, il filone fantastico e definisce il romanzo
del soprannaturale e del magico (storia di fantasmi, demoni, che interagiscono con gli umani).
Compaiono i ‘jiguai’, cronache dello strano, appartenenti alla lingua classica –primo medioevo- del
cinese letterario (come la raccolta ‘In cerca degli spiriti’ di Ganbao) e descrivono demoni, spiriti
(anche di piante). Questa tradizione è raccolta dalla lingua vernacolare.
Nel periodo vicino al Siyonqi appaiono altri testi analoghi come ‘ i 4 viaggi’ di cui uno è una sintesi
del Viaggio in Occidente.
La prima versione del romanzo in quanto tale risale al 1592 ma non è detto che sia stato scritto in
quell’anno. Si riferisce ad un fatto storico del periodo tang, quando nel VII secolo un monaco
buddhista di Chang’an (Xuanzang) viene mandato in India a raccogliere testi buddisti per poi
tradurli in cinese. Si rifà, quindi, allo scambio tra India e Cina ( i viaggiatori andavano per
raccogliere testi buddisti).
Il buddismo appare nelle fonti cinesi nel periodo Han posteriore (ve n’è nota nei testi dinastici).
[Introduzione del buddismo con le traduzioni cade il cliché della Cina come posto isolato ]
L’intero vocabolario di lingua cinese nel III sec d.C. risente dell’opera di traduzione( si arricchisce di
parole in sanscrito ecc). Il buddismo viene dall’Asia centrale (occupata dai Tang mediante la Via
della Seta) e India. Le traduzioni erano di alto livello tantoché i testi buddisti perduti si possono
ricostruire dai testi cinesi.
Questa storia affascina il pubblicocompaiono versioni diverse:
due ‘pinhua’-Song Meridionali-che raccolgono questa storia ma in poesia( sono due brevi storie
che descrivono il viaggio);
Nel periodo Yuan abbiamo un Zaju (24 atti che raccontano questa storia);
all’inizio del 400, l’imperatore ordina di mettere insieme in una raccolta tutte le opere esistenti tra
cui c’è una storia a questa ispirata, breve e di cui abbiamo solo frammenti;
Nel XV sec c’è un’altra fonte su questo viaggio: un libro per i coreani per imparare la lingua cinese
(rivolto perlopiù ai diplomatici).
Si può affermare quindi che il Viaggio in Occidente esisteva già? No, perché si tratta di testi che
parlano di questa vicenda ma non si identificano con l’opera di 100 capitoli del 1592.
Il Viaggio in Occidente: struttura
inizia con il vero protagonista, la Scimmia (come viene chiamato nel romanzo stesso) e poi
diventa Sanzang (ispirato al personaggio storico Xuanzang )-oggetto di satira (l’elemento
principale quindi non è il viaggio).
Romanzo allegorico: il viaggio è quello spirituale.
I primi 7 capitoli presentano la Scimmia soprannaturaleinizio mitologico <<in principio c’era una
roccia che si cibava di stelle, fluidi universali. Un giorno si spacca e da questa esce un uovo di
pietra. Dopo un po’ si stacca ed esce una scimmia di pietra>>. Si rifà al mito cosmologico del
mondo di pietra: storia dell’uomo e l’uomo cosmico; il mondo era acqua su cui galleggia un grande
uovo al cui interno cresce una figura a dismisura fino a rompere il guscio in due parti (cielo e terra).
Il gigante cresce ulteriormente per poi decadere, disgregandosi(i corpuscoli daranno origine ai
boschi mentre i fluidi i fiumi ecc).
Viene descritta la scimmia(Sun Wukong) che ha una certa potenza, è ambiziosa, sgambetta però
quindi mantiene dei tratti da animale.
Trama