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Elemento della natura come elemento di coinvolgimento emotivo nel nostro poeta
Serve a dimostrare le qualità interiori dell'uomo nobile. "Il grande vento si leva e le nuvole si disperdono, imposto il mio volere all'universo intero. L'allontanamento dal villaggio natìo acquista una drammaticità di fondo. Sono tornato al villaggio natìo ed ora, come trovare dei valorosi per difendere le frontiere?"
Riflessione politica sul problema delle frontiere molto delicato, il problema delle invasioni nomadi era un problema che ciclicamente si ripresentava. Sono presenti le tematiche tipiche delle problematiche sociali del periodo. Anche l'imperatore Wudi affidò ad uno Yuefu il proprio dolore per la perdita della favorita. Liu Bang, il figlio di poveri contadini salito sul trono imperiale, fece cantare questo inno a tutti i suoi parenti e amici, riuniti al...
villaggio Natio in occasione di una sua visita. Con lui comincia la lunga serie degli imperatori, i quali - consci del carattere più duraturo della gloria procurata dalle lettere - si preoccuparono di passare alla storia non soltanto come uomini di governo ma anche come poeti. Ben pochi però hanno ricercato tale gloria scrivendo versi altrettanto solenni e alteri.
CANTO DELLE FOGLIE CADUTE E DELLE CICALE TRISTI
"Non più il fruscio di quelle maniche di citare la seta è descrivere il gesto elegante, estremamente femminile dell'amata, ma è anche un ribadire un elemento che appartiene alla tradizione cinese e la rappresenta.
Sul pavimento di marmo la polvere cresce e la camera vuota è fredda e silenziosa.
Foglie cadute sbarrano la sua porta.
Penso sempre a quella bellissima donna: come potrò riposare l'inquieto mio cuore?" (Liu Bang)
TEMPO CHE PASSA
Non c'è nessuno che cura, pulisce e ripensa a lei mettendo
In evidenza come il suo cuore sia inquieto e non possa vivere con la sua amata. Siamo di fronte ad un imperatore che si interessa, celebra l'amor cortese, con il senso del vacuo, del passare del tempo, non sente più il ricordo del movimento delle maniche di seta.
L'imperatore Wu è stato colui che fece mandare in Asia Centrale l'ambasciatore Ghan Chen per allacciare rapporti con una popolazione nomade dell'Asia Centrale per combattere contro i nomadi del settentrione, adottando quel sistema del "usa il barbaro, per combattere il barbaro". L'ambasciatore durante il periodo dell'imperatore Wu viene imprigionato, ritorna in Cina riportando con sé numerosissime informazioni su tutto quello che stava accadendo in Asia Centrale. Una di queste principali informazioni era proprio quella relativa all'esistenza della Via della Seta che da quel momento in poi acquisì un'organizzazione di carattere imperiale (da via carovaniera diventa).
Un'organizzazione di carattere imperiale che mette in contatto l'est con l'ovest e la SETA diventa il simbolo identitario della società cinese. Era politica della corte cinese consolidare le alleanze con i capi dei regni barbarici dando loro in spose delle principesse imperiali. La lontananza dalla patria, la diversità di lingua e di costumi rendevano insopportabili questi matrimoni per le fanciulle cinesi. Intorno al 105 a.C., l'imperatore Wudi mandò la propria principessa Liu Xijun nel paese dei nomadi stanziati a nord-ovest della Cina, perché divenisse sposa del loro Re. Ma questi era vecchio, cosicché lasciava sempre da sola la povera principessa. Per sfogarsi lei scrisse questa poesia:
"La mia famiglia m'ha maritata in capo al mondo; uno dei motivi per cui le cinesi trovavano insopportabile la vita presso i barbari consisteva nella diversità di cibo e in"
Particolare
Una tenda rotonda ho per casa, nell'usanza dei nomadi di mangiare la carne cruda e di bere una bevanda agrodolce preparata con il latte acido; cose da cui i cinesi aborrono, dei tappeti per mura, carne cruda da mangiare, latte acido da bere! Penso sempre alla mia terra e ne ho il cuore spezzato. Vorrei essere un cigno giallo per tornare al paese natio!"
Fra gli Yuefu troviamo canzoni anonime di origine popolare con tematiche sull'agricoltura ma anche con tematiche più di carattere esistenzialista, che si soffermano in particolare sul rapporto fra l'uomo e la donna. Questa varietà contenutistica che riguarda non solamente tematiche sociali, ma anche l'interiorità non le troviamo all'interno dei Fu. Progressivamente si andò a produrre un genere che fosse sempre più vicino al sentire dei canti popolari. La lettura dello Shijing veniva spesso accompagnata da musica, quindi in qualche modo l'operazione fatta.
dall'imperatore Wudi, quello cioè di fondare l'ufficio della musica (lo Yuefu) è qualcosa di ancestrale, di appartenente alla tradizione cinese sin dall'antichità che diventa ora un ufficio, un luogo dove ci si forma; quindi che serve per celebrare quella che viene considerata la massima espressione letteraria cinese che è appunto la poesia. Con il crollo degli Han Occidentali (6 d.C.) l'ufficio dello Yuefu viene chiuso e di conseguenza rimane solo la produzione lirica, che acquisisce caratteristiche differenti: da strumento di trasmissione della cultura tradizionale diventa un genere più libero che promuoveva la creatività. Dagli Han orientali, gli autori dello Yuefu incominciarono a firmare le loro opere.诗LA POESIA: LO SHI
La poesia, si sviluppa a partire da questo genere di componimento poetico del II secolo a.C. lo SHI. Siamo di fronte ad un metro pentasillabico caratteristico della poesia popolare. Il più delle volte
Si tratta di canzoni anonime popolari, in altri casi sono liriche che imitano dei funzionari di corte - commistione dell'aspetto aulico, elitario, unito all'aspetto popolare, folclorico (chi scrive è sempre l'élite - riportare le tradizioni popolari da parte di un élite è un rileggere questa popolarità secondo un punto di vista aulico, ma è anche riconoscere un elemento popolare, nella specificità locale un aspetto fondativo importantissimo della civiltà cinese). I versi possono essere 5-7 ed hanno questa lunghezza stabilita e la rima alla fine dei versi pari. I temi privati (individualistici) sono evitati e solitamente lo SHI si interessa ad eventi sociali oppure era sollecitato a descrivere paesaggi esterni, cioè a descrivere quello che era il mondo della natura. Nella poesia popolare o in opere associate alla tradizione del folclore (shijing, yuefu) o in genere nate nelle case di piacere per mano delle cortigiane,
le questioni amorose giocano un ruolo primario (la tematica amorosa è quella che coinvolge maggiormente la popolazione). Mei Cheng sarebbe l'autore di un gruppo di poesie, conosciute col titolo GUSHI SHIJIU SHOU (19 antiche poesie), nelle quali è impiegato il verso pentasillabico; ma è stato adesso dimostrato che al tempo di Mei Cheng questo tipo di poesia era ancora scarsamente coltivato. I pochi esempi di poesia pentasillabica scritti in quell'epoca sono però notevoli per bellezza, come questi malinconici versi di una donna che sta per essere abbandonata dal marito, attribuiti a Zhuo Wenjun, sposa fedele di Sima Xiangru, e che questi, divenuto ormai famoso, pensava di abbandonare per sposare un'altra donna più giovane."Bianca come neve sui monti, candida come luna tra le nubi! M'han detto, signore, che tu pensi ad un'altra E son quindi venuta per rompere. Oggi berremo una coppa di vino, domani ci separeremo."
lasceremo lungo il canalee cammineremo lungo il canalefin dove esso si biforca: uno a oriente, uno a occidente.Ahimè! Ahimè!Così deve piangere una sposaSe non trova un uomo fedeleChe non la lascia quando i suoi capelli son bianchi nella tradizionecinese richiama il colore dei morti.(Baytou yin, Canto della testa bianca, in Gushi yuan)Qu Yuan nel Chuci esprime il rammarico per l’esilio, il Fu èprevalentemente celebrativo, lo Yuefu accenna alle emozioni ma la1° raccolta che tratta proprio di sentimenti è proprio il Gushi ShijuShou.
Temi:
- Amore (solitudine e abbandono)
- Transitorietà della vita
- Carpe diem
- Celebrazione dei sepolcri
BUDDHISMO
Nel 571 a.C. in India nasce il principe Siddharta GautamaShakiamuni appartenente ad una classe di privilegiati. Nel VI secoloa.C., a 29 anni intraprende il suo viaggio verso la conoscenza, unaconoscenza che non è solo intellettiva ma è proprio quella dicomprendere il vero significato
Della vita - questo perché il padre aveva ricevuto in sogno come segnale che suo figlio sarebbe diventato il sommo re e il padre interpretò questo segnale come il fatto che il figlio sarebbe diventato un re temporale, del mondo terreno.
Siddharta vive in un ambiente incantato, protetto, nel lusso, (proprio perché secondo il padre sarebbe diventato un re); ma egli ad un certo punto scorge al di fuori del suo mondo incantato l'esistenza di altre realtà, proprio vedendo passare attraverso le mura difensive della sua reggia una persona anziana, una persona malata e una persona morta. La visione di queste tre figure lo colpì particolarmente perché prese coscienza che la vita non era quella che lui stava vivendo in quel momento, ma ben altro - motivo per cui abbandonò questo suo mondo fatato e decise di intraprendere un viaggio mistico per riuscire a superare quelle che sono di fondo le sofferenze. Attua la via della rinuncia, sperimenta tutte
le pratiche più antiche presenti nella tradizione indiana degli asceti vagabondi; entra in meditazione sotto l'albero del risveglio (Bodhi) e per lungo tempo in stato di meditazione sopravvive senza mangiare, fugge dalle tentazioni, raggiunge quella che poi viene chiamata l'illuminazione e diffonde il suo insegnamento partendo dal fatto che il buddhismo è la dottrina della MUTUA INTERDIPENDENZA; cioè ogni cosa dipende dall'uomo e l'uomo dipende da ogni cosa ogni azione che l'uomo compie determina una conseguenza; tantoché da questa premessa si arriverà alla formulazione di u