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PIANO DI PREVENZIONE
BASSO rischio educazione sanitaria pz e famiglia, cure igieniche e
o protezione della cute, valutazione e sostegno nutrizionale
MEDIO e ALTO rischio // + presidi antidecubito tecnologici e
o mobilizzazione.
1.Educazione sanitaria del pz e dei familiari
-informare che pressione nello stesso punto x + di 2 ore causa lesioni
-mobilizzarlo ogni 2 ore
-tenere la cute pulita e asciutta x evitare infezioni micotiche e
batteriche
-illustrare le posizioni
-mantenere una buona alimentazione
2.cure igieniche e protezione della cute
- ispezionarla almeno 1 volta al giorno facendo attenzione a tallone, sacro,
trocantere, malleoli
- lavare con acqua tiepida e un detergente non aggressivo (leggermente
acido, poco schiumoso, facile da risciacquare, non profumato e non deve
essere colorato altrimenti altera il colore della cute e poi risciacquare con
sola acqua
- asciugare tamponando delicatamente
- nelle zone a rischio applicare una crema emolliente come la crema base,
babygella spray, vea-spray evitando il massaggio nelle prominenze ossee
se è presente incontinenza, cambiare spesso il pannolone e proteggere la cute
da macerazione, applicare pasta all’ossido di zinco, film poliuretano, spray al
silicone, non usare il pannolone x gestione di incontinenza se ci sono già lesioni
3. medicazioni preventive
Applicare:
film di poliuretano (tagaderm) x prevenire macerazione e attrito
o idrocolloide sottile x proteggere la cute fragile
o idrocolloide con cuscinetti rimovibili x scaricare la pressione dei talloni e
o gomiti
x pz molto magri applicare dei cuscinetti x le prominenze ossee che
o riducono l’attrito (cuscinetti non sterili di schiuma di poliuretano,
cuscinetti di polimeri, riutilizzabili non adesivi
BASSO/MEDIO rischio si possono utilizzare sovramaterasso in schiuma o fibra
cava + mobilizzazione ogni 2 ore:
SEDUTA a 90° sul letto NO perché il peso grava sul sacro e sui talloni, sul
letto con le gambe di fuori SI ma x i pasti
LATERALE a 90° NO perché il peso va tutto sul trocantere, leggermente
sul lato con cuscini tra le ginocchia e malleoli
SUPINA testata del letto non oltre i 30° e mettere dei cuscini sotto i
polpacci x evitare il contatto diretto con il letto e se necessario utilizzare
il solleva coperte x non farle toccare sul piede e evitare le talloniere
perché diminuiscono la superficie di appoggio scaricando il peso tutto sui
talloni
PRONA aree esposte a lesione sono la cresta iliaca, il costato, le ginocchia
e il dorso del piede, si può alternare con posizione supina o laterale.
Materassi / sovramaterassi statici
Per BASSO/MEDIO rischio si utilizzano, sono in schiuma e si adattano al corpo
del pz
Sovramaterassi in fibra cava siliconata e fibre poliestere che consentono di
scivolare le fibre tra di loro e far adattare al corpo del pz
Materassi /sovramaterassi a pressione alternata
Pz MEDIO/ALTO rischio e con lesione 1°-2° stadio, sono formati da segmenti che
si gonfiano e si sgonfiano in maniera alternata cambiando zone di appoggio
Materassi /sovramaterassi a cessione ad aria
Per pz ad ALTO rischio e con lesioni 3°-4° stadio formati da circuiti interconnessi
gonfiati da una pompa, permette una continua aria fresca tra la superficie
d’appoggio e il corpo del pz impedendo l’umidità e la macerazione dei tessuti
ACCERTAMENTO
All’ingresso del pz dobbiamo controllare la cute che fornisce informazioni delle
lesioni cutanee attraverso la SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE LESIONI
CUTANEE:
SEDE
1. evidenziarla anche nella figura umana della valutazione
2. STADIO
DIMENSIONI
3. lunghezza, larghezza e profondità (inserire una pinza
sterile) FONDO
4. Aspetto del escara, necrosi gialla, fibrina, tessuto di granulazione
ESSUDATO (purulento, maleodorante
5. Quantità dell’ odore sgradevole che
sieroematico, blu-verdognola)
non va via neanche dopo la detersione,
STATO CUTE PERILESIONALE macerazione, eritema, gonfiore, calore,
6. lesioni periulcerative, micosi
PRESENZA DI DOLORE
7. un aumento di dolore è sinonimo di infezione
Viene fatta all’inizio, ogni settimana e se le condizioni si aggravano più spesso
TRATTAMENTO LOCALE
1. Detersione con soluzione fisiologica o con garze o con siringa x
irrigazione
2. Sbrigliamento del tessuto necrotico non va fatto nelle escare dei
talloni
autolitico avviene automaticamente mantenendo umido tra la
o medicazione e il fondo della lesione applicando IDROGEL sul
tessuto e poi coprire con idrocolloide
enzimatico applicando enzimi proteolitici che sono in grado di
o degradare i tessuti devitalizzanti
meccanico/chirurgico rimosso con aiuto di garze o pinze
o
3. Antisepsi è sconsigliato perché una buona detersione e sbrigliamento
sono sufficienti mentre l’antisepsi può causare un ritardamento della
guarigione, sono consigliati CLOREXIDINA, iodopovidone, cloro
elettrolitico, argento micronizzato
4. Medicazione
creare un ambiente umido diminuendo il dolore e favorendo lo
o sbrigliamento
controllare l’essudato senza asciugare il fondo e senza macerare la
o cute perilesionale
garantire un isolamento termico favorendo la riparazione tissutale
o permettere lo scambio dei gas e essere impermeabile ai liquidi
o allungare i tempi tra una medicazione e l’altra, + stanno in sede e
o prima guarisce
la frequenza delle medicazioni dipende dall’essudato, necrosi e infezione
Applicare