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LESIONI DA DECUBITO
Area di danno tissutale con evoluzione necrotica che interessa l’epidermide, il derma, lo strato
sottocutaneo e nei casi più gravi anche i muscoli e le ossa.
È rappresentata in 4 stadi:
1. Cute integra, arrossamento cutaneo che non scompare alla digitopressione
2. Piccola lesione che coinvolge l’epidermide e il derma, sembra un’abrasione, vescica
3. Lesione a tutto spessore che coinvolge lo strato sottocutaneo
4. Lesione a tutto spessore che coinvolge muscoli, ossa, tendini, cavità articolari
Causato da:
FATTORI LOCALI
Pressione: una pressione maggiore di 32 mmHg x >2 crea una diminuzione del
flusso capillare causando un ipoperfusione tissutale (necrosi inizia dal sottocute, la
base si trova li e l’apice arriva al derma)
Stiramento: quando il pz viene posizionato seduto/semiseduto che la cute poggia
sul piano di appoggio e lo scheletro scivola verso il basso, si crea una ischemia dei
tessuti
Attrito/frizione: sfregamento della cute sul piano di appoggio causa queste piccole
abrasioni
Macerazione: contatto prolungato della cute con urina, feci, sudore causa la cute
più suscettibile a altri eventi lesivi
FATTORI SISTEMICI
Malnutrizione
Età avanzata
Diabete
Ipotensione
Ipertermia
Insufficienza renale
Cachessa neoplastica
Neuropatie centrali o periferiche
Immobilità
Per evitare o prevenire le lesioni è necessario fare la SCALA DI NORTON o la SCALA DI BRADEN se il
pz è immobilizzato a letto o su una sedia e poi viene rifatta tutte le settimane e ogni volta che c’è
un cambiamento nel pz.
SCALA DI NORTON valuta 5 parametri e ad ognuno viene attribuito un punteggio da 1 (peggiore) a
4(migliore) e poi viene calcolato il risultato: (condizioni generali, stato mentale, deambulazione,
mobilità, incontinenza)
o >14 rischio BASSO
o 14-12 rischio MEDIO
o <12 rischio ALTO
SCALA DI BRADEN valuta 6 parametri (percezione sensoriale, macerazione, attività, mobilità,
nutrizione, frizione e scivolamento) con un punteggio ciascuno da 1(peggiore) a 4(migliore) poi
calcolato il risultato.
o 6 ALTO rischio
o 13 situazione di rischio
o 23 BASSO rischio
VALUTARE le aree + a rischio: allettato (nuca, lobi delle orecchie, bacino, zona sacrale, scapole,
gomiti, talloni) carrozzina (parte bassa della schiena, zona sacrale, talloni e piedi)
PIANO DI PREVENZIONE
o BASSO rischio educazione sanitaria pz e famiglia, cure igieniche e protezione della cute,
valutazione e sostegno nutrizionale
o MEDIO e ALTO rischio // + presidi antidecubito tecnologici e mobilizzazione.
1.Educazione sanitaria del pz e dei familiari
-informare che pressione nello stesso punto x + di 2 ore causa lesioni
-mobilizzarlo ogni 2 ore
-tenere la cute pulita e asciutta x evitare infezioni micotiche e batteriche
-illustrare le posizioni
-mantenere una buona alimentazione
2.cure igieniche e protezione della cute
- ispezionarla almeno 1 volta al giorno facendo attenzione a tallone, sacro, trocantere,
malleoli
- lavare con acqua tiepida e un detergente non aggressivo (leggermente acido, poco
schiumoso, facile da risciacquare, non profumato e non deve essere colorato altrimenti
altera il colore della cute e poi risciacquare con sola acqua
- asciugare tamponando delicatamente
- nelle zone a rischio applicare una crema emolliente come la crema base, babygella spray,
vea-spray evitando il massaggio nelle prominenze ossee
se è presente incontinenza, cambiare spesso il pannolone e proteggere la cute da macerazione,
applicare pasta all’ossido di zinco, film poliuretano, spray al silicone, non usare il pannolone x
gestione di incontinenza se ci sono già lesioni
3. medicazioni preventive
Applicare:
o film di poliuretano (tagaderm) x prevenire macerazione e attrito
o idrocolloide sottile x proteggere la cute fragile
o idrocolloide con cuscinetti rimovibili x scaricare la pressione dei talloni e gomiti
o x pz molto magri applicare dei cuscinetti x le prominenze ossee che riducono l’attrito
(cuscinetti non sterili di schiuma di poliuretano, cuscinetti di polimeri, riutilizzabili non
adesivi
BASSO/MEDIO rischio si possono utilizzare sovramaterasso in schiuma o fibra cava +
mobilizzazione ogni 2 ore:
SEDUTA a 90° sul letto NO perché il peso grava sul sacro e sui talloni, sul letto con le gambe
di fuori SI ma x i pasti
LATERALE a 90° NO perché il peso va tutto sul trocantere, leggermente sul lato con cuscini
tra le ginocchia e malleoli
SUPINA testata del letto non oltre i 30° e mettere dei cuscini sotto i polpacci x evitare il
contatto diretto con il letto e se necessario utilizzare il solleva coperte x non farle toccare
sul piede e evitare le talloniere perché diminuiscono la superficie di appoggio scaricando il
peso tutto sui talloni
PRONA aree esposte a lesione sono la cresta iliaca, il costato, le ginocchia e il dorso del
piede, si può alternare con posizione supina o laterale.
Materassi / sovramaterassi statici
Per BASSO/MEDIO rischio si utilizzano, sono in schiuma e si adattano al corpo del pz
Sovramaterassi in fibra cava siliconata e fibre poliestere che consentono di scivolare le fibre tra di
loro e far adattare al corpo del pz
Materassi /sovramaterassi a pressione alternata
Pz MEDIO/ALTO rischio e con lesione 1°-2° stadio, sono formati da segmenti che si gonfiano e si
sgonfiano in maniera alternata cambiando zone di appoggio
Materassi /sovramaterassi a cessione ad aria
Per pz ad ALTO rischio e con lesioni 3°-4° stadio formati da circuiti interconnessi gonfiati da una
pompa, permette una continua aria fresca tra la superficie d’appoggio e il corpo del pz impedendo
l’umidità e la macerazione dei tessuti
ACCERTAMENTO
All’ingresso del pz dobbiamo controllare la cute che fornisce informazioni delle lesioni cutanee
attraverso la SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE LESIONI CUTANEE:
1. SEDE evidenziarla anche nella figura umana della valutazione