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PARTE TERZA
Capitolo 3: la scuola dell’infanzia
Percorso storico-normativo
Nel 1968 la scuola materna è entrata nell’ordinamento scolastico con
finalità di “educazione, di sviluppo della personalità infantile, di
assistenza e di preparazione alla frequenza della scuola d’obbligo,
integrando l’opera della famiglia”.
L’iscrizione risulta facoltativa, l’assistenza gratuita.
Ad ogni insegnante è garantita la piena libertà didattica, nell’obbligo di
orientamenti educativi.
Alla sezione di scuola materna statale sono assegnati due docenti. L’orario
giornaliero è di 8 ore. Sono a carico del Comune tutte le spese di gestione
inerenti alla manutenzione, al riscaldamento e alla custodia dei locali della
scuola materna statale, diversamente gli oneri per l’attrezzatura,
l’arredamento e il materiale di gioco sono a carico dello Stato.
L’attuale ordinamento della scuola dell’infanzia
La riforma Moratti rinomina, nel 2004, la scuola materna come scuola
dell’infanzia.
La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo effettivo,
psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini/e,
promuovendo le potenzialità di relazione, autonomia, creatività,
apprendimento pertanto per assicurare un’effettiva eguaglianza delle
opportunità educative, concorre alla formazione integrale dei bambini e
delle bambine, realizza la continuità educativa con il complesso ei servizi
di infanzia (continuità con l’asilo nido) e con la scuola primaria.
la frequenza non è obbligatoria.
Modelli organizzativi
le sezioni sono costituite da un numero non inferiore di 18 bambini e non
superiore a 26. L’orario di funzionamento della scuola d’infanzia è
stabilito in 40 ore settimanali con possibilità di estensione a 50 ore.
Permane la possibilità che le famiglie richiedano la fruizione di un tempo
ridotto, per un complesso di 25 ore settimanali.
la scuola accoglie bambini di età compresa tra 3 e 5 anni.
Tuttavia l’inserimento avviene in base:
disponibilità dei posti
- accertamento dell’avvenuto esaurimento delle liste di attesa
- disponibilità dei locali
- valutazione pedagogica e didattica
-
Le indicazioni per il curricolo
Per la scuola dell’infanzia si prevedono i seguenti ambiti di
apprendimento:
- i bambini, la famiglia, l’ambiente di apprendimento
- i campi di esperienza
- il sé e l’atro
- il corpo e il movimento
- linguaggi, creatività, espressione
- i discorsi e le parole
- la conoscenza del mondo.
Le sezioni primavera
rappresentano nella volontà del legislatore di rispondere ad un’esigenza a
una crescente domanda di servizi educativi per bambini di età compresa
fra i 2 e i 3 anni e si qualificano come servizi socio- educativi integrativi
dell’offerta di asili nido e di scuole dell’infanzia.
Capitolo 4: il primo ciclo di istruzione
Articolazione del primo ciclo di istruzione
E’ costituito dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado
e ha la surata di 8 anni.
la scuola primaria, con durata di 5 anni, si articola in :
un primo anno, un continuum della scuola d’infanzia, teso al
- raggiungimento delle strumentalità di base
due periodi didattici biennali.
-
La scuola secondaria di primo grado ha durata di tre anni e si articola in:
un periodo didattico biennale
- un terzo anno che si conclude con l’esame di Stato .
-
Percorso storico- normativo della scuola elementare
La scuola elementare nasce con la finalità della “formazione dell’uomo e
del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e nel rispetto e
nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali. <essa si
propone lo sviluppo della personalità del fanciullo promuovendo
la prima alfabetizzazione culturale. Mediante forme di raccordo
pedagogico, curriculare e organizzativo con la scuola materna e con la
scuola media, contribuisce a realizzare la continuità del processo
educativo”.
L’ordinamento della scuola elementare
Le innovazioni più significative, apportate nel 1990, riguardano:
l’organizzazione didattica per moduli ( tre docenti per due classi)
- la programmazione collegiale ( pianificazione delle attività
- educative)
il tempo pieno e il tempo prolungato ( attività d’integrazione anche
- per gruppi di alunni di classi diverse)
l’orario degli alunni e l’articolazione dell’orario ( 27 ore settimanali,
- 30 con la lingua straniera)
l’orario dei docenti e la loro compresenza ( 24 ore settimanali di
- servizio)
l’insegnamento della lingua straniera
- le nuove norme sulle nomine dei supplenti
-
Scuole elementari speciali
Ha delle caratteristiche che la distinguono da quella comune, quali:
una diversa struttura dovuta a particolari orari, programmi,
- insegnanti specializzati
una categoria di alunni caratterizzati per deficienza fisica o psichica
-
Le scuole speciali per handicappati vengono classificate in:
per minorati psico-fisici
- per handicap della vista
- per handicap dell’udito
-
Il personale che ispira ad insegnare in queste scuole deve essere dotato di
titolo di specializzazione.
tra le scuole speciali rientrano le scuole carcerarie, dove si trovano detenuti
considerati analfabeti o semianalfabeti di età non superiore ai 40 anni. Si
vogliono recuperare dal punto di vista sociale e civile.
Tra le scuole speciali ricordiamo anche le scuole reggimentali, frequentate
da militari in servizio non provvisti di attestato di adempimento
dell’obbligo scolastico.
L’attuale ordinamento della scuola primaria
Con la riforma Moratti, del 2003, la scuola elementare assume la nomina
di scuola primaria a carattere obbligatorio.
Essa promuove:
lo sviluppo della personalità
- lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base e logico-critiche
- l’apprendimento dei mezzi espressivi
- la costruzione delle basi per l’utilizzazione di metodologie
- scientifiche nello studio del mondo naturale
l’educazione ai principi fondamentali della convivenza civile
-
L’obbligo di istruzione
Alla vigilanza sull’adempimento dell’obbligo di istruzione provvedono :
il Sindaco
- i dirigenti scolastici
-
Entro il mese di dicembre il Comune di residenza predispone l’elenco dei
minori che hanno l’obbligo di istruzione e provvedere a darne notizia ali
interessati. I genitori iscritti all’elenco sono tenuti a iscrivere gli stessi
presso una scuola d’obbligo statale o paritaria e a provvedere direttamente
all’istruzione obbligatoria.
I responsabili delle istituzioni scolastiche che ricevono le iscrizioni al
primo anno dell’istruzione obbligatoria sono tenuti a comunicarlo ai
Comuni di residenza. Per gli altri anni questa comunicazione non è
obbligatoria.
Le autorità comunali, in caso di inadempienze provvedono con
tempestività ad ammonire i responsabili dell’inadempimento, invitandoli
ad ottemperare alla legge. Può essere data notizia anche ai centri di
assistenza sociale. Nel corso dell’anno scolastico i dirigenti sono tenuti a
verificare periodicamente la frequenza degli studenti e effettuare i
necessari riscontri delle cause giustificative delle eventuali assenze.
Modelli organizzativi
La revisione del 2009 prevede l’orario scolastico settimanale articolato in
24,27 e sino a 30 ore, prevede anche il modello di 40 ore, corrispondente
al tempo pieno.
Nella riforma del 2007 E’ confermata l’assegnazione di due docenti per
classe, al quale si aggiungono, eventualmente, quello di religione e di
inglese.
L’insegnante unico di riferimento
Una Riforma del 2008 prevede il modello dell’insegnante unico al quale è
affidata la dotazione di 27 ore d’insegnamento. L’insegnante unico assume
un ruolo di coordinamento della relazione educativa nei riguardi del
singolo alunno e della classe nel suo insieme, nei rapporti con le famiglie,
nell’assunzione dell’impegno e dell’istruzione ed educazione.
La valutazione degli alunni
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il
comportamento e l’apprendimento scolastico complessivo degli alunni. La
valutazione periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata nella scuola
primaria dal docente avvero collegialmente dai docenti contitolari della
classe.
I docenti di sostegno partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.
i voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati
anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, adottati dalle
istituzioni scolastiche.
Sono anche riportate note ad hoc riferite al caso in cui sia stata deliberata
l’ammissione alla classe successiva pur in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
Quanto alla valutazione del comportamento degli alunni, essa è espressa
dal docente attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità
deliberate dal collegio dei docenti e riportato nel documento di
valutazione.
Le indicazione per il curricolo del primo ciclo di istruzione
le nuove indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo di istruzione, del 2007, tracciano le linee e i criteri per il
conseguimento delle finalità formative degli obiettivi i apprendimento per
la scuola dell’infanzia e del primo ciclo.
Area linguistico-artistico-espressiva:
italiano
lingue comunitarie
musica
arte e immagine
corpo movimento sport
Area storico-geografica
storia
geografia
Area matematico-scientifico-tecnologica
matematica
scienze naturali e sperimentali
tecnologia
La scuola secondaria di primo grado
La nascita della scuola media
la scuola media nasce nel 1962, perseguendo le seguenti finalità:
scuola della formazione dell’uomo e del cittadino
Offre occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni e
favorisce l’acquisizione di conoscenze specifiche e di capacità logiche,
scientifiche, operative.
scuola che colloca nel Mondo
Aiuta l’alunno ad acquistare un’immagine più chiara ed approfondita della
realtà sociale e a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende
storiche ed economiche.
scuola orientativa
Favorisce l’iniziativa del soggetto per lo sviluppo e lo pone in condizioni
di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale tramite un
proc