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UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura

UNESCO è l'"Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura". Venne fondata nel 1946 per far collaborare le nazioni membro nei campi di:

  • Educazione
  • Scienza
  • Cultura
  • Comunicazione

Il quartier generale dell'UNESCO è a Parigi; dalla capitale francese partono programmi di scambio educativo, scientifico e culturale.

L'individuazione dei beni culturali

Esiste un codice generale che regola il campo dei beni culturali. Questo codice legislativo ruota attorno a due importanti principi:

  1. La tutela del patrimonio culturale: individuazione, protezione e conservazione di un bene culturale
  2. La valorizzazione del patrimonio culturale (nella quale rientra anche la promozione delle conoscenze, garantendo le migliori condizioni per la funzione pubblica, promuovendo e sostenendo interventi di restauro)

Un bene culturale può essere:

  • Pubblico: bene mobile o immobile che appartiene ad un soggetto

pubblico (comune, stato, regione o provincia);

Di interesse pubblico: un bene culturale aperto al pubblico, ma che appartiene ad un soggetto privato (come ad esempio un castello);

In entrambi i casi, il fine e la finalità di un bene culturale è sempre la stessa, ovvero quella di promuovere cultura.

Beni pubblici dello Stato e degli enti territoriali

Bene pubblico = bene demaniale

Un bene demaniale è un bene appartenente allo Stato o ad un altro ente pubblico, destinato allo svolgimento di una funzione pubblica. La distinzione tra beni demaniali e beni patrimoniali è stabilita dal codice civile.

Interesse pubblico dei beni culturali

I beni culturali appartengono alla Nazione. Essi fanno parte del patrimonio storico-artistico. Sono sottoposti ad un regie speciale per quanto riguarda la loro gestione e la loro circolazione. Sia la gestione che la circolazione dei beni culturali sono posti sotto controllo pubblico.

Regime giuridico dei beni culturali

Il regime giuridico

Il concetto di un bene culturale è regolato da un regime speciale, poiché un bene culturale deve soddisfare un interesse pubblico. Il proprietario di un bene culturale ha determinati obblighi: deve essere in grado di gestire adeguatamente il bene culturale, garantendone la conservazione.

I beni culturali diventano tali solo quando vengono indicati come tali dalla legge. Esistono diverse tipologie di beni culturali:

  1. Cose immobili e mobili di interesse storico, artistico, archeologico, etno-antropologico. Queste cose immobili possono appartenere ad enti, istituti pubblici e persone giuridiche private senza scopo di lucro.
  2. Raccolte, musei, pinacoteche, gallerie.
  3. Archivi e singoli documenti storici.
  4. Raccolte librarie.

Una grande distinzione che può essere fatta riguarda la proprietà di questi oggetti, poiché possono essere beni culturali pubblici (appartenenti allo stato o ad altri enti locali) o privati.

(quindi appartenenti a persone fisiche o giuridiche private). Esempi di bene culturale immobile sono stemmi, graffiti, affreschi o lapidi; tutti questi oggetti sono beni culturali immobili e quindi non possono essere rimossi dalla loro locazione d'origine senza l'autorizzazione dell'ente pubblico.

Beni esclusi dalla tutela: Opere d'arte contemporanea, quindi delle opere d'arte realizzate da artisti ancora viventi o che non superano i 50 anni di esistenza (le opere d'arte, quindi, per essere tutelate dalle autorità, devono aver superato i 50 anni dalla loro realizzazione).

Individuazione dei beni da tutelare: Esistono due criteri, secondo i quali un bene è da porre sotto tutela o meno:

  1. Criterio oggettivo: il bene da tutelare rientra negli schemi dei testi legislativi del codice dei beni culturali;
  2. Criterio soggettivo: esistono diverse modalità per individuare l'appartenenza di un bene culturale (sia per quanto riguarda il bene pubblico,
che per quanto riguarda quello privato); Individuazione dei beni sottoposti a tutela Il processo di individuazione di un bene da tutelare ha delle tappe precise: 1) Si hanno beni mobili o immobili di interesse culturale; 2) Questi vengono sottoposti ad una tutela conforme alla legge; questa tutela è attiva, fino al momento in cui interviene una verifica; 3) Questa verifica è conforme e riconosciuta dalla legge; a verifica avvenuta, i beni da tutelare saranno solamente quelli ritenuti tali secondo la legge; Ogni raccolta, museo, pinacoteca etc. appartiene allo Stato ed è sottoposta in ogni caso alla tutela per legge. Non avvengono né verifiche né vi è l'obbligo di dichiarazione di bene culturale per i musei. Un museo, quindi è di per sé, se riconosciuto dalla legge e dallo Stato, un bene culturale. Tipo di interesse L'interesse culturale è utile per identificare un bene culturale; questo interessedelle seguenti categorie di beni culturali: - Beni architettonici; - Beni mobili di interesse storico-artistico; - Beni archeologici; - Beni archivistici. Le competenze legislative riguardo alla tutela e valorizzazione dei beni culturali sono divise tra lo Stato e le regioni. La tutela è garantita da provvedimenti giurisdizionali ed è una competenza esclusiva dello Stato. La valorizzazione, invece, può essere regolata sia dallo Stato che dalle regioni, che hanno potestà legislativa per perseguire un interesse superiore. Tuttavia, l'esercizio di queste competenze deve sempre rispettare i principi costituzionali. Le competenze amministrative per la gestione dei beni culturali sono affidate agli enti territoriali, come stabilito dalla Costituzione. Formattazione del testo

della Pubblica Amministrazione. Queste funzioni devono essere svolte, seguendo tre principi:

  1. Principio di sussidiarietà: la gestione amministrativa dei beni culturali deve essere affidata all'ente territoriale gerarchicamente più vicino al cittadino, quindi il comune;
  2. Principio di adeguatezza: la funzione passa in mano all'ente superiore (quindi, ad esempio dal Comune alla Regione), se quello inferiore non risulta essere adeguato per gestire una funzione complessa;
  3. Principio di differenziazione: la gestione viene consegnata ad un ente oppure all'altro in base alla sua caratteristica;

Competenze amministrative in materia di tutela

Lo Stato ha controllo sulle funzioni, le quali per loro natura necessitano di un controllo centrale. Vi è un accordo tra Stato e Regioni.

Regime giuridico dei beni culturali nella Provincia Autonoma di Trento

La Regione Trentino-Alto Adige è suddivisa in due province a statuto speciale (Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia Autonoma di Trento).

Provincia Autonoma di Trento).Una regione autonoma è una personalità giuridica che ha delle determinate autonomie indeterminati ambiti; la Regione autonoma però, nella sua autonomia deve agire secondo le norme dell'unità politica della repubblica italiana. In materia di tutela dei beni culturali, esistono varie leggi provinciali e vari DPR (Decreti Presidente della Repubblica). Sia la Provincia di Bolzano che quella di Trento possiedono una esclusiva competenza legislativa e quindi entrambe le province autonome possono redimere leggi.

Accordo DeGasperi – Gruber

Questo accordo venne stipulato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con questo accordo venne riconosciuta l'autonomia legislativa ed amministrativa della popolazione tedesca dell'Alto Adige.

Ambito della competenza amministrativa

La provincia autonoma, a livello provinciale, ha gli stessi poteri di un ministero dell'Interno. Questi poteri, però, non comprendono le attività

Riguardanti l'importazione e l'esportazione di beni culturali. Sono comunque provinciali le competenze di importazione e di esportazione temporanea di beni culturali all'interno del territorio dell'Unione Europea.

Competenze provinciali:

  • Importazioni ed esportazioni temporanee di beni culturali all'interno del territorio dell'Unione Europea

Non di competenza provinciale:

  • Importazioni ed esportazioni senza limite di tempo all'interno del territorio dell'Unione Europea

Ministero per i Beni e le Attività Culturali:

È un ministero nuovo, istituito nell'anno 1998. È un ministero suddiviso in dipartimenti e direzioni.

Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici:

  1. Direzione generale per i beni archeologici
  2. Direzione generale per i beni architettonici e paesaggistici
  3. Direzione generale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico
  4. Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea

Dipartimento archivi e biblioteche:

  1. ...

Direzione generale per gli archivi;

Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali;

Dipartimento per la ricerca, l'innovazione e l'organizzazione

Direzione generale per gli affari generali, il bilancio le risorse umane e la formazione;

Direzione generale per l'innovazione, tecnologia e la promozione;

Dipartimento per lo spettacolo

Direzione generale per il cinema;

Direzione generale per lo spettacolo dal vivo;

Inoltre, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali coordina ed è a capo di varie organizzazioni periferiche come le soprintendenze (uffici distaccati del ministero dei beni e le Attività Culturali).

Le soprintendenze

Le soprintendenze devono tutelare il patrimonio monumentale, artistico ed archeologico di una determinata zona. Le soprintendenze sono dislocate in 17 regioni, ad esclusione delle regioni autonome della Sicilia e della Valle d'Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali provvedono alla tutela, alla conservazione ed alla valorizzazione del patrimonio artistico, storico, ed etnoantropologico di un determinato territorio.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali possiede anche dei propri organi consultivi.

Esercizio funzione di tutela nella provincia autonoma di Trento

I beni culturali che si trovano all'interno del territorio della Provincia autonoma di Trento sono tutelati secondo le disposizioni statali in materia. Gli organi di tutela dei beni culturali della Provincia autonoma di Trento sono le varie soprintendenze:

  1. Soprintendenza per i beni artistici;
  2. Soprintendenza per i beni archeologici;
  3. Soprintendenza per i beni architettonici;
  4. Soprintendenza per i beni librari ed archivistici;

Beni culturali

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
18 pagine
1 download
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Legislazione dei beni culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Simonati Anna.