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SUFFRAGIO UNIVERSALE
giuridica oltre che al (non si vota più in base al sesso e al
censo), libertà di stampa e garanzia del pluralismo che legittimano più movimenti
politici all’interno della stessa società.
Nello Stato Sociale Costituzionale si parla di Popolo (=concretezza individui che
compongono uno stato con le loro caratteristiche economiche e sociali) a differenza
Nazione.
dello stato liberale in cui si parlava di
vuote, inutili
Le libertà dello stato Liberale sono se le condizioni del popolo non mirano
Libertà di Stampa,
a quelle, ad esempio il cittadino non se ne fa nulla se perde il lavoro
e non ha come pagarsi da mangiare.
Principio di Eguaglianza Sostanziale
Subentra quindi il : è l’obbligo della Repubblica di
rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
quindi l’obbligo della Repubblica di porre in essere delle strutture tali da permettere la
conduzione di una vita eguale tra cittadini.
Sono Forme di organizzazione che prima NON esistevano come ad esempio la scuola,
Diritti
la sanità, la pensione che oggi sono presenti nella Costituzione.
Forma di stato: modello che mostra il rapporto tra l’autorità e la collettività.
Impeachment: messa in stato di accusa del presidente della repubblica che ha
commesso un reato.
Responsabilità politica: gli elettori non rieleggono gli eletti se non sono soddisfatti. Il
parlamento può votare una mozione di sfiducia nei confronti del governo e obbligarlo
alle dimissioni.
Stato sociale di diritto
Il passaggio da una forma ad un'altra di stato è dovuto a mutamenti sociali e politici.
Industrializzazione, urbanizzazione, crescita demografica nel passaggio a stato di
diritto.
Costituzioni del II 1900: hanno valori che animano il rapporto tra l’autorità che esercita
il potere politico e i cittadini. Alcuni di questi principi sono quelli dello stato di diritto
(separazione dei poteri, uguaglianza davanti alla legge) ma sono stati arricchiti da altri
principi.
Uguaglianza sostanziale: lo stato ha anche dei compiti attivi verso i propri cittadini,
soprattutto di rimuovere gli ostacoli che limitano l’esercizio dei cittadini alla vita
sociale, politica ed economica del paese. In particolare, garanzia di alcuni diritti sociali
che si manifestano attraverso forme dell’organizzazione dell’apparato pubblico
(servizio scolastico, sanitario, enti pubblici x pensioni, tutela dei disabili).
Dato che le costituzioni del secondo 1900 sono sociali, si chiamano “lunghe”. Sono
lunghe perché non attengono solo alla distribuzione e all’organizzazione del potere
(come quelle “brevi” dell’Ottocento), ma anche alla figura della persona all’interno
della società e ai diritti/doveri della persona nella collettività.
Altri principi dello stato sociale di diritto:
- principio personalista: lo stato serve a garantire lo svilupparsi della persona.
- principio di solidarietà: tutti i cittadini sono tenuti a svolgere i doveri costituzionali.
- tutela del lavoro: lavoro come strumento di libertà. Ognuno però ha il dovere di
lavorare nei limiti delle sue possibilità.
- principio pluralista: pluralismo istituzionale e di uno valoriale. Pluralismo
istituzionale: le istituzioni sono molteplici perché la gamma di interessi di cui si fa
carica lo stato è molto ampio (PdR, Parlamento, magistratura, provincie, regioni,
comune); c’è una pluralità dei livelli di governo; inoltre ci sono ordini non scritti nella
costituzione che hanno una legittimazione tecnica (es: garante per la privacy, autorità
dell’energia, autorità anticorruzione; sono realtà intestatarie di specifici interessi).
Pluralismo valoriale: la costituzione contiene una serie di principi che possono essere
in conflitto tra loro perché non c’è un unico modello di società (es la proprietà è sia
privata sia pubblica); tra questi principi il legislatore trova un punto di equilibrio
durante l’attuazione della costituzione (leggi e sentenze dei giudici).
La costituzione italiana è “rigida”, ovvero per modificarla non basta una semplice
legge ordinaria del parlamento, ma serve una legge costituzionale approvata con un
procedimento più complesso della semplice legge ordinaria. Serve quindi un
procedimento aggravato. Inoltre, la costituzione contiene degli organi che sono
appositamente previsti per garantirne il rispetto (Organi di Garanzia), quali il
Presidente della Repubblica (organo politico) e la Corte Costituzionale (organo
tecnico).
Corte Costituzionale: 15 giudici, funzione principale è giudicare della
legittimità costituzionale delle leggi e degli aventi forza di legge. Valuta se la legge è
conforme alla costituzione, se no viene annullata e non viene più applicata.
Costituzione italiana costituita da 139 articoli.
Gerarchia delle fonti
1. Costituzione e leggi costituzionali
2. Fonti primarie: legge ordinaria del Parlamento e atti aventi forza di legge
(decreti legislativi e decreti legge) (fatti a lezione), referendum abrogativo,
legge regionale, regolamento parlamentare
3. Fonti secondarie
Decreti legge e legislativi provengono dal governo. Il governo ha dei limiti all’attività
legislativa perché esso rappresenta solo la maggioranza, mentre nel parlamento
coesistono la maggioranza e l’opposizione, che può in questo modo effettuare
un’attività di controllo. Inoltre, i lavori parlamentari sono pubblici e possono essere
controllati, mentre quelli del governo no.
Limiti ref abrogativo: norme costituzionali, tassazione, trattati internazionali
Parlamento
Il Parlamento è caratterizzato dal bicameralismo perfetto: camera e senato infatti
esercitano le stesse funzioni.
Una funzione importante è quella di dare o revocare la fiducia al governo; può quindi
costringere i membri del governo a dimettersi.
È un’istituzione continua: i precedenti membri continuano a svolgere le loro funzioni
fino a quando i nuovi membri non entrano in carica.
Funzione legislativa.
Funzione di controllo sull’attività governativa: ci sono degli atti che il parlamento
può adottare per chiamare il governo a rispondere delle sue iniziative (interrogazioni,
question time, approvazione legge di bilancio).
Gruppi parlamentari: proiezione dei partiti politici all’interno del Parlamento; sono
una forma di organizzazione interna, tale per cui ogni parlamentare eletto è tenuto ad
iscriversi ad un gruppo parlamentare. Il gruppo misto accoglie tutti i parlamentari che
non fanno parte di nessun altro gruppo.
Il Parlamento ha degli organi interni: l’Assemblea (organo che comprende tutti i
deputati eletti) e le commissioni.
Ciascuna camera si articola al suo interno in commissioni, che sono delle
microassemblee, degli organi dove sono presenti deputati di tutte le forze politiche in
numero ridotto e in proporzione al loro numero complessivo in assemblea. Ogni
camera ha delle commissioni permanenti (giustizia, difesa, bilancio, cultura… circa 13-
14): esse esistono in ogni legislatura. Le commissioni servono per l’approvazione della
proposta di legge: a seconda di ogni materia, una proposta viene affidata alla
commissione competente; questa fa un lavoro istruttorio preliminare, viene votata
articolo per articolo e alla fine nel complesso, e poi passa all’assemblea dove viene
votato; se viene approvata, passa all’altra assemblea per la votazione. Poi il testo
viene presentato al presidente della repubblica, che lo promulga: può rifiutarsi, ma
non da un punto di vista politico; è un altro tipo di forma di controllo.
Perché la legge entri in vigore, essa poi deve essere pubblicata sulla gazzetta ufficiale;
questo perché il testo venga conosciuto e sia leggibile; normalmente però le leggi
iniziano a produrre effetti giuridici dopo 15 giorni dalla pubblicazione sulla gazzetta
ufficiale; ogni legge può prevedere volendo anche un termine diverso, maggiore o
minore.
Iniziativa legislativa:
- governo
- ciascun parlamentare
- consigli regionali
- 300.000 cittadini elettori
- alcuni organi come il CNEL
Ciascuno di questi soggetti può presentare una proposta di legge che inizia il suo
iter partendo da una delle due camere.
La proposta di legge è un testo strutturato in articoli ed è la base della futura legge.
Ci sono dei casi in cui solo il governo ha la possibilità di presentare un disegno di
legge su quella determinata materia: si parla quindi di iniziativa riservata; si tratta
della legge di bilancio e dei disegni relativi alla autorizzazione alla ratifica ed
esecuzione dei trattati internazionali. In alcuni casi è solo il governo a presentare delle
proposte perché ne ha l’autorità o la conoscenza: ad esempio solo il governo dirige la
politica estera.
disegni di legge=iniziativa proposta di legge=iniziativa
Differenza: governativa, degli
altri soggetti. A parte le denominazioni, entrambi hanno la stessa struttura.
Il procedimento di approvazione di una legge può avere delle varianti: per
commissione referente, per commissione redigente, per commissione deliberante
(studiare dal libro).
La legge ordinaria è la tipica legge approvata dal Parlamento.
Nel procedimento di approvazione di una legge ordinaria, essa deve essere approvata
nell’identico testo da entrambe le camere. Se una camera apporta delle modifiche, il
testo slitta da una all’altra fino a quando lo stesso testo non viene approvato da
entrambe.
Le leggi ordinarie nel Parlamento sono approvate a maggioranza semplice (metà+1
dei presenti).
Procedimento di revisione costituzionale
È disciplinato dall’articolo 138.
Le leggi costituzionali integrano uno degli articoli della costituzione, mentre le leggi di
revisione modificano il testo della costituzione.
Il procedimento prevede una doppia approvazione sullo stesso testo da parte di
entrambe le camere, con un intervallo non minore di 3 mesi. Nella prima votazione le
proposte sono approvate a maggioranza semplice; nella seconda a maggioranza
assoluta (metà+1 dei componenti).
Se le leggi costituzionali vengono approvate a maggioranza qualificata di ciascuna
camera, la proposta di legge viene promulgata dal PdR, pubblicata sulla gazzetta
ufficiale ed entra in vigore.
Se invece nella seconda votazione la maggioranza è almeno assoluta ma inferiore a
2/3, la proposta di legge costituzionale viene immediatamente pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale e alcuni soggetti possono chiedere un referendum (1/5 dei membri
di ciascuna camera, 500.000 elettori, 5 consigli regionali). Il referendum popola