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CONSERVAZIONE

La conservazione comprende tutte le attività e gli interventi di:
  • prevenzione -> limitazione delle situazioni di rischio nel contesto del bene culturale;
  • manutenzione -> controllo delle condizioni e mantenimento dell'integrità, dell'efficienza funzionale e dell'identità del bene culturale;
  • restauro -> intervento diretto sul bene culturale finalizzato all'integrità materiale.
I beni culturali pubblici e privati hanno gli stessi obblighi di tutela ma due criteri di conservazione differenti -> i beni culturali pubblici sono sottoposti a una conservazione e una sicurezza maggiori. Per i beni privati ci sono due tipi di interventi conservativi:
  • interventi volontari -> autorizzati dal Ministero;
  • interventi imposti -> interventi necessari imposti dal Ministero (se il proprietario, possessore o detentore non adempie ai compiti assegnati, il Ministero può proseguire con l'esecuzione).

diretta)->in ogni caso i lavori sono a spese del proprietario, possessore odetentore.

TUTELA INDIRETTAArt. 45 -> la tutela indiretta riguarda beni che culturali non sono ma lecui condizioni possono influire su un bene culturale -> volta ad evitareche sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne siadanneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni diambiente e di decoro.

Il soprintende comunica al proprietario, possessore o detentoredell’immobile l’avvio del procedimento per la tutela indiretta -> lacomunicazione comporta la temporanea immodificabilità dell’immobile.

Il provvedimento contenente le prescrizioni di tutela indiretta vienetrascritto nei registri immobiliari ed ha efficacia nei confronti di ognisuccessivo proprietario, possessore o detentore dell’immobile.

E’ ammesso il ricorso amministrativo, anche se non comporta lasospensione degli effetti della tutela

indiretta.CIRCOLAZIONE IN AMBITO NAZIONALE

Ogni ente pubblico ha il proprio concetto di demanio -> demanio pubblico= concetto generale

Art. 53 -> demanio culturale = beni appartenenti allo Stato, alle Regioni e agli altri enti pubblici territoriali che rientrano nelle tipologie indicate dall’art. 822 del codice civile -> incedibili, inalienabili (non possono essere resi di proprietà d’altri).

Sdemanializzazione = procedimento amministrativo di uscita di un bene dal demanio

Art. 54 -> beni inalienabili (ma che possono essere comunque trasferiti):

  • beni del demanio culturale come immobili e aree di interesse archeologico, monumenti nazionali, raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e biblioteche e archivi;
  • beni culturali, opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre 50 anni, se mobili, o ad oltre 70 anni, se immobili, fino alla conclusione del procedimento di verifica -> se la verifica di interesse culturale da esito negativo,

I beni culturali immobili e non rientranti nell'art. 54 possono essere alienati previa autorizzazione del Ministero -> richiesta di autorizzazione:

  • destinazione d'uso in atto del bene;
  • misure necessarie per la sua conservazione;
  • obiettivi di valorizzazione;
  • destinazione d'uso prevista;
  • modalità di fruizione pubblica del bene -> autorizzazione del sovrintendente:
  • prescrizioni per le misure di conservazione del bene;
  • condizioni di fruizione pubblica del bene;
  • congruità delle modalità e dei tempi previsti per conseguire gli obiettivi di valorizzazione -> se le prescrizioni non vengono rispettate, possono determinare la recessione del contratto.

Le alienazioni di beni culturali a favore dello Stato non sono soggette ad autorizzazione.

Art. 56 -> alienazione dei beni ecclesiastici e di soggetti senza scopo di lucro -> la gestione di questi beni è equiparata al demanio e l'alienazione

è permessa solo in base alla finalità.

Tipi di alienazione:

  • cessione di diritti;
  • compravendita;
  • regalo, donazione (gli enti pubblici non possono donare, ma possono cedere a titolo gratuito).

Il soggetto pubblico è tenuto a tutelare e valorizzare / il soggetto privato privato è obbligato a tutelare ma non a valorizzare -> per i privati che acquistano o ricevono la concessione in uso di un bene pubblico si aggiunge l’obbligo di valorizzazione -> quando avviene la cessione del bene immobile entra in atto la clausola risolutiva espressa:

  • il privato ha l’obbligo di fruizione;
  • in caso di inadempimento delle condizioni, il sovrintendente interviene per far valere il contratto, anche se lui non ne fa parte.

Per alienare dei beni culturali pubblici sono necessarie l’autorizzazione del Ministero e poi la denuncia di trasferimento, mentre i beni culturali privati non necessitano di autorizzazione ma devono comunque denunciare il trasferimento.

in cui il bene sia stato ceduto a titolo gratuito; viene fatta dall’acquirente o dal cessionario la detenzione in caso diacquisto a titolo oneroso.dell'alienazione a titolo oneroso o gratuito o di trasferimento della detenzione;  viene fatta dall'acquirente in caso di vendita forzata o alimentare;  viene fatta dall'erede o dal legatario in caso di successione a causa di morte. Prelazione -> il Ministero, la Regione o gli altri enti pubblici territoriali possono acquistare in via di prelazione i beni culturali alienati a titolo oneroso o conferiti in società al medesimo stabilito dall'atto di alienazione o di conferimento -> quando il corrispettivo non sia in denaro o non sia stato individuato, il Ministero può stabilire il prezzo del trasferimento -> se l'alienante non accetta il prezzo dato, il valore economico della cosa viene stabilito da un terzo designato concordemente dalle parti -> se le parti non riescono a trovare un accordo per nominare un terzo, la nomina viene effettuata dal presidente del tribunale del luogo in cui è stato concluso il contratto -> la determinazionedel terzo è impugnabile in caso di errore. Durante i 60 giorni dalla ricezione della denuncia in cui il Ministero può decidere se esercitare il diritto di prelazione o meno, l'atto di alienazione è condizionato, non produce effetti. Nel caso il Ministero eserciti una prelazione parziale, eserciti la prelazione solo su parte delle cose alienate, l'accordo può essere rotto. Non c'è diritto di prelazione quando al bene in pagamento si impone la tassa di successione. ESPROPRIAZIONE Il Ministero può diventare proprietario di beni in due modi: - comprandoli (anche tramite prelazione); - espropriandoli. I beni culturali immobili e mobili possono essere espropriati dal Ministero per causa di pubblica utilità, quando l'espropriazione possa migliorare le condizioni di tutela ai fini della fruizione pubblica. Il Ministero può anche disporre l'espropriazione a favore di soggetti privati, curando direttamente ilanni (previa verifica con esito positivo); di beni che il Ministero ha preventivamente autorizzato all’uscita; di beni privati il cui proprietario, possessore o detentore haautorizzato l’uscita.Ingresso -> è vietato l’ingresso definitivo: dei beni culturali mobili opera di autore non più vivente e la cuiesecuzione risale ad oltre 50 anni (fino a quando non sia stataeffettuata la verifica con esito negativo); dei beni che il Ministero ha preventivamente escluso dall’ingresso; dei beni privati il cui proprietario, possessore o detentore ne haprecisato il divieto di ingresso.Può essere richiesta l’autorizzazione per l’ingresso definitivo: di cose di interesse culturale opera di autore non più vivente e lacui esecuzione risalga ad oltre 50 anni (previa verifica con esitopositivo); di beni che il Ministero ha preventivamente autorizzato all’ingresso; di beni privati il cui proprietario, possessore o detentore haautorizzato l’ingresso.

anni;

  • di archivi e i singoli documenti, appartenenti a privati, che presentino interesse culturale;
  • di alcune cose che necessitino specifiche disposizioni di tutela ->se l'uscita viene autorizzata, viene rilasciato l'attestato di liberacircolazione / se l'uscita viene negata, significa che il bene è vincolato oppure deve essere sottoposto al vincolo.

Prima di rilasciare l'autorizzazione, l'ufficio di esportazione accerta l'interesse culturale dei beni -> il diniego dell'autorizzazione può comportare l'avvio della dichiarazione di interesse culturale.

L'uscita temporanea può essere autorizzata per manifestazioni, mostre, esposizioni d'arte di interesse culturale -> nell'attestato viene indicato il termine per il rientro dei beni, che può essere prorogato fino a 18 mesi.

Ingresso -> l'importazione di un bene all'interno dello Stato deve avere il certificato di avvenuta spedizione.

o membro dell'UE ha il diritto di adottare misure per proteggere il proprio patrimonio culturale, compresi i beni culturali che sono stati esportati illegalmente dal proprio territorio.
Dettagli
A.A. 2017-2018
11 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aurora.ferraro.af di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Legislazione dei beni culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Florian Francesco.