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La tutela dei beni culturali in campo internazionale
Ad opera del diritto internazionale, la prima forma di tutela fu nei confronti delle violenze sui beni culturali nel corso delle guerre. Le Nazioni Unite istituirono l'istituto internazionale dell'AIA: cercò di evitare la prassi che l'esercito vincitore trasportasse nel proprio Stato il patrimonio artistico culturale mobile dello Stato sconfitto.
- 1907-Convenzione per il risarcimento delle perdite subite
- 1931-Carta di Atene: tesa ad una collaborazione tra gli Stati firmatari per la conservazione dell'umanità del patrimonio artistico e storico
- 1947-Trattato di Parigi: per la reintegrazione dei patrimoni culturali nazionali
- 1954-Convenzione conferimento di uno status di garanzia per i beni degli Stati occupati, vietando cattura e confisca
- 1970-Convenzione di Parigi: sul traffico illecito dei Beni Culturali
- 1985-Convenzione di Granada: per la salvaguardia del patrimonio
architettonico;
- 1995-Convenzione di UNIDROIT: sulla restituzione dei beni culturali rubati o illecitamente trasportati. Essa prevede l'obbligo di restituzione e un indennizzo per colui che ha acquistato incautamente il bene. Non si applica nei paesi dell'UE;
- 1982-Convenzione di Montegobay: tutela del patrimonio archeologico rinvenuto nei fondali marini. La Convenzione distingue gli spazi marini in:
- Zone del mare territoriale e acque interne;
- Acque arcipelagiche;
- Zona economica esclusiva;
- Piattaforma continentale;
- Alto mare;
- Area internazionale.
- 1999-Dichiarazione di Siracusa: per la salvaguardia del patrimonio culturale giacente in fondo al Mar Mediterraneo. Gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo devono assumersi la responsabilità della protezione del patrimonio culturale sottomarino;
- 2000-Convenzione europea sul paesaggio: la convenzione fornisce una definizione di paesaggio: "tutti gli spazi naturali, rurali, urbani, non solo terrestri ma anche architettonico".
acquatici sia il paesaggio incontaminato che in degrado". I suoi obbiettivi sono: - Promozione della protezione del paesaggio; - Gestione e pianificazione del paesaggio; - Cooperazione degli Stati europei per la protezione e la conservazione. - 2003-Convenzione di Parigi: per la protezione del patrimonio culturale immateriale: tradizioni, espressioni orali, linguaggi, spettacoli, riti e feste consacrate. NATURA GIURIDICA DEI BENI CULTURALI Allo Stato possono appartenere beni a titolo di: - Proprietà Privata: diritto di godere e disporre delle cose purché non ne faccia un uso vietato; - Proprietà Pubblica: caratterizzata da una serie di obblighi e doveri che incombono sul soggetto, che deve garantire determinati requisiti di qualità di questi beni. Appartengono allo Stato ed a enti pubblici territoriali i Beni Demaniali, che non possono appartenere ad altro soggetto. Questi sono inalienabili e inusucapibili. Si distinguono in: - Beni del demanio naturale: che perloro natura appartengono allo Stato; destinati alla fruizione pubblica ma costruiti dall'uomo. - Beni del demanio artificiale: Alla Pubblica Amministrazione appartengono, a titolo di proprietà privata i Beni Patrimoniali, che si distinguono in: - Beni del patrimonio indispensabile: destinati ad un pubblico servizio come miniere, caserme e foreste; - Beni del patrimonio disponibile: hanno valore economico in quanto producono reddito. I Beni privati di interesse pubblico, pur appartenenti a privati, sono soggetti a vincoli in quanto rivestono un interesse pubblico. Si dividono in: - Vincolati: non possono essere liberamente fruiti dal proprietario in quanto è sottoposto a autorizzazioni per l'esercizio del bene; - Di rilevanza pubblica: il proprietario li deve utilizzare tenendo conto di determinate direttive della Pubblica Amministrazione. I Beni Culturali vengono conservati dallo Stato, ma non sono considerati beni pubblici perché manca loro l'appartenenza delBene ad un soggetto pubblico e la capacità di realizzare un interesse pubblico. PATRIMONIO CULTURALE E NAZIONALE si fa riferimento all'insieme dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di Patrimonio Nazionale: contenuto economico, facenti capo ad un determinato soggetto. Indica la consistenza economica dei beni che gli appartengono. Fanno parte di questo i beni di tutti coloro che si trovano all'interno della nazione, sia enti pubblici che privati. È quindi l'insieme della ricchezza di un paese. Patrimonio Culturale Nazionale: l'insieme delle cose che appartengono allo Stato o a enti pubblici o privati che rivestono un interesse culturale. Vi rientrano non solo i beni materiali, ma anche immateriali che contribuiscono a formare la cultura nazionale. Fanno parte anche i beni della Chiesa. Non ne fanno parte le cose importate temporaneamente da stranieri. Patrimonio Storico: l'insieme delle cose immobili che a causa del loro riferimento con la storia politica,Militare, dell'arte ecc. hanno un interesse particolarmente importante (es. la casa di Pirandello).
LA DISCIPLINA DEI BENI CULTURALI
La materia è disciplinata dal Codice Urbani (2004), che si divide in tre parti:
- Disposizioni generali e principi;
- Tratta dei Beni Culturali;
- Tratta dei beni paesaggistici.
Si occupa di definire i concetti di tutela e valorizzazione, affermando il principio di cooperazione delle regioni e degli altri enti pubblici territoriali in materia di tutela del patrimonio culturale.
L'articolo 10 contiene un'elencazione dei beni culturali:
- Cose mobili o immobili appartenenti a privati che rivestono un interesse artistico;
- Cose mobili o immobili appartenenti allo Stato;
- Le pubbliche piazze, vie, strade, di interesse storico ed artistico.
Dalla tutela restano esclusi tutti quei beni che sono opera di autori viventi o sono state realizzate da non più di 50 anni.
L'articolo 11 indica categorie speciali di beni che potranno diventare
Beni Culturali
Per l'identificazione il legislatore si serve di tre criteri:
- Criterio dell'interesse:
- Riconosciuto dal ministero per i beni e le attività culturali
- Criterio temporale:
- Si basa sul fatto che vengono assoggettati a tutela solo le opere realizzate durante un arco temporale
- Criterio della morte dell'autore:
- Sono escluse le opere di autori vivi
IL REGIME DEI BENI CULTURALI DI PROPRIETÀ PRIVATA
Per le norme di tutela ai beni di proprietà privata vi è una particolare procedura. I presupposti fondamentali per l'imposizione del vincolo sono:
- Formale provvedimento amministrativo che dichiara l'interesse particolarmente importante:
- La dichiarazione va notificata al privato e trasmessa presso le conservatorie
- La competenza esclusiva del ministero ad emanare il provvedimento
- La notifica del provvedimento al proprietario possessore o detentore
FASI DEL PROCEDIMENTO PER IMPOSIZIONE DEL VINCOLO
La fase di verifica...
dell'interesse coincide con la fase istruttoria; è una fase propedeutica la cui mancanza precluderebbe la continuazione del provvedimento. È illegittimo il vincolo se manca l'istruttoria. Il procedimento di verifica dell'interesse prevede due modalità:
- Se il bene appartiene ad un privato, non occorrono formali documenti relativi ai dati e la valutazione;
- Se rientra nel demanio dello stato, verranno compilati degli elenchi o delle schede descrittive dei beni mobili dello Stato e di trasmissione delle stesse.
Emanato il provvedimento, questo dovrà essere portato a conoscenza del proprietario possessore tramite notifica contenente la descrizione dell'oggetto e l'indicazione del termine (30 gg.) entro il quale il titolare può presentare osservazioni.
CONDIZIONI PER LA SOTTOPOSIZIONE A VINCOLO
L'unica condizione è costituita dalla presenza di un interesse particolarmente importante che rende la cosa meritevole di
tutela.La tutela dei beni culturali non si esaurisce nella pura e semplice conservazione del bene di della fruizione da parte della collettività. Per la sottoposizione a vincolo non è necessario che rivesta un interesse storico-artistico, a differenza dei beni privati per i quali tale interesse deve essere importante. Sull'interesse culturale, la sottoposizione a vincolo è automatica e se la verifica dell'interesse risulta negativa, verrà disposta la sdemanializzazione e il bene sarà alienabile. Gli immobili facenti parte del demanio culturale possono essere suscettibili solo di concessione.
L'uso dei beni culturali e le modalità di fruizione
La tutela dei beni culturali non si esaurisce nella pura e semplice conservazione del bene di della collettività. L'uso deve interesse storico ed artistico, ma comprende anche un uso adeguato sempre tenere conto della destinazione primaria del bene. I beni appartenenti allo Stato e agli enti manifestazioni. Nell'ambito della pubblici possono essere utilizzati per conferenze.
convegni, fruizione da parte della collettività possiamo distinguere: L'uso generale: - consentito alla collettività dietro pagamento di una tassa o un biglietto, per accedere ai musei, ai monumenti, alle gallerie; L'uso particolare: subordinato al rilascio di un'autorizzazione da parte dell'Amministrazione e al controllo dell'osservanza di determinate prescrizioni. Tale uso può essere gratuito se finalizzato a soddisfare scopi artistici e culturali; L'uso individuale: - vi rientrano: - L'uso particolare: l'utilizzo viene consentito al privato con un atto di autorizzazione; - L'uso eccezionale: viene consentito al privato un uso tramite concessione senza che ne venga rispettata la destinazione pubblica. L'uso strumentale: - è finalizzato alla conoscenza.