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Il sistema di protezione dei collaboratori di giustizia
Nei primi anni '80 si sentì la necessità di creare un sistema che provvedesse a tutelare e assistere quei collaboratori che, per il loro contributo, fossero esposti a situazioni di pericolo. Un primo accenno era contenuto nella legge 486/1988 che attribuiva all'Alto Commissariato contro la delinquenza mafiosa un potere generico di adottare misure di protezione nei confronti dei collaboratori. Il sistema di protezione dei collaboratori di giustizia viene introdotto per la prima volta con la legge 82/1991. Introduce un insieme di misure straordinarie, il "programma speciale di protezione", volte ad assistere e tutelare coloro che collaborano con la giustizia in ordine ad alcune fenomenologie criminose. Destinatari di tale programma di protezione sono: collaboratori di giustizia, testimoni, familiari, conviventi ecc. Le disposizioni della legge n. 82 hanno subito modifiche con l'introduzione degli artt. 13 bis e 13 ter che istituirono benefici.penitenziari ai collaboratori, e ciò ha favorito la dilatazione enorme del fenomeno della collaborazione.
La nuova legge n. 45/2001 ha aggiornato e risistemato la normativa precedente.
Ha introdotto criteri più rigorosi per poter essere ammessi al sistema speciale di protezione.
- Ha fissato un termine tassativo (6 mesi) entro cui il collaboratore deve indicare i fatti di cui è a conoscenza.
- Ha ridotto le fattispecie di reato per le quali è applicata la disciplina premiale.
- L'introduzione di limiti di pena da scontare in carcere per poter essere ammessi ai benefici penitenziari.
ORGANI COMPETENTI
- MINISTRO DELL'INTERNO.
- predisporre e rendere funzionante le strutture di protezione;
- presenta al Parlamento una relazione di informazione.
- COMMISSIONE CENTRALE.
- ha poteri deliberativi, decide le fasi di entrata e di uscita dal programma di protezione;
- ha poteri istruttori, acquisisce informazioni, ascolta le testimonianze.
Autorità che hanno valutato la proposta di ammissione:
- Sottopone a verifica periodica l'ammissione alle misure speciali di protezione
- Può procedere alla revoca del programma
Struttura:
- È un organo collegiale, composto da 2 magistrati e 5 funzionari
- È presieduta da un sottosegretario di stato
Servizio Centrale di Protezione.