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-DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del
26 marzo 1980 detta una serie di obblighi:
requisiti per gli stabilimenti,ristoranti e laboratori;norme
igieniche per locali e impianti; igiene del vestiario del
personale.
LIBRO VERDE
• della commissione europea 1997
Si basa sui principi generali della legislazione alimentare.
Pubblicato con l’obiettivo di avviare una consultazione sulla
futura evoluzione della legislazione alimentare;insiste sulla
necessità di adottare un approccio di regolamentazione che
interessi l’intera catena alimentare al fine di:
-garantire un elevato livello di tutela della salute pubblica e
della sicurezza dei consumatori
-basare la legislazione su prove scientifiche e sulla
valutazione del rischio
-garantire la libera circolazione delle merci all’interno del
mercato unico
-promuovere la competitività dell’industria europea e le
prospettive di esportazione
-attribuire la responsabilità principale della sicurezza dei
prodotti alimentari ai produttori e ai fornitori
-garantire una legislazione razionale e comprensibile per gli
utenti.Per semplificarla la commissione ha condotto uno
studio, per semplificare la legislazione comunitaria
alimentare, è necessario semplificare la procedura per
aggiornare la legislazione, per stare al passo con il
progresso tecnologico.
Ci sono 3 strumenti per garantire la sicurezza alimentare:
l’analisi dei rischi, i pareri scientifici , i controlli e le
ispezioni.
•LIBRO BIANCO(nel 2000)
Sottolinea la necessità di informare chiaramente i cittadini
circa qualità,rischi e composizione degli alimenti.
A causa della mucca pazza,dell’influenza aviaria e di altri
avvenimenti si è creata una sfiducia dei consumatori nei
confronti dell’industria alimentare.
Il libro Bianco stabilisce i piani per una nuova politica
alimentare a livello europeo per assicurare un elevato
livello di protezione dei consumatori e di tutela della salute,
e propone una serie di misure:
autorità alimentare europea autonoma
-l’istituzione di un’
-una legislazione che copra tutti gli aspetti connessi con i
prodotti alimentari
- i sistemi di controllo nazionali devono essere svolti in
maniera più efficace
-un adeguato dialogo con i consumatori
-definizione chiara e precisa dei ruoli e delle responsabilità
di tutte le parti coinvolte.
I compiti dell’autorità europea alimentare sono:
-Fornire alle istituzioni europee e agli Stati membri i migliori
pareri scientifici disponibili. Tali pareri riguardano questioni
di sicurezza alimentare e altri argomenti connessi.
-Promuovere e coordinare la messa a punto di metodi
uniformi per la valutazione dei rischi
-Fornire un’assistenza tecnica e scientifica alla
commissione
-Disporre la realizzazione degli studi scientifici necessari
per lo svolgimento della propria missione
REGOLAMENTI 852 E 854 del 2004
•
Il parlamento europeo, considerato che uno degli obiettivi
fondamentali è quello della protezione della vita e della
salute umana, ha deciso di raggruppare tutte le norme in
materia di legislazione alimentare, in un unico regolamento
852/2004. L’obiettivo fondamentale delle norme contenute
nel regolamento è quello di garantire un elevato livello di
tutela dei consumatori con riguardo alla sicurezza degli
alimenti e ciò a partire dal luogo di produzione primaria fino
al punto di commercializzazione o esportazione. Ogni
operatore del settore alimentare lungo tutta la catena è
responsabile e deve garantire che tale sicurezza non venga
compromessa. Queste norme si applicano solo alle imprese
che manipolano gli alimenti.
Questo regolamento stabilisce:
-I requisiti d’igiene minimi,la verifica deve essere
demandata ai controlli ufficiali e gli operatori devono
elaborare e realizzare programmi e procedura riguardo la
sicurezza degli alimenti basati sui principi del sistema
HACCP
-L’importanza di una stretta ed efficace cooperazione tra
commissione europea e gli Stati membri
-Rispetto delle norme e delle procedure in merito alla
rintracciabilitá degli alimenti e dei relativi ingredienti
lungo tutta la catena alimentare( unico strumento per la
verifica del comportamento degli operatori)
-Offre una serie di definizioni per chi opera nel settore
alimentare
-Un’innovazione fondamentale è la previsione che possano
essere elaborati manuali comunitari di corretta prassi per
l’igiene e per l’applicazione dell’HACCP.
Il regolamento 852 definisce degli obiettivi da
raggiungere nell’ambito della sicurezza alimentare,
individuando negli operatori del settore alimentare i
responsabili dell’adozione delle misure di sicurezza
da attuare per garantire la non pericolosità dei
prodotti alimentari.
stabilisce norme specifiche per
Il regolamento 854
l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di
origine animale destinati al consumo umano . Questo
è importante perché permette di controllare anche la salute
e il benessere degli animali stessi, in quanto aspetti
strettamente correlati alla salute pubblica. Il legislatore ha
inoltre stabilito che la natura e l’intensità dei controlli
debba basarsi sul costante adeguamento alle conoscenze
scientifiche in materia e alla valutazione della continua
evoluzione dei rischi per la salute pubblica e per la salute
degli animali stessi. I controlli vengono effettuati su tre
macro aree:
1. Produzioni delle carni
2. Produzione di molluschi bivalvi vivi e la pesca
3. Produzione di latte crudo
I controlli saranno tesi in primo luogo alla verifica degli
stabilimento di produzione e successivamente al
riconoscimento degli stessi. Solo gli stabilimenti
riconosciuti potranno legittimamente operare. L’attività che
gli organi ufficiali effettuano si basa sulla verifica del
rispetto ed applicazione dei principi HACCP nei processi
preproduttivi, produttivi e postproduttivi. Essendo controlli
attuati su alimenti di origine animale, o comunque su
animali stessi, il principale operatore che controllerà gli
stabilimenti è il veterinario( esame delle carni, benessere
animale, controllo ante e post mortem, prove di laboratorio
e comunicare in seguito i risultati all’operatore e all’autorità
competente).
•HACCP
Il sistema HACCP ha lo scopo di identificare ed
analizzare i rischi associati ai diversi stadi del
processo produttivo di un alimento, e di definire i
mezzi per neutralizzarli o per portarli ad un livello
accettabile.
Esso nasce dalla necessità di garantire la salubrità degli
alimenti.
Il sistema HACCP mira a valutare ,in ogni fase della
produzione, i rischi che possono influenzare la sicurezza
degli alimenti.
Il resposabile dell’industria alimentare deve individuare
ogni fase critica per la sicurezza degli alimenti e deve
garantire che siano individuate e applicate le necessarie
misure di sicurezza .
Per definire un sistema Haccp c’è bisogno di 5 fasi
preliminari:
1)Creazione del Team Haccp:composto da persone con
competenze scientifiche diverse.Ci sarà l’esperto di
microbiologia,di chimica...
2)Descrizione del prodotto:Il team deve conosce il prodotto
e descriverlo.Devono fornire una descrizione sulla sua
composizione,sulla sua struttura e caratteristiche chimico-
fisiche,sul suo packaging,sulla data di scadenza,le istruzioni
per l’uso.
3)Destinazione d’uso: Bisogna definire il targhet di
consumatori a cui è destinato il prodotto.
4)Realizzare un diagramma di flusso(flow sheet):è la
sequenza delle fasi del processo,con i parametri che sono
da tenere sotto controllo.
5)Conferma del diagramma di flusso:il diagramma di flusso
deve essere verificato sul campo durante il funzionamento
dell’impianto produttivo.
I punti fondamentali del sistema Haccp sono 7:
1)Individuazione dei pericoli e analisi del rischio:occorre
individuare i rischi potenziali,valutare la probabilità che il
rischio si verifichi e identificare le misure preventive per il
suo controllo.
2)Stabilire i punti critici di controllo(ccp):un ccp è un punto
critico di controllo in cui posso fare un controllo su uno o +
parametri per prevenire o minimizzare il pericolo.
3)Fissare i limiti critici dei ccp:Questi limiti mi servono per
assicurare che ogni ccp sia sottocontrollo.
Il limite critico è il valore che mi separa l’accettabilità
dall’inaccettabilità.
I limiti critici sono dati dalla legge o dalle GMP(buone
pratiche di fabbricazione)
4) Definire le attività di monitoraggio: occorre definire il
sistema di monitoraggio dei parametri dei ccp.
5)Definizione delle azioni correttive:Nel caso un ccp non sia
sottocontrollo devo applicare azioni correttive per riporare il
ccp sottocontrollo.
6)Definizione delle attività di verifica:Il team Haccp deve
specificare i metodi che intende utilizzare per verificare che
il piano Haccp funzioni correttamente.
La frequenza delle verifiche dipende dall’azienda.
7) Gestione della documentazione: I documenti e le
registrazioni vanno conservati per un certo periodo di
tempo,sufficiente a consentire alle autorità competenti di
verificare il sistema Haccp.Tutti i documenti devono essere
firmati e deve esserci presente la data dell’ultima modifica
del documento.
-il sistema haccp non è statico ma va continuamente
aggiornato per stare al passo con la tecnologia,se cambio
una fase del processo devo cambiare il mio sistema haccp.
• ISO
Organizzazione internazionale per la standardizzazione; si
occupa di definire e pubblicare gli standard a cui devono
conformarsi gli operatori economici,commerciali e tecnici
nell’esercizio della loro attività.
L’ISO stabilisce gli standard necessari a consentire agli
operatori del settore agro-alimentare il rispetto delle norme
di legge e la tutela dei consumatori .
ISO 22000:2005
• è uno standard applicato su base
volontaria dagli operatori del settore alimentare.
Riguarda la gestione della sicurezza alimentare e rende più
semplice l’organizzazione dell’HACCP.
La norma ISO 22000 considera la gestione dei pericoli e
chiede di definire le modalità di gestione delle
registrazioni;un altro aspetto chiave è la rintracciabilità.
•Non conformità mancato soddisfacimento da parte del
=
sistema di qualità di un requisito o una sua deviazione
rispetto alle specifiche di riferimento.Le non conformità
possono riferirsi al prodotto,al sistema,al processo.