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M. leprae è un bacillo a bassa infettività agente eziologico
una malattia infettiva cronica a lungo decorso, ad
della lebbra,
alta letalità e a trasmissione interumana (per contatto
prolungato), con i bacilli che vengono eliminati dalle ulcere
della pelle e dalle mucose nasali, risultando abbondanti nel
muco nasale. Tale patologia insorge in modo subdolo dopo un
lungo periodo di incubazione (che è al minimo di 7 mesi e
mediamente di 3-6 anni) ed è clinicamente caratterizzata da
a carico dei nervi periferici e dei tessuti
lesioni granulomatose
freddi del corpo (come i tessuti mucocutanei: mucosa nasale,
cute, faringe, laringe, occhi, testicoli) che vanno incontro a
ulcerazioni. Le lesioni cutanee e delle membrane mucose sono
caratterizzate da infiltrazione, macule, placche, papule e
noduli, mentre l’interessamento di nervi periferici motori o
sensitivi può determinare paralisi, anestesia, debolezza
muscolare e trofismo di pelle, muscoli e ossa
M. leprae
Le infezioni iniziali da possono, a seconda della
risposta immunitaria del soggetto all’infezione, evolvere in
guarigione oppure in lebbra conclamata, di cui si distinguono
tre tipi clinici principali: lebbra lepromatosa (a decorso
maligno), lebbra tubercoloide (a decorso benigno), lebbra
borderline (forma intermedia)
(o forma nodulare). È la forma progressiva e
Lebbra lepromatosa
più grave che colpisce inizialmente la faccia e gli arti e
successivamente i tessuti profondi (nervi, testicoli, sistema
linfatico). Presenta un quadro clinico caratterizzato da
proliferazione batterica incontrollata, da molteplici lesioni
cutanee confluenti (ricche di bacilli e macrofagi “schiumosi”,
ma con pochi linfociti) e nervose simmetriche.
(o maculo-anestetica). È una forma benigna
Lebbra tubercoloide
non progressiva caratterizzata da un numero limitato di batteri e
di lesioni asimmetriche e circoscritte che colpiscono la cute
(macula) o spesso i nervi periferici sensitivi o motori causando
rispettivamente anestesia o paralisi. La cute si pre- senta con
poche placche ipopigmentate, a margini ben definiti, chemostrano
un intenso infiltrato linfocitario con cellule epitelioidi e
senza microrganismi.