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PROSPETTIVA ESTERNA: COMUNICAZIONE E ATTRAZIONE

Illustrare a potenziali finanziatori il progetto di sviluppo, fornire informazioni necessarie per permettere a terzi di investire nell'azienda, fornire le informazioni utili per permettere a istituti di credito, soddisfare le esigenze di comunicazione in vista di operazioni straordinarie, promuovere rapporti con potenziali partner commerciali e industriali.

STRUTTURA TIPICA DI UN BUSINESS PLAN:

Solitamente è costituito da diverse sezioni, ognuna delle quali è finalizzata all'analisi di un diverso argomento:

  1. SOMMARIO
  2. ANALISI INTERNA (presentazione della società, mission e valori e prodotti)
  3. ANALISI ESTERNA (analisi del settore in cui opera l'azienda, analisi del mercato)
  4. SVILUPPO DEL PROGETTO E VALUTAZIONE (strategia e piano di marketing, struttura del management, piano di realizzazione, capitali necessari, informazioni finanziarie)

SPIEGAZIONE:

  1. SOMMARIO: rappresenta la sintesi del progetto imprenditoriale futuro,
sulla base dell'executivesummary il lettore deciderà se procedere o meno nella lettura delle altre sezioni del business plan. L'executive summary deve riportare in modo chiaro e coinciso le informazioni di maggiore rilievo sull'azienda e sui vantaggi che vengono offerti. BREVI E COINCISI, DIMOSTRARE CREDIBILITA E CONCRETEZZA DEL PROGETTO. CONTENUTI CHIAVE: - mercato - società - prodotto - area finanziaria - management 2. SOCIETA: Questa sezione è dedicata a una descrizione più approfondita della società, dei suoi obiettivi di breve e lungo termine, dei punti di forza e di debolezza e dei fattori di successo. - Settore - Obiettivi - Fattori critici di successo - Punti di forza - Punti di debolezza 3. PRODOTTI: Questa sezione è dedicata alla descrizione approfondita dei prodotti attuali dell'azienda e di quelli previsti per il futuro. Dovranno essere descritte le caratteristiche distintive del prodotto.

prodotto o le altre possibili fonti di vantaggio competitivo. Descrizione importantissima in quanto si capiranno: caratteristiche e finalità del prodotto.

4. ANALISI DEL SETTORE:

Viene descritto il settore in cui l'azienda opera e il motivo per cui i prodotti daranno alla società un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Bisogna fornire informazioni presenti e future riguardo all'ambiente in cui opera l'impresa.

Viene utilizzato il modello delle cinque forze competitive, detto anche modello di Porter. Queste 5 forze sono: concorrenti diretti, fornitori, clienti, concorrenti potenziali, produttori di beni sostitutivi.

Le caratteristiche del settore in cui opera l'impresa determinano l'intensità della concorrenza e della redditività dell'impresa. -> VANTAGGIO COMPETITIVO rispetto alla concorrenza.

5. ANALISI DI MERCATO:

Qui vengono evidenziate le reali opportunità per la società di raggiungere gli obiettivi prefissati,

in declino in cui l'azienda ha una quota di mercato bassa. Questi prodotti non generano profitti significativi e possono richiedere risorse per essere mantenuti. Utilizzando la matrice BCG, l'azienda può valutare la posizione dei suoi prodotti nel mercato e prendere decisioni strategiche in base alle potenzialità di sviluppo.in declino in cui l'impresa possiede una bassa quota di mercato. La loro posizione competitiva è debole in un settore di scarsa attrattività. Pertanto offrono poche prospettive di futuro sviluppo.
6. STRATEGIA E PIANO DI MARKETING

Occorre implementare una strategia innovativa che consenta di offrire un prodotto migliore o che sappia individuare segmenti di mercato in cui bisogni non sono ancora stati soddisfatti.

OTTICA DI MEDIO-LUNGO PERIODO -> CONCRETE DI BREVE TERMINE = PIANO DI REALIZZAZIONE

Le strategie competitive di base perseguono due tipi di vantaggi competitivi:

  • La differenziazione dall'offerta rispetto a quella dei propri concorrenti (strategia di differenziazione)
  • Perseguimento di vantaggi di costo (strategia di leadership di costo)

La strategia serve a stabilire gli obiettivi e individuare i mezzi attraverso i quali raggiungere i target prefissati.

PIANO DI MARKETING:
  1. Analisi e valutazione del mercato potenziale di riferimento
  2. Strategia
  3. verrà raggiunto

    Marketing (4P)

    PRICE, PRODUCT, PLACE, PROMOTION

    Previsioni della domanda

    Vari tipi di mercati:

    • Mercato potenziale: consumatori che sono interessati a un'offerta di prodotti e possiedono un livello di reddito adeguato.
    • Mercato disponibile: consumatori che hanno le disponibilità per acquistare e manifestano concretamente un'intenzione di acquisto.
    • Mercato servito: consumatori oggetto dell'azione di marketing e di promozione dell'impresa.
    • Mercato penetrato: consumatori che l'impresa è riuscita a servire.

    Obiettivi dell'impresa: concetto SMART

    • S: SPECIFIC - spiegare esattamente quello che verrà fatto con il denaro investito.
    • M: MEASURABLE - definire l'esatto ammontare di denaro necessario.
    • A: ATTAINABLE - determinare in quale modo e con quali mezzi sarà raggiunto l'obiettivo.
    • R: REALISTIC - non fissare obiettivi irrealistici o irraggiungibili.
    • T: TIME BOUND - specificare quando l'obiettivo verrà raggiunto.
    deve essere raggiuntoANALISI SWOT: è un analisi che viene utilizzata nella formulazione della gestione strategica in quanto aiuta a identificare le forze, le debolezze, le opportunità e le minacce di un'azienda. Si basa specificatamente su questi 4 ambiti per capire su quali fattori è meglio concentrarsi per favorire il successo di un'impresa.
    STRENGHTS: punti di forza (prezzo, immagine, prodotto)
    WEAKNESS: punti di debolezza
    OPPORTUNITIES: opportunità (nuovi mercati, nuovi clienti)
    THREATS: minacce (concorrenti, crisi, mercato saturo)
    7. STRUTTURA DEL MANAGEMENT: contiene una breve presentazione dei componenti chiave del management: titoli di studio, specializzazioni, una suddivisione delle responsabilità funzionali: produzione, commerciale, acquisti, amministrazione, ricerca, politica gestionale e stile direzionale (forma organigramma, deleghe poteri). È molto importante risaltare le esperienze del management che, nel complesso, possono ridurre il

    Rischio tipicamente associato all'attività d'impresa, soprattutto se si parla di start up o di società in rapido sviluppo. Diventa molto importante avere un'organizzazione EFFICACE ED EFFICIENTE.

    8. PIANO DI REALIZZAZIONE

    In questa sezione vengono elencate le azioni e le attività operative, suddivise per funzione aziendale, necessarie per raggiungere gli obiettivi della società. È necessario indicare la tempistica di ogni attività pianificata.

    La descrizione dell'operatività aziendale deve evidenziare su quali degli elementi si focalizza il progetto di innovazione e su quali vuole apportare dei cambiamenti concreti (produzione, vendite e marketing, logistica, struttura organizzativa).

    In questa sezione bisogna descrivere come rendere applicabile con azioni concrete una strategia vincente sotto il profilo teorico.

    9. CAPITALI NECESSARI

    In due parole si tratta dei capitali che vengono messi a disposizione dell'azienda.

    Per fare il business plan. In questa sezione occorre spiegare chiaramente che cose si chiede ai potenziali investitori e perché. Per un potenziale investitore questa sezione è basilare per capire l'esborso finanziario.

    10. INFORMAZIONI FINANZIARIE

    Lo scopo di questa sezione è la traduzione delle scelte progettuali descritte nelle sezioni precedenti del Business Plan in valori economico-finanziari avendo come riferimento un orizzontale temporale di 3/5 anni (ottica medio/lungo periodo).

    Bisogna fare alcune ipotesi riguardo all'intera sostenibilità del piano:

    • Conto economico previsionale
    • Stato patrimoniale previsionale
    • Piano finanziario previsionale
    • Riclassificazioni e indici

    LA COSTITUZIONE D'AZIENDA: STATUTO E ATTO COSTITUTIVO (4)

    Introduzione:

    • CHI è un imprenditore?
    • "Un imprenditore, secondo il codice civile, è colui che esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della

      “produzione o dello scambio di beni o servizi” (CODICE CIVILE)

      “Un imprenditore è colui che utilizza i fattori della produzione organizzandoli, a proprio rischio, nel processo produttivo di beni o servizi” (DEFINIZIONE ECONOMICA)

      DIFFERENZE FRA IMPRESA – AZIENDA – SOCIETA:

      IMPRESA: l’impresa è un attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o diservizi. (il codice civile non ne da una vera e propria definizione, ma nell’articolo 2082 viene scritto quantoriportato)

      AZIENDA: L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa. -> essanon è nient’altro che “L’apparato strumentale di cui l’imprenditore si avvale per lo svolgimento dellapropria attività”.

      SOCIETA: Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l’esercizio in comunedi

      un'attività economica allo scopo di dividerne gli utili. Esistono 2 tipi di società: società di persone e società di capitali. La principale differenza fra questi due tipi di società riguarda la responsabilità che l'imprenditore deve supportare nel rischio dell'impresa che da una parte è illimitata (persone) e dall'altra è limitata (capitali). I due tipi di responsabilità vengono così definiti: - RESPONSABILITÀ LIMITATA: si definisce responsabilità limitata quando l'imprenditore risponde al rischio d'impresa esclusivamente con il denaro o i beni conferiti in società. L'imprenditore risponde personalmente dei debiti della società esclusivamente con il patrimonio conferito alla società stessa. Per questo motivo le società di capitali godono di un'autonomia.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
16 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frencyba0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Learning in action e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Marchini Pierluigi.