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Avversione alle perdite e alla perdita certa

Vi sono due concetti con simile denominazione, ma con significato distinto: l'avversione alle perdite e l'avversione alla "perdita certa".

Avversione alle perdite: evidenza per cui il dispiacere causato da una perdita è maggiore rispetto al piacere che deriva da un guadagno di pari ammontare. In altri termini, perdere 100 euro ci rende molto più infelici di quanto invece non ci farebbe contenti vincerne 100.

In media, attraverso numerosi esperimenti psicologici, si è dimostrato che le persone danno un'importanza alle perdite pari circa a 2-2,5 volte quella attribuita ai guadagni di pari ammontare. Una perdita di 100 euro crea un dolore che può venire compensato da un guadagno di almeno 200-250 euro.

Avversione alla "perdita certa": si riferisce al fatto che a fronte di una perdita pregressa, gli individui tendono ad assumersi maggiori rischi pur di riuscire a recuperarla.

“tornare in pareggio”

Gli individui si comportano quindi in modo asimmetrico nel valutare tra guadagni e perdite potenziali

2) CONTABILITA’ MENTALE

Contabilità mentale: insieme di operazioni cognitive utilizzate dagli individui e dalle famiglie per codificare, categorizzare e valutare le loro attività finanziarie

La ‘contabilità mentale‘ è una metafora – il decisore crea dei conti che di solito esistono solo nella sua mente (ma in alcuni casi sono più espliciti)

La contabilità mentale ha implicazioni per quanto riguarda:

  • La percezione delle conseguenze delle decisioni (la stessa transazione può apparire più o meno attraente a seconda di quanti e quali conti vengono attivati)
  • L’assegnazione di attività ai conti con effetti sulla pianificazione delle spese che possono portare a violazioni del principio di fungibilità
  • La dimensione temporale: il momento in cui i conti vengono aperti, chiusi,

O valutati, e quante operazioni vengono prese in considerazione insieme

3) ASPETTI COGNITIVI ED EMOZIONALI

Affettivo: ci si riferisce a diverse emozioni che tendono ad essere riclassificate attribuendo etichette affettive positive o negative

Rimpianto: reazione emotiva ad azioni passate di cui ci si è pentiti o a qualcosa che non si è fatto e che invece, ex post, si sarebbe voluto fare

“I canali distributivi innovativi”

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Cosa sono le assicurazioni?

Organizzare il contributo di tanti affinché, tale contributo, sia sufficiente a sostenere coloro a che vanno i contro a un evento accidentali che producono danni

Alla base delle assicurazioni c'è un principio mutualistico: ci mettiamo insieme, ognuno di noi contribuisce con una quota (premio) e il cumulo di questi premi lo utilizziamo per dare supporto a chi va in contro all'evento dannoso

Le compagnie assicurative organizzano e gestiscono tutto ciò

Assicurazioni sono un business molto antico; le

assicurazioni moderne sono partite alla fine del tardo medioevo nel 1300; in Italia è stata scoperta la prima polizia di assicurazione di cui si ha notizia. Le assicurazioni nascono nel 1300 con l'assicurazione marittima, i traffici marittimi erano i traffici più pericolosi, bastava una burrasca per perdere tutto. Successivamente, a metà del 1600 ci fu un importante incendio a Londra che diede inizio alle assicurazioni sui beni. Dopo la Seconda guerra mondiale e con l'avvento di normative sempre più a tutela di parti deboli si sviluppò il ramo della responsabilità civile (danni => ramo che raccoglie più premi al mondo) bisogno di protezione. Alla base delle assicurazioni c'è che bisogna soddisfare, questo viene soddisfatto attraverso: la predisposizione di un prodotto adeguato che risponde al bisogno offrendo una prestazione - premi corrisposti da tramiti gestiti in riserve matematiche che vengono gestiti dalle compagnie BISOGNO DI.PROTEZIONE Nel mercato globale quello delle assicurazioni è parte rilevante, a livello mondiale nel 2019 RISCHI
i premi di assicurazioni, sia danni che vita, hanno superato 6,3 trillion di dollari, nel 2020
c'è stato un rallentamento della crescita significativa per colpa della pandemia
Nel ramo vita è prevalente il business delle coperture finalizzate alla gestione del risparmio; mentre nel ramo danni è l'auto il ramo assicurativo prevalente a livello globale L'Italia è il settimo/ottavo mercato al mondo per dimensioni, prevalentemente assicurazione vita.
Il mercato italiano vale oltre 159 milioni di euro 120 miliardi polizze vita e 38,8 miliardi di polizze danni
Polizze danni: assicurano beni, le persone e la responsabilità Polizze vita: rischi correlati alla durata della vita; esistono due tipi di queste: quelle che hanno per oggetto il rischio di vivere meno a quanto ci si aspetta e quelle che hanno per oggetto il rischio di vivere più a quanto ci si aspetta.

aspetterebbe e quelle che hannocome oggetto il rischio vivere in eccesso a quanto ci si aspetterebbe (rischio dimensionicrescenti)

Assicurazioni danni

Costituiscono circa il 38,8 miliardi e i principali rami, settori, assicurati sono 18

Il più rilevante è la R C Autoveicoli terresti che copre dalla responsabilità del guidatore neiconfronti di terzi che potrebbero subire danni all’auto o alla persona per effetto di unincidente (circa 14 miliardi)

Il secondo più rilevante è R C GENERALE (responsabilità civile generale) si tratta dipolizze il cui obbiettivo è coprire l’assicurato dalle preste risarcitorie di terzi (circa 5miliardi)

Rami rilevanti sono anche: infortuni (circa 3,7 miliardi), malattia (circa 3,2 miliardi), incendied altri elementi naturali (circa 2,8 miliardi) e altri danni ai beni (circa 3,4 miliardi)

Il ramo malattia rappresenta maggiormente la crescita, crescono in maniera significativa emaggiormente rispetto agli

altri danni; in crescita anche i rami accessori al ramo R C Auto In totale il mercato vede operare un centinaio di gruppo assicurativi, mercato italiano fetta consistente del mercato generale L' R C Auto è piatta o addirittura in decrescita per effetto di interventi legislativi e perché è un mercato di domanda e soggetto a una fortissima domanda competitiva La struttura del mercato Totale gruppi= 99 - Generali - Intesa - Poste - Allianz - Unipol Società danni= 116 - Unipol - Generali - Allianz - Reale - Cattolica Società vita= 46 - Intesa - Generali - Poste - Allianz - Aviva (ad oggi ha deciso di lasciare il mercato italiano) Distribuzione La distribuzione vede prevalenti cinque canali, quattro specifici (agenti, broker, banche e diretto) e uno generale (altro) Modelli distributivi tradizionali = cinque forme Agenti= intermediari che agiscono sul mandato della compagnia; si dividono in: mono-mandatari (una compagnia) o pluri-mandatari (più compagnie) ad oggi nonè possibile per legge il mono-mandato; hanno un ruolo importante nei danni, soprattutto auto e meno rilevante nel ramo vita; sono autonome e sono organizzati in forme associative e di rappresentanza sia a livello di compagnia (gruppi agenti) sia a livello di categoria professionale (sindacato o associazione professionale); le agenzie sono imprese autonome organizzate sia sotto forma di società di persone sia di capitale e sono autonome dalle compagnie di assicurazioni; in genere sono strutture di piccole dimensioni con pochi dipendenti e alcuni collaboratori, con un portafoglio di 2,5 ml concentrato prevalentemente nell'auto e con un carico di lavoro amministrativo rilevante; canale rilevate ma da molti anni perde quote, anno dopo anno, sono in una fase profonda di trasformazione Broker = intermediari che agiscono sul mandato della persona, negli interessi del cliente e in genere senza vincoli con la compagnia alla quale li lega una "semplice" lettera di

“liberacollaborazione”; hanno un ruolo importante, prevalentemente nei rami danni e soprattutto nell’ambito delle polizze rivolte alle aziende; nel mercato operano alcuni grandi operatori internazionali con una rilevante quota di mercato; il settore è in sviluppo poiché più allineato strutturalmente alle tendenze in atto sia competitive sia normative; sono organizzati in due associazioni di categoria di AIBA e ACB di cui la prima è quella maggiormente rappresentativa; in genere sono strutture più grosse rispetto a quelle agenziali, con un portafoglio di maggiori dimensioni e più vocate alla consulenza sia nella fase di ricerca della soluzione sia in quella di gestione dei sinistri

Banche/poste= hanno un ruolo importante nella distribuzione prodotti vita, soprattutto prodotti di risparmio, costruire una pensione/reddito/capitale futuro; sono insieme ai fondi comuni e alle gestioni patrimoniali per principali forme di raccolta indiretta

Dalla quale ottenere commissioni in alternativa alla raccolta diretta; circa 60% business via sulle banche MA negli ultimi anni anche danni e vita dopo la morte; 61° posto al centro delle loro strategie lo sviluppo delle assicurazioni, prima fra tutte Bancaintesa; assicuratori di persone e famiglie più difficili per le aziende, anche se non è detto per il futuro; le poste hanno il doppio degli uffici di Intesa San Paolo (prima banca in Italia) Promotori= professionisti della consulenza e del risparmio sono rilevanti nel canale dei prodotti vita di risparmio, dopo le banche; nei rami danni praticamente non operano, quel pochissimo che intermediano è nei danni alla persona; è difficile immaginare che possa esserci uno sviluppo nella distribuzione di prodotti di puro rischio attraverso questo canale; Dirette e agenzie online= non esistono intermediari; soprattutto nella sezione auto anche se non si è sviluppato tanto nel settore per concorrenza, dal 2011 al 2018 la

La quota auto è passata dal 7,5% all'8,6%, mentre nel nonauto dal 6,4% all'8,2%. La vendita diretta nei rami danni è ancora marginale, la crescita è lenta e non si vede come possa superare la soglia psicologica del 10%. Un fattore importante relativamente recente è l'entrata sul mercato dei compratori che, dopo una fase iniziale di grande sviluppo, sono oggi in crisi a causa di una bassa fidelizzazione e degli elevati costi commerciali. Oggi l'offerta delle dirette è ancora prevalentemente centrata sull'auto, ma quella non auto sta crescendo e si sta arricchendo. In ogni caso, la modalità di vendita è prevalentemente pull. In questo ambito includiamo anche le agenzie on-line, anche se impropriamente, essendo una forma di innovazione.

Dettagli
A.A. 2022-2023
100 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher irenebeghini01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Learning in action e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Aiolfi Simone.