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Le teorie dell'integrazione Pag. 1
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STABILISCONO QUALE TIPO DI DOMANDE LA COMUNITÀ SCIENTIFICA SI PORRÀ E QUALI ESPLORERÀ

essi stessi sono il risultato di sviluppi inaspettati dei concetti e delle teorie precedenti.

APPROCCIO FEDERALISTA e IL MANIFESTO DI VENTOTENE

Molto prima dell’avvio della CECA, gli studiosi e i rappresentanti politici sostenevano che una qualche forma di integrazione in Europa sarebbe stata auspicabile.

Già negli anni Venti erano emersi alcuni movimenti che sostenevano la creazione di una federazione paneuropea che riunisse i maggiori Stati europei all’interno di una nuova potenza sovrana continentale.

È stata la seconda guerra mondiale e la Resistenza ha rilanciare nell’agenda politica dell’Europa del dopo guerra, l’idea di creare un’Europa unita e federale.

Infatti nel 1943 Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero un documento “IL MANIFESTO DI VENTOTENE” chiedendo

“un’Europa libera e unita”, questodocumento guardava a una federazione di Stati europei come un modo per garantire lademocrazia e la stabilità, infatti secondo loro un’Europa federale avrebbe permesso disuperare i mali del nazionalismo soppiantando lo Stato nazionaleÈ la creazione di questi queste istituzioni federali che danno forma a una comunitàfederale, insieme all’economia e agli interessi della società.

Spinelli e il suo Movimento federalista europeo hanno contribuito, nell’immediato dopoguerra, a elaborare un progetto federale per l’Europa. Hanno chiesto la creazione diEuropa costituzionale e politica come mezzo per affrontare non solo l’arduo compito dellaricostruzione post bellica, ma anche per garantire che l’Europa mantenesse un ruolocentrale nel sistema internazionale e non venisse consumato ai suoi conflitti interni.

L’INTEGRAZIONE DIFENSIVAIn questo approccio l’integrazione

è vista come un processo attraverso il quale gli Stati europei difendevano da minacce future la loro sovranità devastata dalle guerre. L’interpretazione intergovernativa nega ogni valore ideale alla costruzione europea e risponde all’esigenze dei singoli paesi di influenzare le politiche degli altri e di procurarsi dei vantaggi economici e geopolitici. In particolare la Francia ha interesse a contenere il potere della Germania. Infine gli Stati tengono il controllo delle politiche cruciali per la loro sovranità.

AUE E NEOINTERGOVERNATIVISMO

Le politiche di coesione e quelle finalizzate alla rimozione degli ostacoli e alla realizzazione del mercato unico europeo, nonché il progetto della moneta unica europea, sembravano avere tolto forza all’interpretazione intergovernamentalista perché sottolineavano la forza di processi sovranazionali.

Con la crisi economica iniziata nel 2009 e con le contrapposizioni tra i paesi membri dell’area

euro, rispetto alle politiche economiche si era aperta la discussione che venne chiamata "sovranista".

LIBERALISMO-FUNZIONALISMO

Rispetto ai realisti i funzionalismi nutrono una maggiore fiducia nella possibilità che gli stati possano superare la differenza reciproca, basata sull'assunto della smania di potere di ciascuno, e ritengono possibile la creazione di sistemi di cooperazione internazionale a somma positiva nell'ambito dei quali le rinunce alla sovranità sono compensate da guadagni che generano aspettative per l'intrapresa di nuove forme di cooperazione.

FUNZIONALISMO

La creazione di politiche comuni non solo può generare vantaggi per tutte le parti interessate ma può creare interessi settoriali transfrontalieri, soggetti che hanno interesse al mantenimento e allo sviluppo delle politiche comuni. La metafora della bicicletta è stata usata per sostenere che il processo di integrazione tende ad alimentare se stesso.

GOVERNANCE

Negli

Anni Novanta gli studiosi politici hanno esaminato da vicino il funzionamento dell'UE, le sue decisioni, lo sviluppo delle istituzioni e il sistema politico dell'UE. Il risultato è stato una vasta gamma di concetti e approcci che si sono concentrati sulle istituzioni politiche, sulle politiche pubbliche e sulla polity europea.

Il crescente interesse per il modo in cui è governata l'UE ha coinciso e contribuito a un piano di sviluppo delle scienze sociali, ovvero a un passaggio dell'analisi del governo e delle istituzioni a uno che metteva l'accento sulla governance.

Gli studiosi della governance hanno sottolineato che gli approcci tradizionali al governo vedono l'autorità politica come un'organizzazione gerarchicamente in modo tale da permetterle di controllare la società, anche negli Stati democratici.

La governance parte da una premessa diversa e cioè che la società deve trovare il modo di risolvere i problemi.

collettivi che non rispettano ai confini artificiali delle strutture di governo. Inoltre sostiene che possiamo indagare i modi in cui gli attori sociali identificano un problema comune e vanno alla ricerca di una soluzione senza la necessaria presenza dello Stato. In ambito istituzionale governance significa che i diversi livelli di governo: locale, regionale, nazionale ed europeo, per risolvere i problemi che interessano vari attori e competenze, devono imparare a trattare tra di loro, firmando accordi e programmi comuni. In questo lavoro possono o devono coinvolgere anche i soggetti privati e/o della società civile. Ogni partecipante mette qualche risorsa a disposizione del progetto: finanziaria, organizzativa, di conoscenze, di legittimità, di consenso. EUROPEIZZAZIONE DEI PAESI MEMBRI Si riferisce al processo di trasformazione che si osserva negli Stati membri dell'unione, nei loro processi decisionali, nelle priorità delle loro azioni, a causa di sistema di

governance europeo

Tutti i paesi hanno evidenziato un accentramento del potere nelle mani dei esecutivi che conducono la trattativa a Bruxelles per la decisione delle politiche rispetto ai Parlamenti e che devono approvare le leggi che ne scaturiscono

ISTITUZIONALISMO

Le istituzioni possono essere studiate come arene all'interno delle quali diversi attori con diversi interessi si scambiano risorse e orientano la decisione finale, oppure come attori di arene più grandi all'interno delle quali le istituzioni hanno le loro routine, i loro interessi, i loro obiettivi, primo dei quali è l'appropriazione delle risorse per la loro sopravvivenza e la sicurezza.

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
4 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ea.angeli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza dell'amministrazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Giannelli Nicola.