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Organizzazione per Ministeri e per Enti

L'unità organizzativa dell'amministrazione centrale è rappresentata dai ministeri: 1) Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - si occupa di politica estera e dei rapporti internazionali. 2) Ministero dell'Interno - compiti relativi all'amministrazione civile e alla sicurezza pubblica, coordina le forze di polizia. 3) Ministero della Giustizia - si occupa di organizzazione e funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. 4) Ministero della Difesa - si occupa attraverso le Forze armate, della difesa e della sicurezza militare dello Stato e da esso dipende l'Arma dei Carabinieri. 5) Ministero dell'Economia e delle Finanze - controllo dell'entrata e della spesa. 6) Ministero dello Sviluppo Economico - funzioni in materia di industria, artigianato, energia, comunicazioni e commercio. 7) Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo - compiti relativi all'agricoltura, alimentazione, foreste e turismo.
  • Ministero degli affari esteri: funzioni relative alle relazioni internazionali, alla politica estera e alla cooperazione internazionale;
  • Ministero dell'interno: compiti di ordine pubblico, sicurezza, immigrazione e protezione civile;
  • Ministero della giustizia: funzioni relative alla giustizia, al sistema penale e al diritto civile;
  • Ministero dell'economia e delle finanze: compiti di gestione economica, finanziaria e fiscale dello Stato;
  • Ministero della difesa: funzioni relative alla difesa nazionale e alle forze armate;
  • Ministero della salute: compiti di tutela della salute pubblica e del sistema sanitario;
  • Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: coordinamento e rappresentanza in sede europea delle politiche in materia di agricoltura, alimentazione e foreste, e altre funzioni in materia di turismo;
  • Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: compiti diretti alla tutela dell'equilibrio ecologico del territorio;
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: funzioni relative alla realizzazione delle reti infrastrutturali e opere pubbliche di competenza statale, navigazione e aviazione civile;
  • Ministero del lavoro e delle politiche sociali: funzioni in materia di politiche del lavoro e dell'occupazione, tutela dei lavoratori, politiche sociali e previdenziali, vigilanza degli enti del terzo settore;
  • Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca: istruzione scolastica e universitaria, ricerca scientifica e tecnologia;
  • Ministero per i beni e le attività culturali: compiti di tutela e gestione del patrimonio storico, artistico, archeologico.

paesaggistico e architettonico;

13) Ministero della salute funzioni in materia di tutela della salute umana, coordina il servizio sanitario nazionale (che è gestito a livello regionale attraverso le aziende sanitarie locali), si occupa anche di sanità veterinaria e sicurezza degli alimenti;

Nel corso degli anni Novanta c'è stato:

  • Il decentramento regionale e locale ha progressivamente trasferito funzioni e risorse dal centro agli enti regionali e locali (principio di sussidiarietà);
  • La costituzione e riorganizzazione di enti pubblici dotati di autonoma personalità giuridica. Vanno distinti gli enti pubblici economici, che svolgono attività produttiva informa di impresa;
  • Le privatizzazioni che hanno investito il settore delle partecipazioni statali, in particolare i più importanti enti pubblici economici (Eni, Enel);
  • La costituzione di agenzie;
  • Il diffondersi delle autorità amministrative indipendenti;

In particolare

assumono come organi ausiliari del governo due istituti definiti dalla Costituzione: - Consiglio di Stato: organo di consulenza giuridico-amministrativa del governo che, in sede consultiva, può esprimersi attraverso pareri facoltativi o obbligatori. Il governo è tuttavia libero di uniformarsi o meno alle indicazioni del Consiglio di Stato. - Corte dei conti: esercita controllo preventivo di legittimità sugli atti del governo e il controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato. Essa controlla la gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche. - Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro. L'ORGANIZZAZIONE PER AUTORITÀ INDIPENDENTI Dalla metà degli anni Settanta in Italia si è diffuso il fenomeno delle Autorità indipendenti, organismi di vigilanza su delicati settori della vita economica e sociale a cui è attribuito il compito di assicurare il rispetto di regole di correttezza.

Parte degli organi economici e sono indipendenti dal potere politico.

  • Commissione nazionale per la società e la borsa (CONSOB)
  • Autorità garante della concorrenza e del mercato
  • Garante per la privacy
  • Autorità per le garanzie delle comunicazioni

Controllano gli atti dei soggetti sotto controllo, fissano regole per l'attività svolta da vari soggetti e sono previste anche sanzioni amministrative.

Possono emettere regolamenti interni ma non solo, per limitare o condizionare l'azione in positivo o negativo.

Una forma di autorità indipendente può essere considerata anche la Banca d'Italia che gode di notevoli garanzie di indipendenza. Il suo governatore è eletto con decreto del Presidente della Repubblica sotto consiglio del Presidente del consiglio successivo a deliberazione del Consiglio dei ministri. La sua carica dura 6 anni e non può essere rinnovabile.

I PRINCIPI COSTITUZIONALI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

  1. ...

PRINCIPIO DI AUTONOMIA (Art. 5 Cost.): l'amministrazione si distribuisce tra lo Stato e gli enti locali.

PRINCIPIO DEL DECENTRAMENTO (Art. 5 Cost.): le funzioni amministrative conferite allo Stato sono svolte attraverso uffici dipendenti dagli apparati centrali ma collocati in sede locale.

RISERVA DI LEGGE: i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, si tratta quindi di una riserva di legge relativa, quindi lo stato fissa solo i principi generali.

PRINCIPIO DI LEGALITA': l'attività della PA deve attenersi a ciò che dice la legge e la costituzione.

PRINCIPIO DEL BUON ANDAMENTO: la costituzione impone efficacia, efficienza ed economicità nell'intervento delle pubbliche amministrazioni (realizzazione degli obiettivi prefissati, rapporto tra i risultati e la quantità di risorse impiegate e il minimo impiego possibile di risorse.

PRINCIPIO DI IMPARZIALITA': comporta il divieto di trattare i cittadini in modo

differente, di discriminazioni o favoritismi. Inoltre deve essere assicurata la trasparenza amministrativa, che fa riferimento all'attività che la PA deve svolgere per comunicare notizie, dati e atti ai cittadini.

7) EQUILIBRIO DEI BILANCI E SOSTENIBILITÀ DEL DEBITO PUBBLICO.

8) PRINCIPIO DI RESPONSABILITÀ DEI FUNZIONARI E DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI: i funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, amministrative e civili degli atti compiuti in violazione di diritti.

9) PRINCIPIO DI ACCESSO MEDIANTE CONCORSO AGLI IMPIEGHI NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI.

10) REGIME SPECIALE DEI BENI PUBBLICI:

Demanio pubblico: inalienabili

Patrimonio disponibile: soggetto al diritto privato

Patrimonio indisponibile: non possono essere sottratti alla loro destinazione economica se non nei modi stabiliti per legge.

IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

Con procedimento amministrativo si intende quella sequenza di

atti finalizzata all'emanazione di un provvedimento amministrativo. Esso si articola in quattro fasi distinte: La fase dell'iniziativa: atto iniziale del procedimento che può consistere in un'istanza del soggetto interessato al provvedimento finale oppure in un'autonoma scelta dell'amministrazione. La fase istruttoria: l'amministrazione raccoglie tutte le informazioni e i dati necessari in vista dell'adozione dell'atto finale. La fase costitutiva: adozione del provvedimento finale secondo le modalità e le procedure previste per legge. La fase integrativa dell'efficacia: una volta adottato l'atto finale si compiono tutti gli adempimenti in modo che produca i propri effetti giuridici (es. obblighi di controllo e pubblicità). Il procedimento amministrativo si basa sul principio del giusto procedimento che tende a garantire la corretta formazione della volontà dell'amministrazione, che

Deve svolgersi i formetipiche, osservare determinate procedure, assicurare la trasparenza e la pubblicità e consentire la partecipazione dei soggetti coinvolti nel procedimento. Questa disciplina si fonda sui seguenti principi:

  • Obbligo di motivazione degli atti amministrativi.
  • Individuazione di un responsabile del procedimento.
  • Diritto di accesso agli atti da parte dei soggetti interessati.
  • Intervento dei soggetti interessati all'istruttoria.
  • Concludere il procedimento con un provvedimento espresso entro il termine che l'amministrazione ha l'obbligo di stabilire.

GLI ATTI AMMINISTRATIVI

Atti amministrativi tipici

Sono atti emanati seguendo determinate procedure amministrative. Gli attio sono perfetti una volta emanati a conclusione di un procedimento e quindi divengono efficaci se non sottoposti a termini o condizioni.

Gli atti perfetti ed efficaci possono tuttavia essere invalidi, vale a dire nulli o annullabili (nulli quando manca no di un elemento essenziale,

annullabili serisultino viziati; per incompetenza dell'organo che ha emanato l'atto, violazione di legge o eccesso di potere). Sono sottoposti a controlli anche preventivi sulla loro legittimità e sul merito.

Sono atti imperativi e informati al principio dell'autotutela. L'imperatività indica la speciale forza dell'atto grazie alla quale modica la sfera giuridica di un soggetto senza la collaborazione di quest'ultimo. L'autotutela consente all'amministrazione di realizzare con la forza le situazioni di vantaggio determinate dal proprio provvedimento.

Sono atti giustiziabili.

Le ordinanze di necessità

Una tipologia particolare di atti amministrativi è costituita dalle ordinanze di necessità. Si tratta di provvedimenti volti a fronteggiare in modo tempestivo situazioni di emergenza che coinvolgono la collettività. Secondo la Corte, in quanto strettamente limitati nel tempo e nell'ambito

a sicurezza urbana, il Sindaco può adottare ordinanze che derogano alle disposizioni vigenti, nel rispetto dei principi dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione Europea. Tali ordinanze devono essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.
Dettagli
A.A. 2019-2020
4 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martibartoli24 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Morrone Andrea.