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Quando una proteina si denatura si rompe la struttura 3d della proteina e quindi essa non è più funzionale.
Anche piccole modificazioni della conformazione della proteina può causare delle patologie. Si hanno però
delle modifiche strutturali della proteina che sono messe in atto dalla cellula per controllare l’attività delle sue
proteine e i suoi enzimi. Questo avviene quando si hanno delle modifiche reversibili nella struttura di un
enzima, volte ad attivarlo o disattivarlo all’occorrenza.
Per stabilizzare la configurazione della proteina ci
sono al suo interno dei legami deboli che si vanno a
formare tra le catene laterali di suoi specifici
amminoacidi. Questi legami deboli sono di tipo
elettrostatico e si possono rompere, come legame a
idrogeno, interazione elettrostatiche e forze di Van
der Walls. Permettono alla proteina di mantenere il
loop e assumere la sua conformazione stabile. Anche
una singola sostituzione di un amminoacidi con altro
porta alla perdita di parte della sua conformazione,
poiché non c’è la possibilità di stabilire quel legame
che permette la formazione di quel loop. La
conformazione di una proteina è determinata dalla
sua sequenza amminoacidica in quanto la vicinanza
o meno di due amminoacidi permette la formazione di un legame elettrostatico o no. Quando proteina viene
sintetizzata assume spontaneamente la sua conformazione, ci sono perfino alcune proteine che cominciano
ad assumere la loro conformazione già in fase di sintesi. Questo è dovuto al fatto che la proteina assumendo
la sua struttura specifica diventa stabile.
Nella conformazione di una proteina possono essere distinte delle “gerarchie” di
struttura.:
- Struttura quaternaria: quando la proteina è formata da più catene
polipeptidiche. Non tutte le proteine hanno una struttura quaternaria, ma la
maggior parte si.
- Struttura terziaria: regioni della proteina che sono organizzate ad alfa elica o
beta foglietto. Si possono trovare quindi all’interno di una proteina diverse