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MULTILATERALISMO

Ci sono 3 atteggiamenti che gli Stati possono assumere per risolvere le controversie: 1. Atteggiamento unilaterale → caratteristico ad esempio della Politica Estera Americana →gestione individualistica dei problemi internazionali 2. Atteggiamento bilaterale 3. Atteggiamento multilaterale → gestione dei problemi attraverso una “messa in comune” ● Passaggio dall’ambito dei rapporti bilaterali alla sfera di attività delle OI, attraverso la delega a queste ultime di tutta una serie di funzioni e il conferimento ai loro organi del potere di decidere su questioni prima rientranti nell’esclusiva sfera di competenze statale ● Superamento della logica dei rapporti sinallagmatici, fondati cioè sulla reciprocità (do ut des) ● La maggior parte degli accordi multilaterali sono conclusi oggigiorno in seno alle OI, al di fuori della tradizionale procedura di conclusione dei trattati ● Gli organi rappresentativi delle OI servonoall'elaborazione dei trattati internazionali.

IMPORTANZA DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

L'affermarsi delle OI è venuto così ad imprimere caratteri diversi alla comunità internazionale:

  1. Innanzitutto, i cambiamenti riguardano la sua composizione. La Comunità Internazionale non è più una società di soli Stati, ma accanto agli Stati si sono affiancate le organizzazioni internazionali.
  2. Inoltre, il fenomeno dell'OI ha segnato la trasformazione del diritto internazionale da un diritto della coesistenza a un diritto della cooperazione.
  3. Infine, l'OI viene a colmare il vuoto di una società anarchica/anorganica.

PERCHÉ SI AFFERMANO LE OI?

→ Da un lato, gli Stati non riescono più a perseguire da soli determinati obiettivi e devono congiungere gli sforzi.

→ Dall'altro, esistono ambiti e interessi condivisi da più soggetti, che vanno al di là della logica

dellareciprocità => si pensi alla protezione dell'ambiente, ai diritti umani, ai beni culturali, ai trasporti e alle comunicazioni

Esistono poi casi in cui si è in presenza di una tale contrapposizione di interessi da rendere necessaria la creazione di fori di compensazione, mediazione o negoziato => si pensi al mantenimento della pace e della sicurezza o alla liberalizzazione del commercio internazionale

A queste ragioni, si aggiunge la predilezione dei Paesi in via di sviluppo per le OI → In questo modo riescono a meglio controllare le decisioni internazionali → + conveniente

Anche gli Stati piccoli puntano molto sulle OI → danno la possibilità anche agli Stati più piccoli di avere una voce

Per i paesi più ricchi → è + conveniente la soluzione in via bilaterale

SVILUPPO STORICO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

Storicamente, la genesi del fenomeno OI si determina intorno alla metà del (19) XIX sec.

Due ordini dimotivi: uno di carattere politico e l'altro di carattere tecnico.

  1. La Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche avevano mostrato l'esigenza di un meccanismo di coordinamento. Congresso di Vienna => Concerto delle potenze: associazione non istituzionalizzata di Stati, caratterizzata da riunioni periodiche al fine di monitorare e garantire l'ordine internazionale (c.d. sistema dell'equilibrio).

  2. Nel contempo, proprio in occasione di quelle riunioni periodiche, vedono la luce le Commissioni fluviali e le prime istituzioni chiamate a svolgere forme di cooperazione tecnica ed economica:

    • La Commissione centrale del Reno, venne creata tramite l'atto finale del Congresso di Magonza (1831).
    • La Commissione europea del Danubio è creata col Trattato di pace di Parigi del 1856.

L'evoluzione tecnica e industriale dell'Europa in piena Rivoluzione industriale rende necessarie forme di cooperazione in materie di natura tecnica.

che sfuggono alla capacità di controllo degli Stati. Incapacità di far fronte individualmente a fenomeni o sfide tecnologiche. Necessità di cooperazione per il perseguimento di interessi comuni. ● La necessità di gestione e coordinamento quotidiani portano alla creazione di primi bureaux internazionali (cooperazione è necessaria per superare il limite delle frontiere) In un primo tempo, non si riesce ad immaginare l'esistenza di organismi distinti, ma i primi segretariati vengono istituiti presso le amministrazioni statali (esempio Francia, Svizzera o Belgio) ● Ci si accorse che il collegamento con un'amministrazione statale rappresentava un limite sostanziale ● Creazione di strutture amministrative autonome autenticamente internazionali, costituite da funzionari provenienti dagli Stati membri => Unione Generale dei Telegrafi (1865); Unione Postale Universale (1874); Unione Internazionale dei Pesi e delle Misure (1875); Unione per la

protezionedelle opere letterarie e artistiche (1886); Istituto internazionale dell’agricoltura (1905).Le Commissioni fluviali e le prime Unioni di Stati sono istituzioni di natura tecnica, volte a soddisfareesigenze di natura non politica.

Solo col XX sec. nasceranno OI che si occuperanno di problemi internazionali più vasti

Nel periodo tra le due Guerre mondiali fu creata la Società delle Nazioni, prima OI a vocazioneuniversale di carattere politico-generale

Primi tentativi di creare organizzazioni regionali di carattere politico => Unione Panamericana

Bisognerà attendere il secondo dopoguerra per: Consiglio d’Europa, Organizzazione StatiAmericani; Unione Africana; Unione Europea, ecc.

Con la fine della Seconda Guerra mondiale, il fenomeno OI esplode letteralmente→ In una Comunità Internazionale di circa 200 Stati, si contano all’incirca 400 OI→ Adozione Carta delle Nazioni Unite (San Francisco, 26 giugno 1945)

Superamento limiti Società delle Nazioni ● Sotto l'egida dell'ONU si sviluppa un complesso sistema di cooperazione internazionale a livello mondiale: il "Sistema delle NU" o "Famiglia dell'ONU" In cosa consiste la → Personalità internazionale delle Organizzazioni internazionali Partiamo da un CASO → Parere dato nel 1949 dalla Corte Internazionale di Giustizia (organo giudiziario delle Nazioni Unite) reso all'Assemblea Generale che aveva formulato 2 domande in relazione ad un incidente che aveva causato la morte di un inviato del Segretario Generale delle Nazioni Unite. Il caso riguardava il conte svedese Folke Bernadotte● il quale fu ucciso insieme a un collaboratore, il colonnello francese André Serόt, da un gruppo di estremisti ebraici nel 1948 a Gerusalemme, dove si trovava in qualità di mediatore per l'ONU nell'ambito della controversia israelo-palestinese. → Il Segretario Generaledanno subito da un agente delle Nazioni Unite, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha il diritto di presentare un reclamo internazionale contro il governo responsabile, sia esso un governo de jure o de facto, al fine di ottenere la riparazione dei danni causati sia alle Nazioni Unite che alla vittima o ai suoi aventi causa. La risoluzione adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 3 dicembre 1948 richiedeva un parere alla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) riguardo a questa questione. La CIG doveva stabilire se l'Organizzazione delle Nazioni Unite avesse la qualità per presentare un reclamo internazionale in caso di danni subiti da un agente delle Nazioni Unite durante l'esercizio delle sue funzioni, che coinvolgessero la responsabilità di uno Stato. La domanda posta alla CIG era la seguente: 1. Nel caso in cui un agente delle Nazioni Unite subisca, nell'esercizio delle sue funzioni, un danno tale da coinvolgere la responsabilità di uno Stato, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha la qualità per presentare un reclamo contro il governo responsabile, al fine di ottenere la riparazione dei danni causati sia alle Nazioni Unite che alla vittima o ai suoi aventi causa? 2. Nel caso di danno subito da un agente delle Nazioni Unite, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha il diritto di presentare un reclamo internazionale contro il governo responsabile, sia esso un governo de jure o de facto, al fine di ottenere la riparazione dei danni causati sia alle Nazioni Unite che alla vittima o ai suoi aventi causa.risposta affermativa al punto I b), come si concilierà l'azione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite con i diritti che potrebbero spettare allo Stato del quale la vittima è cittadino? LA CORTE RISPONDE→ Definendo innanzitutto a chi spetta la competenza per fare un reclamo internazionale:
  • la competenza è, per quelli che la possiedono, la capacità di far ricorso ai metodi abituali riconosciuti dal diritto internazionale per la definizione, presentazione e soluzione delle controversie
  • Tra i metodi → la protesta, la domanda di inchiesta, il negoziato, la richiesta di sottoposizione a un tribunale arbitrale o alla Corte, nella misura in cui il suo Statuto lo consenta
  • Questa competenza appartiene allo Stato, il quale può avanzare un reclamo internazionale contro un altro Stato
  • Tale reclamo assume la forma di un reclamo tra due entità politiche, uguali in diritto, di analoga struttura ed entrambi soggetti diretti di

diritto internazionale (...).● [E]sso (...) non può essere, nell'attuale stato del diritto relativo alla giurisdizione internazionale, sottoposto a un tribunale internazionale, se non con il consenso degli Stati interessati→ Si pone la domanda → Un'OI può presentare un reclamo? In che modo?« [Per stabilire se] l'Organizzazione ha una natura tale da comportare la capacità di avanzare un reclamo internazionale (...), [la Corte] deve prima indagare (...) se l'Organizzazione possieda una personalità internazionale● « [Se] un'Organizzazione avanza un reclamo nei confronti di uno dei suoi Membri (...), tale reclamo sarà presentato con le stesse modalità e regolato dalla medesima procedura»RICORDA CHE → lo statuto della Carta delle Nazioni Unite → non dice nulla a proposito della personalità giuridica internazionale delle Organizzazioni Internazionali● Dice SOLO che →

L'Organizzazione godrà, nel territorio di ciascuno dei suoi membri, della capacità necessaria all'esercizio delle sue funzioni e al compimento dei suoi obiettivi.

Ciò vuol dire che gli Stati membri devono riconoscere all'organizzazione la capacità giuridica di diritto interno (non internazionale) per lo svolgimento dei suoi obiettivi.

Quando un'organizzazione è dotata di soggettività giuridica? "I soggetti di diritto, in ogni ordinamento giuridico, non sono necessariamente identici quanto alla loro natura o all'estensione dei loro diritti; e la loro natura dipende dalle necessità della comunità. Lo sviluppo del diritto internazionale, nel corso della storia, è stato influenzato dalle esigenze della vita internazionale."

"Si deve innanzitutto determinare se la Carta abbia conferito all'Organizzazione una condizione che le permette di possedere, nei confronti dei"

l tuo quesito, è necessario fare una distinzione tra i membri e i loro diritti. I membri di un'organizzazione hanno il diritto di essere rispettati e trattati con dignità. Questo significa che devono essere trattati in modo equo e non discriminati in base a razza, religione, genere, orientamento sessuale o altre caratteristiche personali. Inoltre, i membri hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni e di partecipare alle decisioni che riguardano l'organizzazione. Questo può avvenire attraverso l'elezione di rappresentanti o attraverso l'opportunità di partecipare a riunioni e discussioni. I membri hanno anche il diritto di ricevere informazioni chiare e accurate sull'organizzazione, comprese le sue attività, le sue finanze e le sue politiche. Questo può avvenire attraverso la pubblicazione di report annuali, la condivisione di informazioni online o la distribuzione di comunicazioni regolari. Infine, i membri hanno il diritto di essere protetti da abusi o comportamenti inappropriati da parte di altri membri o del personale dell'organizzazione. Questo può includere l'adozione di politiche di protezione, la formazione del personale e la creazione di procedure per segnalare e affrontare eventuali abusi. In conclusione, i membri di un'organizzazione hanno diritti che devono essere rispettati e tutelati. Questi diritti sono fondamentali per garantire un ambiente sicuro, inclusivo e equo per tutti i membri.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
7 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/13 Diritto internazionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher itsaltea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Mainetti Vittorio.