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SS

Scelta fra legami familiari e valori universalisti

Immigrato austriaco che si fa strada in Francia nel secondo dopoguerra diventa un ricco industriale ma un giorno

appaiono le foto che lo ritraggono da giovane in divisa da SS in un campo di sterminio; lui sostiene che è una

somiglianza alcuni superstiti del campo di sterminio lo riconoscono e la questione viene portata in tribunale; la figlia

dell’industriale viene contattata in segreto da un ex prigioniera del lager, amante del padre quando era di guardia e gli

chiede una grossa cifra per tacere e il triplo per testimoniare scagionando l’industriale; la figlia sa che il padre è

quello della foto ma con lei è sempre stato affettuoso; a l’intervistato si chiede cosa farebbe nei panni della figlia;

pagherebbe la donna per farla tacere, pagherebbe il triplo per scagionare il padre, non interverrebbe, oppure

chiederebbe di testimoniare raccontando quello che le ha rivelato la prigioniera?

Alcuni intervistati hanno detto che avrebbero testimoniato solo sui ricordi d’infanzia, non sul ricatto della prigioniera; la

testimonianza a favore del padre è abbastanza rara;

Postino (1)

Si contrappongono i legami familiari ai valori universali che riguardano la protagonista; la storia ha anche particolare

rilevanza anche per la dimensione responsabilità/dipendenza

Carla è maestra elementare e x abituare i bambini ad esporre fa raccontar loro cose interessanti che gli sono successe

di recente; un bambina racconta del padre postino che per poter tornare a casa a pranzo a mezzogiorno brucia le

lettere che non è riuscito a consegnare; la maestra dice alla bambina di mandare il padre a parlare con lei e Ottavio il

figlio del maresciallo dei carabinieri dice che dirà tutto a suo padre; il maresciallo va a parlare con la maestra che

ridimensiona l’evento; 2 settimane dopo Carla va a cena con le amiche e racconta loro il tutto; una sua amica dice di

ammirarla perché ha rischiato per aiutare il postino e la sua famiglia, un’altra amica dice che la potrebbero

incriminare per favoreggiamento, un’altra dice che il postino non andrà mai a ringraziarla e che le cose resteranno

sempre così; all’intervistato viene chiesto cosa direbbe se fosse presente alla riunione

Dopo la risp spontanea vengono fatte leggere all’intervistato 2 coppie di frasi contrapposte chiedendo in quale si

riconosceva di +: Prima che alla famiglia del

La maestra ha fatto bene a postino doveva pensare a

pensare alla sorte di quella tutti quei cittadini che non

famiglia nel caso in cui il 1 2 3 4 5 6 7 ricevono la posta

padre perdesse il lavoro (UNIVERSALISMO)

(PARTICOLARISMO)

Si contrappone il diritto di migliaia di cittadini a ricevere regolarmente la posta alla compassione che ispira la famiglia

del postino che rischia di andare sul lastrico; la storia è diventata rilevante anche per la dimensione

responsabilità/dipendenza perché pone il problema dei limiti alla libertà che si può prendere chi è pagato per fare un

lavoro

Suicida

La storia contrappone un valore UNIVERSALISTA (non arrecare danno al prossimo) contro il SUICIDIO;si tratta di

riscontrare se l’identificazione emotiva con il protagonista, preclude l’assunzione di “altro generalizzato” e quindi la

percezione serena dei diritti che il cittadino anonimo ha anche nei confronti del suicida;

Treno Roma-Milano affollatissimo frena bruscamente perché un suicida si è buttato sotto il treno e si attende l’arrivo

dell’autorità giudiziaria; un signore dice di aver ormai perso un appuntamento d’affari importante e rischia di finire

sul lastrico, una ragazza dice di aver perso così la vacanza a Cuba e i risparmi di un intero anno, 2 siciliani che

lavorano in fabbrica in Germania a causa del giorno di ritardo che faranno perderanno 1/20 della paga mensile, una

signora a questo punto esclama che quello che si è ucciso stava peggio di loro e di aver rispetto per la morte; un turista

dice che in Svizzera molte persone si suicidano nei cimiteri per dare meno disturbo agli altri;

si chiede all’intervistato se chi si suicida abbia il dovere morale di preoccuparsi dei danni che la sua azione può

provocare a terzi oppure la sua tragedia personale gli da il diritto di ignorare ogni conseguenza del suo gesto;

se l’intervistato dice che il suicida non può preoccuparsi degli altri gli si pone la domanda: “ risponderebbe così anche

se quello si fosse suicidato facendo saltare la casa col gas?”

la maggior parte degli intervistati aderisce alla visione corrente di matrice cattolica del suicidio come gesto inconsulto

che si compie in un momento di confusione mentale; questa visione non trova riscontro con la realtà in quanto i suicidi

appaiono come il risultato di una decisine consapevole e razionale; il fatto che l’imprenditore possa andare sul lastrico

turba pochi intervistati che si mostrano + preoccupati dalla perdita di una giornata di paga da parte dei 2 operai; ciò

testimonia 2 fenomeni:

1. tendenza italiana a commiserare i deboli

2. scarsa popolarità degli imprenditori in Italia

Casco (1)

Raddoppiamento in altezza dello stabilimento Italsider mentre al suolo si continuava a produrre; le presse cadendo sul

metallo fuso provocano grandi scuotimenti del terreno: impalcature vibravano, oggetti abbandonati che cadevano e

operai senza casco che li prendevano in testa; operai ignoravano sistematicamente norme anti-infortunistiche e i

sorveglianti non facevano rispettare quelle norme perché temevano di inimicarsi gli operai e i loro rappresentanti

sindacali; il sorvegliante che avesse osato richiamare o multare un operaio per violazioni di norme anti-infortunistiche

veniva messo in cattiva luce dai delegati sindacali che avevano frequenti contatti con i dirigenti => rischiava il posto

I dirigenti si rendevano conto delle difficoltà di lottare vs il generale clima lassista (lassismo = costante culturale non un

fenomeno contingente -> per questo gli intervistati meridionali non hanno difficoltà a comprendere la situazione,

mentre il comportamento dei delegati sindacali sembra inconcepibile al Nord)

In uno stabilimento industriale del Sud ci sono cartelli che prescrivono l’uso del casco, non lasciare oggetti su

impalcature, ecc. ma gli operai li ignorano e i sorveglianti lasciano correre per non aver noie dai rappresentanti

sindacali che minacciano i sorveglianti che tentano di far rispettare le norme di sicurezza altrimenti perdono

l’appoggio degli operai che vogliono fare i propri comodi a rischio della sicurezza propria e dei propri colleghi; gli

operai lasciano perciò oggetti sulle impalcature, girano senza casco, scaricano residui chimici nei tombini, ecc. le

impalcature vibrano molto quando cadono le presse e gli oggetti abbandonati + volte cadono a terra da oltre 20 metri;

una bottiglia lasciata per incuria da un operaio cade e finisce sulla testa di un altro operaio senza casco; si chiede

all’intervistato quale comportamento considera + grave: lasciare oggetti sulle impalcature o andare in giro senza

casco

Chi dà la responsabilità all’operaio che ha lasciato la bottiglia ha una visione universalista (il primo dovere è non

arrecare danno agli altri) spesso ispirata al concetto cristiano di prossimo;

Capitolo 5

La dimensione responsabilità/dipendenza

Contrapposizione della tendenza ad assumersi la RESPONSABILITÀ delle proprie azioni, a sentirsi artefice del proprio

destino, alla tendenza a sentirsi DIPENDENTE dalla protezione degli altri, personificati (genitori, uomini politici,

potenti in genere) o astratti (società, santi protettori, fortuna...) affidando ad essi la propria sorte e scaricando su di loro

responsabilità e colpe; nella tradizione culturale italiana i protettori, + o meno magici, sono numerosi: la Madonna, il

Santo a cui si accende il cero, il nonno morto che in sogno ci dà i numeri, l’amico potente che dà il posto, il compagno

di scuola che ci passa il compito; sono gli altri a dovermi risolvere i problemi, se i protettori non mi evitano i guai la

colpa dei guai è loro, non si hanno responsabilità e quindi non si hanno colpe; all’altro estremo ci sono invece coloro

che accettano pienamente la responsabilità delle proprie azioni, i problemi se li risolve o cerca di risolverli da solo; se

sbaglia se ne assume le responsabilità e ne accetta le conseguenze;

Casco (2)

Dopo aver chiesto agli intervistati chi ritengono + colpevole tra i 2 operai gli si rivolge una seconda domanda: si chiede

di redigere una graduatoria completa delle responsabilità morali fra i 5 attori in campo (i 2 operai, i sorveglianti, i

sindacalisti e l’azienda)

Prima di chiedere la graduatoria è stato riassunto il ruolo di ciascun attore nella vicenda; l’azienda deve essere

considerata come un’entità astratta (non come rappresentata dai dirigenti); rilevata la tendenza a rinviare le

responsabilità in alto ancora + spiccata se si possono chiamare in causa entità astratte, piuttosto che prendersela con

specifici corrotti;

Postino (2)

Da un lato vengono messi coloro che pensano ci sia bisogno di chiudere un occhio sulle marachelle di un postino, al

lato opposto si sosterrà che ognuno deve fare il lavoro per cui si è pagati; In questo Paese tutto

Chi è pagato per fare un funziona male; non

lavoro e invece fa i suoi cominceremo a riformare

comodi merita di essere 1 2 3 4 5 6 7 lo Stato prendendocela con

punito un postino!

(RESPONSABILITÀ) (DIPENDENZA)

Lotterie

Un vecchio capostazione non chiama in causa il diritto dei singoli di giocare e ad arricchirsi, ma solo il fatto che sia lo

Stato ad organizzare questi giochi e che i media dando un risalto eccessivo a queste vincite indeboliscono agli occhi dei

telespettatori il nesso fra remunerazione e servizi resi alla società; le abreazioni sono frequenti e si manifestano in vario

modo: sospiri, parolacce, accanimento nelle argomentazioni anche se l’intervistatore non replica, commenti sul fatto che

la domanda è cretina e assurda; data la frequenze delle abreazioni si può concludere che l’idea di aver pieno diritto di

diventare un nababbo se baciato dalla fortuna è profondamente radicato in moltissimi intervistati e forse è tipico della

cultura nazionale; i + sconvolti dalle parole del capostazione appaiono i giovani, maggiormente esposti a mes

consumisti, mentre è + probabile che un anziano condivida la posizione del capostazione;

la signora Rosa compra i biglietti di tutte le lotterie ed è sempre in attesa di vincere un grosso premio; suo padre, un ex

capostazione le dice che lui ha guadagnato sempre quanto bastava per mantenere tutta la famiglia e con tutte queste

lotterie un fannullone qualunque può diventare miliardario senza aver fatto nulla di utile in vita sua;inoltre la tv da

sempre + spazio a lotterie, ena

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
10 pagine
5 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher teto84 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di ideazione e progettazione degli strumenti di ricerca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Marradi Alberto.