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Capitolo 11 - La valutazione dello stress e delle strategie di coping

Relazione tra Stress e coping.

Quando le richieste dell'ambiente superano le capacità adattive di un individuo si verificano cambiamenti fisiologici e psicologici (stress) che richiedono la messa in atto di specifiche strategie, psicologiche e comportamentali, per fare fronte alla situazione (coping). L'evento stressante provoca una rottura o una modificazione dell'equilibrio psicologico e/o fisiologico. Questo disequilibrio si riflette in uno stato di arousal con conseguenze neuropsicologiche, cognitive ed emotive. Lo sforzo impiegato per affrontare lo stress è detto coping. È importante identificare le variabili personali e ambientali.

Lo stress comprende:

  • Una dimensione oggettiva (es. una malattia);
  • Una dimensione soggettiva (es. paura di una procedura medica).

Misurazione dello Stress: prospettive diverse

Lo stress può essere studiato secondo 3 diverse

  • la prospettiva ambientale, che si focalizza solo sull'esperienza oggettiva dello stress (scale di eventi di vita o dei piccoli stress quotidiani);
  • la prospettiva psicologica, che unisce l'evento stressante alla percezione dell'impatto di questo (osservazione diretta dei comportamenti di attivazione del bambino e scale self-report di valutazione degli stati emotivi negativi);
  • la prospettiva biologica, che si focalizza sull'attivazione delle risposte fisiologiche (misurazione del cortisolo salivare e del tono vagale).
Gli strumenti di valutazione possono avvalersi di metodi diretti e indiretti. Tra le misure indirette troviamo i questionari per il bambino (self-report) e per il suo caregiver principale (parent-report). Tra le misure dirette troviamo l'osservazione del comportamento del bambino di fronte allo stress e gli indici fisiologici di risposta allo stress. 1) Misurare lo stress secondo una prospettiva

L'obiettivo di questa prospettiva è indagare quali siano le situazioni ambientali che causano lo stress e che possono condurre ad un grave disagio. Si valuta la quantità di cambiamento provocato dallo stressor, quanto lo stressor porta alla perdita o alla minaccia della perdita, e quanto lo stressor è sotto il controllo della persona. A tal proposito sono disponibili alcune Check-list di eventi stressanti, utilizzabili anche in psicologia pediatrica:

Coddington Life Event Scale (CLES). Misura con quale frequenza e quanto tempo è trascorso da quando il bambino ha vissuto eventi di vita stressanti nell'ultimo anno. Lo scopo di questa misura è quello di identificare i bambini maggiormente a rischio di sviluppare problemi di adattamento o di salute. Esistono 3 versioni:

  • pre-scolare (30 item);
  • scolare (36 item);
  • adolescenziale (50 item).

La scala può essere somministrata in forma self-report o in forma di intervista.

in passato hanno evidenziato una sovrastima dell'esperienza di stress da parte dei bambini più piccoli.solo negli Stati Uniti.

2) Misurare lo stress secondo una prospettiva psicologica.

La prospettiva psicologica dello stress sottolinea la percezione e la valutazione dell'individuo relative al potenziale pericolo causato dallo stimolo o evento stressante. Lo stress psicologico è definito come la transazione tra la persona e il suo ambiente: coinvolge il significato, l'interpretazione dell'evento e l'inadeguatezza delle risorse e delle capacità per farvi fronte.

Misurare l'attivazione dell'individuo causata dallo stress.

L'osservazione del comportamento è una misura diretta dell'attivazione dell'organismo causata da uno stimolo stressante. Viene utilizzata per valutare la frequenza e l'intensità di specifici comportamenti messi in atto dal bambino prima, durante e dopo una procedura medica dolorosa, quindi per un periodo limitato. L'osservatore utilizza una check-list di comportamenti.

scala numerica da 0 a 10. Altri strumenti utilizzati sono i questionari che valutano diversi aspetti della risposta emotiva, come la paura, l'ansia, la tristezza, la rabbia, ecc. Questi strumenti sono utili per valutare l'efficacia di interventi volti a ridurre lo stress e migliorare il benessere emotivo dei bambini. Inoltre, è importante considerare che la valutazione del distress emotivo nei bambini può essere influenzata da diversi fattori, come l'età, lo sviluppo cognitivo, l'esperienza pregressa con situazioni stressanti, la presenza di disturbi psicologici o fisici, ecc. Pertanto, è fondamentale utilizzare strumenti di valutazione adeguati e considerare il contesto specifico in cui si verifica il distress emotivo. In conclusione, la valutazione del distress emotivo nei bambini è un processo complesso che richiede l'utilizzo di strumenti adeguati e la considerazione di diversi fattori. La misurazione del distress emotivo può fornire informazioni preziose per comprendere e intervenire sul benessere emotivo dei bambini.alla malattia o ad altri eventi stressanti. Queste risposte possono manifestarsi attraverso sintomi di ansia, depressione o somatizzazione. La valutazione del distress emotivo del bambino è di fondamentale importanza per poter fornire un adeguato supporto e intervento. La Pediatric Emotional Distress Scale (PEDS) è uno strumento molto utilizzato in ambito pediatrico per valutare il distress emotivo dei bambini. Questa scala è compilata dai genitori e consiste in 21 item che valutano la presenza di sintomi di ansia, sintomi esternalizzati e disturbi dell'umore. I punteggi ottenuti permettono di valutare tre dimensioni: ansia/introversione, paura e acting out. È importante sottolineare che molti strumenti self-report per valutare il distress emotivo del bambino sono compilati dai genitori, poiché si ritiene che i bambini al di sotto dei 8 anni non abbiano le capacità cognitive necessarie per completare tali scale. La PEDS è uno strumento che può essere utilizzato per valutare il distress emotivo dei bambini che hanno vissuto eventi fortemente stressanti, ma è importante notare che non è stata ancora validata in Italia. Lo stress traumatico in pediatria si riferisce alle risposte psicologiche e fisiologiche del bambino e della sua famiglia di fronte a situazioni di dolore, ferite, malattia o altri eventi stressanti. La valutazione del distress emotivo del bambino è essenziale per poter fornire un adeguato supporto e intervento.

Il bambino e la famiglia possono sperimentare stress significativo in risposta a malattie gravi e procedure mediche. Questo tipo di stress può portare a una serie di risposte, tra cui l'arousal, la riesperienza e l'evitamento, che possono variare in intensità fino a diventare dannose per il funzionamento e lo sviluppo. Tra i questionari più diffusi per misurare lo stress post-traumatico c'è l'UCLA Post-traumatic Stress Disorder Index for DSM-IV-TR. Si tratta di un questionario per i genitori composto da due sezioni: la prima valuta il livello di esposizione oggettiva e soggettiva al trauma, mentre la seconda valuta la frequenza e l'intensità dei sintomi da stress post-traumatico sperimentati dal bambino nell'ultimo mese.

3) Misurare lo stress secondo una prospettiva biologica. Questa prospettiva si concentra sull'attivazione dei sistemi biologici che sono particolarmente sensibili alle richieste fisiche e psicologiche provenienti dall'ambiente verso l'individuo.

Un’attivazione prolungata di questi sistemi può portare la persona a sviluppare problemi fisici e psichiatrici. I due sistemi maggiormente coinvolti sono:

  • Il sistema nervoso autonomo, in particolare il sistema simpatico;
  • L’asse ipotalamo – pituitaria – adrenocorticale (asse HPA).

La misurazione del sistema simpatico include il sistema cardiovascolare ed endocrino. L’asse HPA coinvolge la misurazione degli ormoni dello stress e quindi esclusivamente il sistema endocrino.

La misura della risposta cardiovascolare

Il tono vagale è un indice della vulnerabilità allo stress particolarmente valido in ambito pediatrico. È un indicatore dell’attività del sistema nervoso para-simpatico, che ha il compito di ristabilire l’omeostasi dell’organismo, soprattutto dopo uno stress acuto.

Per valutare il tono vagale cardiaco si quantifica l’incremento e il decremento ritmico del battito cardiaco.

attraverso l'elettrocardiogramma e la misurazione del tempo che intercorre tra un battito e l'altro. L'indice del tono cardiaco vagale si ottiene poi usando le serie temporali tra un battito e l'altro. È uno strumento standard con parametri statistici comparabili tra pazienti nell'arco di tutta la vita, inoltre è un metodo poco invasivo. La misura degli ormoni dello stress: il cortisolo salivare Un metodo utile per la misurazione dell'attività dell'asse HPA è la campionatura del cortisolo salivare. È un metodo non invasivo che non richiede personale sanitario. Le misure del cortisolo salivare e sanguigno sono fortemente correlate, suggerendo che tali parametri sono attendibili. Inoltre, può essere utilizzato per valutare la reazione a stimoli stressanti e anche per valutare l'efficacia di un intervento volto a diminuire i livelli dello stress. Molte ricerche hanno mostrato correlazioni positive nei

cambiamenti dicortisolo salivare prima e dopo le procedure dolorose e stressanti. Il prelievo salivare richiede l'uso di tamponi da appoggiare all'interno della bocca, una volta saturi vengono posizionati in provette di plastica (etichettate) conservate poi in freezer (-20°). I campioni vengono poi analizzati usando appositi kit di che centrifugano le provette.

Nella misura del cortisolo salivare si deve tenere conto di alcune importanti strategie per la campionatura di saliva:

  1. Standardizzare il momento in cui avvengono i prelievi, compreso quello di partenza (baseline);
  2. Usare materiali affidabili;
  3. Controllare se il bambino assume farmaci particolare o se ha bevuto particolari bibite che possono interferire con la misurazione;
  4. Stabilire delle procedure e dei protocolli fissi (i livelli di cortisolo variano nell'arco della giornata).

In Conclusione: la misurazione dello stress è molto complessa. -> In genere è buona norma utilizzare una

valutazione multimetodologica che includa almeno uno strumento di misura per ogni prospettiva: ambientale, psicologica e biologica. Il Coping Il coping sono le strategie comportamentali e cognitive messe in atto dal bambino quando deve affrontare una situazione traumatica e stressante. La letteratura non
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
80 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lolona di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di Strumenti di valutazione dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Cadamuro Alessia.