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La buona riuscita di un prodotto audiovisivo dipende:

- dal contenuto

- dall'idea progettuale

- dalla corretta narrazione

- dall'interesse che suscita nel pubblico.

La trasformazione della struttura dell'audiovisivo inizia negli anni '30 con l'introduzione del sonoro e la nascita dei titoli di testa e di coda.

Col tempo l'impatto dei titoli di testa e dei titoli di coda cambia, dalle scritte bianche su fondo nero, col trascorrere del tempo, si è passati a una vera e propria forma artistica che disseminava informazioni.

Le scritte devono essere innanzitutto leggibili, è rilevante la scelta del carattere e la sua dimensione, nonché la permanenza sullo schermo.

Col tempo cambiarono i front, comparvero le immagini che si riferivano ad alcune scene o alla trama del film. Le scritte sullo schermo iniziarono a comparire a tempo di musica: rispettavano il montaggio sonoro. Infine si trasformano in vere e proprie storie.

Saul

Bass è stato riconosciuto come il più autorevole creatore di locandine, titoli di testa e di coda. Il consulente visuale è colui che, durante le videoriprese riesce a dare quella visione dell'inquadratura e quella visione della messa in scena che in quel momento al regista può sfuggire. Ami= informazioni disseminate all'interno dell'audiovisivo che servono per attirare lo spettatore. I lavori di Bass hanno modificato la visione finale dei film facendo nascere una seconda storia nei titoli di coda. Le scritte sono poi comparse anche all'interno dei filmati, inizialmente nei documentari, per indicare un luogo, una data. Il colore riveste tutt'oggi un ruolo importante, i colori si associano le emozioni, rappresentazioni dell'immaginario e permettono un coinvolgimento emotivo immediato, pensiamo ai colori dominanti nelle pubblicità. Esiste un collegamento tra i colori e le emozioni: il nero è il colore della dominazione, del

silenzio definitivo, i film terminano con una schermata nera; il bianco rappresenta il silenzio, l'inizio del pensiero, della parola; l'azzurro è associato alla calma, il verde è rilassante, il giallo è associato alla sicurezza, il rosso all'amore o alla violenza.

Per riuscire a far passare il messaggio non bisogna essere solo immediati e comprensibili ma anche interessanti. Creare attesa, stupire, coinvolgere. Fare in modo che il soggetto reagisca e compia un'azione.

Invece di essere ripetitivi proponendo sempre lo stesso messaggio, nel tempo si afferma il concetto di similitudine, di messaggio che rimanda ad una riflessione postuma invece di essere ripetitivi proponendo sempre lo stesso messaggio, nel tempo si afferma il concetto di similitudine, di messaggio che rimanda ad una riflessione postuma.

Noi rielaboriamo qualcosa che fa già parte del nostro immaginario, è molto difficile un'invenzione comunicativa.

Prima di realizzare un

Per realizzare un audiovisivo, è importante capire se il messaggio è relativo a un prodotto, a un servizio commerciale o a un servizio sociale. Per rendere il prodotto appetibile ed elevare la sua immagine, può essere utile l'utilizzo di un testimonial.

Prima di iniziare il progetto, è sempre preferibile effettuare dei sopralluoghi in orari diversi per conoscere l'ambiente e le condizioni di illuminazione, avere un'idea chiara della comunicazione da trasmettere e essere pronti a modificarla in caso di imprevisti.

Le fasi dell'audiovisivo sono le seguenti:

  1. Confrontarsi con il cliente per esporre l'idea generale e ascoltare i suoi suggerimenti.
  2. Eseguire un sopralluogo durante il quale prendere appunti visivi.
  3. Strutturare lo storyboard, sia cartaceo che visivo.
  4. Controllare l'attrezzatura e provare l'audio e il video sul posto.
  5. Confrontare le fasi di ripresa con lo storyboard, in modo da procedere seguendo uno schema prestabilito.
  6. Scegliere la musica in base alla tematica del prodotto (tutto il montaggio è fatto sull'audio).
  7. Calibrare i colori.

visionare il prodotto a breve distanza di tempo per percepire incongruenza- conservare il progetto nel software di montaggio per eventuali modifiche.

PIANIFICARE L'AUDIOVISIVO

la cura del dettaglio fa la differenza

L'audiovisivo è un racconto attraverso le immagini, è caratterizzato dalla presenza contemporanea di più linguaggi di comunicazione che confluiscono in un unico racconto coerente.

Le tre fasi:

  1. Preproduzione, la fase di scrittura del progetto (l'idea, lo storyboard)
  2. Produzione, seguendo la stesura dell'idea di progettuale si elabora il piano riprese, i tempi e la professionalità da coinvolgere (un documentario ad esempio, avrà: video-operatore, tecnico del suono, dell'audio, montatore, sceneggiatore, tecnico delle luci, cast, la voce fuori campo e un direttore della produzione, costumista, trucco). Ha iniziato la fase di ripresa.
  3. Postproduzione, ovvero il montaggio delle scene girate (la correzione del colore,
l'inserimento delle musiche, il taglio delle scene, la coerenza delle luci che siano sempre le stesse). Nelle videoriprese grande peso è rivestito dalla potenza delle luci, infatti in assenza di luce il colore non si vede, la luce permette di ammorbidire i contorni, di suggerire un messaggio. Il tecnico delle luci svolge un ruolo primario nella scena e spesso viene chiamato "signore della luce", nel gergo, oppure se non è molto bravo "signore delle tenebre". Gli obiettivi possono essere diversi e diversificati in base al messaggio che si vuole trasmettere e all'utenza che si vuole coinvolgere: rivalutare un bene o lanciare un prodotto; diffondere l'immagine del bene, aumentare la visibilità. Il prodotto visivo comunica l'immagine del bene, della sua attività e della sua influenza culturale. Il messaggio sotteso non deve essere sacrificato per una comunicazione immediata e spettacolare che

Può veicolare un'idea scorretta. Analizzato il bisogno della committenza e stabilito il tipo di prodotto, il passo successivo è l'individuazione del target e la tipologia comunicativa. È sempre preferibile fare benchmarking ovvero un indagine comparativa dei prodotti affini per non accavallarsi con tipologie di spot già presenti. Infine la comunicazione riveste un ruolo primario nella diffusione dell'audiovisivo. Distinguiamo tra comunicazione tradizionale e la comunicazione sociale.

Il budget può essere reso disponibile dal committente che può essere un ente pubblico oppure un privato ma può essere anche un investimento dell'azienda o un investimento personale. L'obiettivo è solitamente un guadagno economico ma in alcuni settori si prevede un guadagno di immagine e una incisiva presenza nell'ambito comunicativo. Verificare sempre che i costi rientrino nelle previsioni. Per rientrare nelle spese sostenute.

È possibile assicurarsi la collaborazione di Sponsor. Un buon piano di comunicazione deve includere nel progetto sponsor che assicurino ampia eco all'evento. Valutazione finale tipo di comunicazione prodotto prima e dopo.

LA REDAZIONE 23/03

FIGURE PROFESSIONALI

SUDDIVISIONE DEI RUOLI

Il mondo dei media digitali è in rapida evoluzione, sia nell'ambito tecnologico sia nell'ambito delle relazioni tra consumatori, ha generato un nuovo processo comunicativo che ha mutato i linguaggi, i contenuti e i formati.

La nuova trasformazione dei mezzi di comunicazione, la continua fluidità dei contenuti, ha avuto un forte impatto sulle professionalità che hanno dovuto adattarsi ad un mercato in continua evoluzione ristrutturando le figure professionali tradizionali.

Le modifiche avvenute nell'ambito comunicativo hanno invaso anche altri settori della comunicazione creando figure inedite che sfruttano le nuove opportunità di lavoro puntando sull'alto

Tasso tecnologico. Le conoscenze e le competenze oggi devono essere affiancate alla capacità di lavoro in team dove si coniugano le attitudini organizzative e le capacità operative, le capacità relazionali con i membri del team e con i clienti, la gestione dello stress, l'utilizzo degli strumenti digitali e la conoscenza delle tematiche comunicative.

Gli elementi multimediali che caratterizzano il prodotto audiovisivo sono principalmente due: l'elemento sonoro e l'elemento visivo. Lo spettatore percepisce un'unica realtà formata da suoni + immagini riuniti in un montaggio oltre che sequenziale anche contemporaneo in cui spesso si aprono diversi quadri di lettura e diversi livelli (layer) di approfondimento sia sonoro sia visivo.

L'idea è il punto di partenza per la realizzazione del prodotto definitivo. L'originalità dell'idea spesso determina la strutturazione di un progetto.

Rappresenta l'elemento ideativo-creativo.

Le figure professionali:

  • Il capo progetto:
    • interagisce con il cliente e con lo staff per la realizzazione del prodotto;
    • coordina le attività interne: la stesura e la revisione testi, la selezione delle immagini;
    • coordina le attività esterne: il rapporto col cliente, intercetta i desideri del committente e si fa portavoce delle fasi di realizzazione del progetto.
  • Il regista:
    • Coordina le riprese e si occupa della trasposizione della parte narrata, la sceneggiatura, nella forma cinematografica.
    • Deve valutare l'intera scena e accordare i movimenti di macchina e gli attori in modo da avere un prodotto finale armonioso sia da un punto di vista estetico sia da un punto di vista narrativo.
    • Il regista può essere presente in tutte le fasi della lavorazione avendo una visione d'insieme del prodotto oppure limitarsi alle sole fasi di ripresa.
  • Lo sceneggiatore:
    • È colui che narra l'idea e la trasforma in fasi di

elaborazione del prodotto. Suddivide in sequenze il racconto, individua le ambientazioni, i dialoghi, a volte le musiche e spesso collabora con il montatore. Rappresenta l'elemento esplicativo narrativo. Ha una approfondita conoscenza della lingua italiana. Prende la storia e la trasforma in una rappresentazione filmica e più è acculturato, più è facile che il film sia vincente, perché riesce a creare ami all'interno della narrazione, cioè i ganci che permettono di accattivare un grande pubblico.

Lo scenografo nel teatro, è inizialmente un architetto prestato allo spettacolo. Lo scenografo è colui che crea l'ambientazione, le atmosfere e la sua componente creativa è fortemente riconosciuta. Il lavoro iniziale (le bozze delle scene) inizia con la ricerca iconografica per poi concordare con il regista la realizzazione del set.

La fotografia si definisce direttore della fotografia.

Dettagli
A.A. 2020-2021
28 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alessandrabellotta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio audiovisuale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Rocco Paola.