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La storia della lingua francese, dal 1500 Pag. 1
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La disciplina della lingua francese nel XVII secolo

Alla fine di questo secolo però la lingua francese perde la sua unità, e un poeta di corte, Malherbe, cerca di disciplinarla all'inizio del secolo XVII, eliminando ogni parola provinciale, tecnica, familiare o antica e arcaica. Questo Malherbe, è anche uno strumento nelle mani del re, per rendere la monarchia più potente, diffondendo infatti la lingua francese della corte, come la lingua ideale di tutta la Francia, rendendo la corte, il cuore non solo politico e legislativo, ma anche linguistico. I suoi principi erano: clarté, pureté, propriété. La sua dottrina però, va a scontrarsi con quella ambigua e ridondante del 500, e con la poesia, perché sarebbe stato un po' un paradosso, essendo la poesia un genere che richiede ambiguità, sensi nascosti, e complessità lessicale. Ma comunque è la sua dottrina a dominare, tanto che, quando nel 1635 viene fondata l'Accademia Francese dal Cardinale Richelieu,

furono soprattutto linguisti a costruire e a fare la lessicografia del suo dizionario. La prima edizione del dizionario della Accademia Francese, anche chiamato DA, venne pubblicata nel 1694. L'Accademia dona alla lingua francese purezza e chiarezza, ordine e uniformità, proprio secondo i principi di Malherbe, ma pochi anni dopo dalla fondazione di essa, si creò una polemica del Cid, ovvero una critica all'opera drammatica spagnola. Con questo intervento critico dell'Accademia, nascono le prime critiche contro di essa, perché definita come strumento nelle mani della monarchia. A questo punto la lingua diventa un discorso centrale nella politica. Il buon uso del linguaggio poteva valere di più di una vittoria a duello, le donne di corte dovevano rispecchiare i canoni come l'ingentilimento della lingua stessa, ecc. Un'altra rivoluzione nella lingua avvenne quando a corte nacque tra le donne il movimento della preziosità.ovvero un modo molto particolare, pomposo e complesso di parlare, un meccanismo di difesa per le donne che non avevano altro modo per esprimersi, che però non dura molto. Nella seconda metà del XVII (600) secolo, la lingua dipendeva ancora molto dalla corte, e anche dall'arte poetica di Boileau, ma si rifiuta di riconoscere l'uso quotidiano della lingua, come valida. Infatti questa visione della lingua come un qualcosa che deve essere chiaro, armonioso, naturale, elegante, e coinvolgente, resterà fino ad oggi. A quel tempo, nelle discussioni linguistiche era molto usato personificare la lingua, infatti l'italiano era sempre visto come troppo enfatico, e incontrollato, lo spagnolo come troppo aggressivo, e povero, mentre il francese, ovviamente, come elegante, e perfetto. Livelli di scrittura erano tre; alto, medio e basso. Alto era il sublime, quello di corte, medio era la commedia, l'uso comune, basso era il burlesque, l'arcaico, il volgare.prima crisi dell'epoca d'oro, ce l'abbiamo verso la fine del secolo, quando l'Editto di Nantes viene revocato, perché secondo Luigi XIV, il regno sarebbe stato più unito se ci fosse stata un'unica religione, cultura, lingua, ecc. Questo va a creare un appannamento nella visione dell'idolo che era il re. Il problema alla base della lingua però, rimaneva il fatto che la gente comune, tutti i giorni continuava a parlare in modo "basso", ma anche l'ortografia. Ci furono molti tentativi per semplificare sempre di più l'ortografia francese, ma questo problema lo si può osservare ancora oggi. Alla fine del secolo venne pubblicata la prima edizione del DA. Nel XVIII / XIX (700) secolo, troviamo molto prestito linguistico dall'inglese, prestito che dà alla Francia una sensazione di democrazia, quando loro erano ancora immersi nella monarchia. L'Académie Française viene sostituita dalle "classe de langue et

letteratura francese dell'istituto nazionale "La lingua cambia, si evolve e si arricchisce per soddisfare necessità socio-politiche e culturali. Si cerca sempre di unificare e semplificare la lingua. Inoltre, nasce la visione moderna di letteratura, capitanata da Chateaubriand.

500__ S.V.O. - lingua letteraria - prestito linguistico da italiano e latino - Malherbe

600 - Dottrina di Malherbe (si scontra con quella ambigua e ridondante del 500) - 1635 fond. academie Francaise. (C. Richelieu) - chiarezza, ordine, e uniformità - Polemica del Cid (tragicommedia; contro regole teatrali aristoteliche) - critiche contro di essa, perché definita come strumento nelle mani della monarchia - A questo punto la lingua diventa un discorso centrale nella politica - linguaggio > vittoria a duello - preciosità - lingua ancora dipendente dalla corte, non riconosce il linguaggio di tutti i giorni - personificazione delle

lingue—3 livelli di scrittura—revoca editto di Nantes->appannamento nella visione della monarchia—questione dell’ortografia—1à ed. D.A.700__prestito linguistico dall’inglese=visione democratica alla francia—lingualetteraria, con romanticismo di Chateaubriand— da acad.franc. a classe de langue— lalingua si evolve, cambia, per soddisfare le necessità socio-politico-culturali, e i nuovimezzi di comunicazione come il telegrafo— visione della corte spostata da versailles aFabourg-Saint germain— salotti come centri universali delle idee—evoluzionescientifica, tecnologica, infrastrutturale—stile giornalistico=volontà di velocità econcisione—traslazione nei testi letterari, della musicalità orale, con simbolid’espressione, come …— 3à ed. D.A. con intero alfabeto con accenti800__2 grandi eventi che sconvolgono il linguaggio, e quindi la

Necessità di nuove parole; l'EVOLUZIONE SCIENTIFICA, E LA NECESSITÀ DEL LINGUAGGIO TELEMATICO.

Fenomeni: omologazione fonologica, semplificazione,900__La priorità alla scuola—il linguaggio moderno, di tutti i giorni, si usa anche nella letteratura, e quindi la lingua di riferimento non passa più per la corte, ma per la scrittura.

Fenomeni (con l'invenzione del telegrafo e del cinema): semplificazione, tendenza al minimo sforzo (Lingua epistolare), didascalie, riassunto del linguaggio, troncamento (che non sempre semplifica, ma spesso crea complicità tra più persone).

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
4 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TrashLaurry di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Munari Simona.