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Antigone rappresenta l’OPPOSIZIONE FEMMINILE ALLA LINEA SEVERA MASCHILE.
Riesce a entrare in contatto con le forze della natura, è l’unica che recupera il senso del
legame di sangue. Ciononostante finirà male perché la colpa anche senza coscienza è
persistente nel pensiero greco—> non si può superare il peso del proprio passato.
Antigone contrappone IUS a FAS—> questo può portare a situazioni contro lo stato, la
famiglia viene considerata superiore ai doveri imposti dallo stato—> può portare a realtà
di anti-stato (es. mafia).
Vediamo un altro topos tipico della letteratura greca: quello dell’eroina che cerca di
compiere un’impresa impossibile.
Il pensiero di Antigone è chiaramente anti-giuridico perché Sofocle ha colto che il ius è
una realtà UMANA, quindi può contenere delle INGIUSTIZIE. Non tutte le società hanno
creato delle regole giuste, ad esempio le leggi razziali di Hitler e Mussolini. Si può
combattere per riformare dall’interno la legge iniqua, o pensare che nessuna legge
umana sarà mai giusta—> l’estremizzazione di questo principio ha condotto al pensiero
del nostro medioevo, che ha calcato l’importanza della vita nell’aldilà tralasciando quella
sulla terra.
Ciò che ha cambiato le cose è stata l’EPOCA ILLUMINISTA: si vuole cambiare la vita
sulla terra, si vuole rendere il diritto il migliore possibile; il centro dell’interesse non è più
la giustizia divina. Bisogna dare dei diritti soggettivi a tutti i cittadini. Il filone pessimista
che parte dalla Grecia comunque rimane, soprattutto nella letteratura (es. Manzoni). E’
in Grecia che nasce l’idea che la donna, quando trasgredisce, deve essere punita in un
LUOGO SEGRETO, NASCOSTO, perché la donna contiene il miracolo della vita quindi
il suo corpo non deve essere esibito. Il modo più usato per la donna è la punizione
domestica—> chiuse in un luogo destinate a morire di fame e di sete.
MONDO ROMANO: le possibilità che la donna compia dei crimini è difficile, ma tra i
crimini la donna può UBRIACARSI, BERE DEL VINO (vino puro usato per i sacrifici
2 giovedì 23 marzo 2017
chiamato Temetum), compiere l’ADULTERIO. Infatti c’era molta attenzione per il
possibile inquinamento della prole. Il marito non viene punito nello stesso modo se
adultero perché lui mette incinta un’altra donna, quindi il peggio succede a lei.
Pater familias= capo, non solo padre. Egli ha il diritto di correggere, può punire fino alla
morte i propri sottoposti (moglie, figli, servi). Solo lui aveva la capacità giuridica. Tutti
gli altri erano a lui sottomessi. La moglie era considerata una figlia quindi poteva essere
punita se non si comportava bene; la punizione poteva arrivare fino alla morte. Questa
abitudine dell’epoca arcaica mano mano è diminuita; prima le mogli entravano nella
famiglia del marito entrando “nella mano del marito”. Poi nacque la possibilità per le
donne di scegliere se rimanere sottoposte al loro padre o se venire sottoposte al marito.
In caso di adulterio il ius corrigendi poteva essere applicato sia dal padre che dal marito
e poteva essere applicato in modo diverso in base alle situazioni; se il marito scopriva
l’adulterio in flagrante poteva uccidere moglie e amante. Nel caso di adulterio sospettato
si va incontro ad un processo, che può essere sia domestico che pubblico; se è
domestico allora anche la pena era domestica (di solito inedia) e il padre era obbligato a
denunciare la figlia al marito; il padre che non avesse fatto ciò avrebbe potuto lui stesso
essere punito, era obbligato a giungere alla punizione della donna; se il processo era
pubblico si andava incontro ad una pena pubblica che in età imperiale era in generale il
rogo. Per quanto riguarda il vino, si credeva che avesse delle proprietà abortive.
VESTALI= sacerdotesse che si occupavano del culto di Vesta, divinità romana del
focolare; questo era domestico e della città. Quello della città doveva essere sempre
tenuto acceso, si trovava presso il tempio di Vesta, se fosse stato spento Roma sarebbe
caduta. Le vestali erano considerate le madri della città di Roma, e dovevano rimanere
caste perché erano le mogli ideali di Roma. La castità delle vestali era importante tanto
quanto il mantenimento del fuoco. La promessa fatta dalle vestali dura circa 30 anni
(epoca della fertilità femminile). Le vestali che avessero tradito il loro giuramento
venivano punite con la morte. L’amante della vestale veniva punito con un supplizio
pubblico atroce, la vestale invece non poteva essere esibita quindi veniva murata viva,
e le si dava scorta di pane e acqua per un giorno. Questo è l’esempio più rilevante della
tipica punizione femminile. La vivisepoltura viene usata ogni volta che si vuole
condannare a morte senza far vedere cosa succede.
ORDALIA: prova, si ricollega agli usi e costumi germanici. Mette la persona di fronte al
giudizio divino; un sinonimo è “giudizio di dio”; essendo di tradizione germanica è andata
avanti anche in periodo medievale. Si tratta di una prova che è lasciata al caso per
vedere se la persona viene salvata dagli dei. Un esempio era buttare la persona in un
fiume agitato e vedere se si salvava. Altre prove ordaliche sono le prove del fuoco, ad
esempio camminare sui carboni ardenti. Ci sono due versioni: quella che dà qualche
speranza e quella che non ne dà nessuna. Nel primo caso vuol dire che gli dei sono
dalla tua parte e quindi ti hanno salvato—> nell’antichità era la prova tipica. Nel
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