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GIOVANNI VERGA
Nei romanzi giovanili, la figura femminile che attrae la fantasia di Verga si ispira al modello romantico. Situazioni tipiche della produzione mondana sono: una passione amorosa travolgente, "romantica", o contrastata o vissuta conflittualmente dai protagonisti, o comunque con conclusioni quasi sempre drammatiche; una tipologia femminile in cui si intrecciano bellezza, bizzarria, lussuria e una società gaudente. Perciò mentre negli anni Sessanta si apre un vivace dibattito sull'emancipazione della donna e sul suo diritto alla partecipazione alla vita politica, l'immagine femminile dominante nella narrativa tardo-romantica e nei romanzi verghiani.
"La lupa"
Trama:
La Lupa è il soprannome che viene attribuito ad una contadina, abitante di Acitrezza. La donna ha all'incirca 35 anni, ma nonostante la sua età possiede ancora un'enorme carica sensuale, tanto da guadagnarsi il soprannome attribuitole dal resto del paese nel
Quale vive. Un giorno la donna, camminando per i campi, incontra Nanni, un giovane contadino, reduce dalla guerra, e si innamora di lui. Inizialmente il ragazzo non si accorge dei sentimenti che la lupa nutre per lui, ma quando lei si dichiara scopre che il giovane è innamorato della figlia Maricchia. La lupa così, prende atto dei suoi sentimenti non corrisposti e costringe Maricchia a sposare Nanni, pur di soddisfare il volere dell'amato. Ma anche dopo il matrimonio tra i due, la lupa continuerà a tentare Nanni, che ogni volta cederà alla sua sensualità, fino a quando, pur di liberarsi di lei, un giorno la uccide! È la tragedia di un incesto dove si pensa che il personaggio principale sia esistito realmente e conosciuto da Verga. Si tratta della 'gna Pina, una bella donna, nota in tutto il paese come la "lupa". Il lupo è per definizione un animale vorace che si ciba di tutto, anche di ciò che non gli è lecito mangiare.
La trasposizione di questo significato nella donna ha una valenza negativa: la gna Pina è infatti emarginata dalla collettività. Il suo forte istinto sessuale è vissuto come un bisogno vitale e in questo sta la sua colpa e la vergogna. I paesani la vedono aggirarsi per le strade nelle ore più calde del giorno e la temono. Una delle vittime della sua voracità è Nanni, il marito della figlia Maricchia, un ragazzo buono e premuroso che cade nella trappola.