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Processo in cui le persone si focalizzano sugli aspetti superficiali del
messaggio e impiegano semplici regole di presa di decisione che
portano a stimare in maniera automatica e immediata la validità del
messaggio persuasivo
↓
Accade quando non si ha tempo per concentrarsi o quando la
motivazione e le abilità cognitive non sono sufficienti
È la via prediletta per la pubblicità perché i processi di decisione dei consumatori sono automatici
I due fattori chiave che determinano la scelta di una delle vie sono:
• motivazione
fa riferimento alla rilevanza dell’argomento
–
• abilità cognitive
fa riferimento agli obiettivi da raggiungere
–
Lo scopo finale è indurre un cambiamento nel comportamento: la via centrale influisce a
lungo termine, quella periferica agisce fino a quando non si è persuasi del contrario (anche
perché si basa sulle euristiche). ↓
Non sono tanto gli argomenti a essere persuasivi quanto il loro modo di indurre le persone a
riflettere!
Gli elementi della persuasione
I principi
La fonte
Il contenuto
Il canale di comunicazione
Il ricevente
I principi della persuasione
1. Autorità le persone si rivolgono ad esperti credibili
–
2. Simpatia la gente risponde positivamente a chi gli è simpatico
–
3. Prova sociale le persone seguono l’esempio di altri per convalidare i propri pensieri, sentimenti
– e azioni
4. Reciprocità le persone si sentono obbligate a restituire ciò che hanno ricevuto
–
5. Coerenza le persone tendono ad onorare gli impegni presi
–
6. Scarsità le persone apprezzano ciò che è limitato
–
La fonte
L’oratore influisce su come l’audience riceve il messaggio. Quindi chi parla deve avere determinate caratteristiche affinché
sia più persuasivo possibile:
• Credibilità: se il messaggio di una persona credibile è persuasivo, il suo impatto svanisce nel momento in cui si
dimentica la fonte o si dissocia dal messaggio
effetto ritardato
– l’influenza ritardata di un messaggio che inizialmente svalutato, diventa successivamente efficace; si ricorda il messaggio, ma si dimenticano le ragioni
– della svalutazione
percezione di competenza
– iniziare dicendo cose con cui l’audience si sente d’accordo → sembrare intelligenti
– parlare con sicurezza → sembra oggettivi
–
percezione di affidabilità
– l’effetto è migliore quando il ricevente ritiene che il comunicatore non stia cercando di persuaderlo
– discussioni contro l’interesse del comunicatore
–
• Attrazione: rispondiamo positivamente (e inconsciamente) a chi ci piace
• Somiglianza: proviamo simpatia per chi è come noi e ne restiamo influenzati
N.B. Quando la scelta riguarda questioni personali, gusto o modo di vivere, i comunicatori “simili” hanno maggiore
influenza. Su giudizi di fatti obiettivi, una persona “dissimile” contribuisce in modo maggiore ad aumentare la fiducia,
perché fornisce un giudizio indipendente.
Il contenuto del messaggio
• Ragione o emozione: dipende da chi riceve
le persone analitiche → sensibili agli appelli razionali + via centrale
– le persone disinteressate → sensibili alla simpatia + via periferica
– sentirsi bene: i messaggi sono più persuasivi se associati al benessere o se ci si sente di buon umore
– in questo caso si usa la via periferica perché non c’è necessità di pensare approfonditamente. Chi è depresso, è abituato a rimuginare → non si fa
– persuadere dalla simpatia
mettere paura: i messaggi sono efficaci anche se si suscitano emozioni negative
– va bene per campagne contro il fumo o a favore delle prevenzioni
– non va bene per le propagande politiche
– quando la paura attiene ad un’attività piacevole, il risultato spesso non si concretizza in un cambiamento comportamentale ma nella negazione di esso
– (tipo situazioni di pericolo). I messaggi che mettono paura sono efficaci se spingono le persone sia a temere la severità di un evento sia a percepire una
soluzione e sentirsi in grado di attuarla → i messaggi funzionano se cercano di prevenire una brutta conseguenza piuttosto che promuovere un buon
risultato.
• La discrepanza: il disaccordo produce disagio e il disagio spinge a cambiare opinione
un disaccordo maggiore produce un cambiamento più grande
– l’effetto di una grande discrepanza dipende dalla credibilità di chi comunica
– le persone molto preoccupate tendono ad accettare una stretta gamma di opinioni: se si possiede un’ audience disinteressata e si è ritenuti credibili, una piccola
– discrepanza è tollerabile
• Appelli unilaterali o bilaterali: come trattare le obiezioni?
bilaterale: mostrare un messaggio discordante accanto a quello persuasivo ha un potere disarmante perché persuade chi di solito non è d’accordo
– unilaterale: persuade chi è già d’accordo → già persuaso
– “a parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta” (Occam)
–
• Il primo o l’ultimo
effetto primacy: a parità di altri elementi, l’informazione fornita per prima in genere ha più influenza
– effetto recency: l’informazione recente a volte ha più influenza (meno comune)
–
Il canale di comunicazione
La via o la modalità utilizzata per inviare il messaggio: faccia a faccia, per iscritto, film, ecc …
• Esperienza attiva o ricezione passiva?
l’esposizione di stimoli non familiare alimenta la simpatia
– la ripetizione rende le info credibili
– si valutano più veritiere le info di poco conto
– le bugie credibili diventano verità
– la persuasione decresce quando familiarità e importanza di un argomento aumentano
– l’esperienza attiva rinforza gli atteggiamenti → ci si sente responsabili di ciò che si dice/fa
– gli atteggiamenti passivi sono più vulnerabili
–
• Influenza delle persone o dei media
viral marketing: non sono tanto i media a persuadere la gente ma le informazioni che provengono da persone come
– noi, ritenute più simili e quindi più credibili
flusso di comunicazione a due fasi: l’influenza dei media avviene tramite opinionisti (= esperti) che a loro volta
– influenzano gli altri
confronto tra media: il messaggio pubblicitario è più persuasivo perché immediato.
– N.B. i messaggi sono compresi e ricordati meglio quando sono scritti!!! → elaborazione personale, quindi attività cognitiva
●
Il ricevente
I tratti delle persone spesso non predicono le loro risposte all’influenza sociale. Esaminiamo alcune caratteristiche:
• L’autostima
bassa autostima, più lente a comprendere un messaggio → difficile persuasione
– alta autostima, riconferma dei comportamenti → difficile persuasione
– media autostima → facile persuasione
–
• L’età
ciclo della vita: gli atteggiamenti cambiano invecchiando
– spiegazione generazionale: gli atteggiamenti non cambiano quindi si ha un divario nella popolazione (più accreditata)
–
• Abilità cognitive e tratti di personalità
prendere in considerazioni le obiezioni: sapere se qualcuno sta cercando di persuaderci aumenta la nostra forza di resistere
– distrazione: è sufficiente per inibire le obiezioni (le parole promuovono il candidato e le immagini distraggono affinché non si
– analizzino le parole)
bisogno di cognizione (tratto di personalità): la motivazione a pensare e analizzare
– per stimolare il pensiero si usano domande retoriche, più oratori, responsabilizzazione, ripetizione del messaggio
– meglio attivare la via centrale
–
automonitoraggio (tratto di personalità): si tende ad adattare i propri comportamenti alle aspettative e richieste del contesto
– alto automonitoraggio → via periferica
– basso automonitoraggio → via centrale
–
Come resistere alla persuasione
“Vaccinazione”
Implicazioni