Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Appunti su La pedagogia e il concetto di formazione per esame di pedagogia generale Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Etimologicamente ha origini antichissime derivando dal greco

paidagoghia: agoghè (accompagnare, condurre) + pais (fanciullo),

in Grecia il pedagogo era colui che accompagnava i bambini a

scuola. [Vedi “Dalla scholè allo schooling”]

Le due guerre mondiali inquinarono

il dibattito culturale e lo sviluppo libero delle scienze umane come la

pedagogia, ciò ritarderà il confronto critico tra le varie “pedagogie”,

che tuttavia si avvierà negli anni Sessanta. Nel 21° secolo la

pedagogia ha una identità complessiva ancora in via di definizione

anche a causa dell’ultima grande opposizione che riguarda la

modernità: quella tra culture nichiliste e culture umanisticamente

fondate.

La formazione è uno dei due oggetti centrali della pedagogia. Indica

il processo del “prendere forma” dell’uomo, del dare forma alla

propria umanità in modo singolare ed irripetibile. Si parla di

autoformazione di sé e da sé perché un altro soggetto non può dar

forma alla nostra umanità, infatti si tratta di un processo di

trasformazione che avviene spontaneamente e ci accompagna per

tutta la vita. La formazione riguarda l’uomo pensato nella sua

continua tensione all’armonia (occorre che la formazione dell’uomo

sia vissuta in modo armonioso). Il processo di formazione è lento,

laborioso, è un viaggio, una continua scoperta, è irto di difficoltà, ma

è anche apportatore di gioia e appagamento: non è un percorso

lineare, ma è discontinuo. La formazione avviene nella parte

nascosta e profonda della nostra interiorità e riguarda il dare forma

alla nostra essenza, alla nostra coscienza, alla nostra interiorità

liberamente. La formazione coinvolge il mondo interiore del

soggetto per porlo di fronte agli altri mondi: un mondo dell’intimità

che incontra i mondi dell’ulteriorità. Ciascuno di noi è unico al

mondo per la sua originalità ed originarietà ed è un mondo di

informazioni che incontra altri mondi quando parla, ama, incontra

un’altra persona… perciò la formazione è un viaggio, una continua

scoperta dentro noi stessi ma anche verso altri mondi da noi

ignorati precedentemente. Dare forma a noi stessi è necessario per

poter incontrare davvero e in modo autentico l’altro. Per costruire,

dare forma alla nostra identità è necessaria la libertà. L’esperienza

umana incide sulla formazione dell’uomo (vivere significa formarsi),

e la capacità di scegliere tra le tante esperienze possibili quelle

formative decide l’evolversi dell’edificazione della sua identità

futura. L’amicizia è un’enunciazione dell’assonanza spirituale tra più

persone che si costruisce nel tempo; in essa vi sono disponibilità,

solidarietà, affetto, purezza, autenticità, fiducia, stima, reciprocità,

consonanza, accoglienza, empatia, pudore, riservatezza, ritegno,

silenzio, pause, comprensione, entusiasmo, simpatia, libertà,

equilibrio; ci permette di conoscere meglio noi stessi in quanto è

promotore e stimolo della propria identità; alcuni non proveranno

mai la vera amicizia, altri più di una volta; è un percorso di ricerca

che compiamo con l’altro ed è un “esperirsi” vicendevolmente; vive

nella diversità e nel rispetto di essa; non ci sono compromessi,

narcisismi, abitudini e pretese; non nasce per interesse, ma per

affinità; è un linguaggio segreto che vive con il dialogo fatto di gesti,

parole ma anche di silenzi; può dissolversi e spegnersi se

scompare la comunione dei sentimenti; ogni rapporto amicale è

irripetibile; ha un’etica, un’estetica e una poetica; non deve essere

idealizzata e non segue schemi, regole, metodo; Kant la definisce

“sublime” e raggiungibile solo se c’è un’educazione all’amicizia; vive

di progetti ma anche di casualità. L’amore costituisce la parte più

umana del fondamento dell’uomo ed è l’origine e il fine

dell’esistenza umana dell’uomo; solo chi resta sé stesso e non si

adatta ed uniforma all’altro nutre il sentimento dell’amore, che vive

nella libertà; occorre vivere l’amore come un assorbimento

reciproco senza per questo smarrirsi (spesso il desiderio di fondersi

nell’altro si scontra con il bisogno della propria autonomia); è un

atto spirituale che non può essere nè analizzato nè spiegato; “tende

all’esaltazione, abbandonato a sé stesso comincerà ad estendersi

fin dove gli sarà possibile”; è un flusso che scaturisce

continuamente, come da una fonte; è un vincolo per l’animo, che

dona una sua parte; solo chi ama è uno spirito veramente libero

perché amare è un processo vitale; le forme prioritarie sono l’amore

fraterno, filiale etc… e quando vengono a mancare rimane un vuoto

incolmabile; esistono anche l’amore per gli animali, per sé stessi,

per il possesso, per Dio, per la conoscenza; “l’uomo conosce solo

ciò che ama” Goethe; l’educatore deve amare il proprio educando

per educare nell’amore all’amore. Per formarsi occorre essere in

pace con l’altro e con noi stessi. Per formarsi ci vuole la civicità, in

quanto l’evoluzione formativa dell’uomo progredisce solo in un

contesto civile di intercultura, interrazzialità. La formazione ha una

dimensione dialogica che prevede che l’incontro con l’altro sia

vissuto nel rispetto, nell’ascolto, nella cura… no all’annichilimento.

Un uomo che si forma non cadrà nell’uso delle “sostanze” che ne

mutano la natura biochimica, non diventa un suddito del denaro e

del potere che producono la nientificazione dell’uomo e della sua

formazione, non cede ai vizi di una società stupida, non si con-

forma alla massa diventando più controllabile ma mantiene viva la

sua criticità personale senza subordinarsi a una pubblica opinione.

L’uomo si de-forma quando tradisce la propria umanità fingendo

che non esista, quando rinuncia all’autenticità, quando si estranea

da sé e si riduce ad essere un indistinto individuo nientificandosi.

Una scuola che deforma ignora che ogni soggetto abbia il proprio e

Dettagli
A.A. 2015-2016
5 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lorenza.talocchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Kaiser Anna.