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Il ruolo del giudice nell'ordinamento giuridico
Il giudice detiene il ruolo centrale, quando decide una controversia ha un ruolo creativo, decide e cerca cosa si deve applicare, produce le regole del comportamento giuridico e le sentenze hanno valore di fonte del diritto. Vige il principio di vincolo del precedente giudiziario, quindi il giudice non può discostarsi da decisioni prese in precedenza su situazioni analoghe.
Gli ordinamenti di Civil Law sono diffusi in tutta Europa (ad eccezione, appunto, del Regno Unito) e si fondano su regole scritte che hanno come riferimento la Costituzione, adottate dagli organi che producono le norme giuridiche (atti normativi). Ci possono essere norme non scritte, con ruolo marginale, che vengono applicate solo se richiamate dalla legge. Il giudice viene considerato la voce della legge, non crea la norma ma è tenuto ad interpretarla e applicarla in modo obiettivo al caso. In questo ordinamento non vige il principio del precedente vincolante.
Nel corso del tempo è avvenuta
una sorte di contaminazione tra i due ordinamenti, ad esempio il common law ha adottato alcune leggi scritte e nel civil law il giudice può basarsi su normative precedentemente verificate su casi analoghi. La corte di cassazione ha una funzione nomifilattica, ossia l'applicazione uniforme delle norme. Le norme sono prodotte da atti o fatti normativi. Le forme di produzione del diritto sono: fonti atto e fonti fatto. Le fonti atto sono gli atti normativi emanati dagli organi abilitati che introducono nuove norme nell'ordinamento giuridico. Le fonti fatto sono dei fatti che producono delle norme, ad esempio gli usi e le consuetudini, ovvero comportamenti ripetuti nel tempo da una generalità di soggetti fino a generare la convinzione che quel determinato comportamento sia effettivamente imposto come norma. Le fonti fatto sono quindi dei comportamenti costanti nel tempo e si caratterizzano per due elementi: - Elemento oggettivo: un comportamento consolidato nel tempo e- Elemento oggettivo: il comportamento che la norma impone o vieta.
- Elemento soggettivo: il convincimento che vi sia una norma giuridica che imponga quel comportamento.
Le fonti fatto hanno in genere un ruolo marginale.
Il complesso delle norme va a costituire un ordinamento giuridico, ed affinché esso possa nascere c'è la necessità di alcuni requisiti:
- Pluralità di soggetti: questi soggetti devono essere riconosciuti dall'ordinamento come soggetti dotati di capacità giuridica titolari di situazioni giuridiche. Ci possono essere situazioni giuridiche soggettive, attive e passive. (Titolari di diritti e doveri)
- Organizzazione: definisce le finalità del gruppo e individua le funzioni e gli organi necessari per perseguire queste finalità.
- Sistema di norme giuridiche: un sistema di norme è un complesso ordinato, le norme devono essere coordinate per garantire certezza del diritto.
Per garantire la sistematicità dell'ordinamento, esso
Il testo fornito riguarda i criteri per risolvere i conflitti nel contesto giuridico. Secondo tali criteri, se una norma contrasta la costituzione, essa sarà considerata invalida.
Esistono diversi ordinamenti giuridici, ognuno dei quali è adottato da un gruppo sociale e si basa su un proprio sistema di valori. I valori alla base di un ordinamento giuridico non sono necessariamente gli stessi di un altro ordinamento, pertanto si può parlare di relatività degli ordinamenti.