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In questo contesto nascono Verismo, Naturalismo e Realismo con la volontà di

perseguire un obiettivo anche scientifico.

Nasce l'esotismo sia per il rifiuto della società occidentale che per una sorta di

esaltazione dell'uomo bianco (in letteratura ricordiamo Kipling e Salgari).

Dietro questa ostentata grandiosità ci sono però profonde contraddizioni che

sgretolano il sistema portando a poco a poco alla più tragica e disumana delle guerre

(Prima guerra mondiale) quindi l'età dell'imperialismo è anche l'età del decadentismo

Molti intellettuali rifiutano la società contemporanea aderendo a diverse correnti:

- individualismo, contro l'oggettivismo scientifico- simbolismo: il mondo è oscuro e

di difficile comprensione e per conoscerlo dobbiamo usare analogie e simboli

(Baudelaire)

- esaltazione dell'arte e fusione delle arti (Mallarmè).

- esotismo e magia.

- esaltazione di istinto e sentimento (Freud, Kafka, Svevo, Joyce, Proust)

Nascono 2 figure d' intellettuali che rifiutano il lavoro servile: il Dandy parassita dei

salotti che cerca il bello (nasce l'estetismo) e il Bohemien che vive desolatamente e in

povertà

Il bello viene cercato nel passato (500, 600,700) o nei paesi lontani (Gaugain nel

Pacifico).

Dopo il 1914 gli intellettuali si servono sempre più delle nuove tecnologie (radio,

dischi, films) ma si arriva ad una sempre maggiore omogeneità culturale, nello stesso

tempo nasce il divismo di interpreti e direttori d'orchestra e, su esempio di Wagner, il

teatro diventa “Tempio”, gli interpreti “Celebranti”, il pubblico “Iniziati” e lo

spettacolo “Rito”.

Poca luce, silenzio assoluto, a volte senza applausi, orchestra in buca.

Nasce il Repertorio cioè brani stabili appartenenti più al passato lontano che al

presente, brani che hanno fatto storia.

Vengono accettati gli esotismi solo se adeguati ai valori consolidati della cultura

franco-italo-tedesca.

L'interesse per il passato aumenta con studi approfonditi filologici e storici ma di

contro nascono le Avanguardie:

1- Aggressiva (futuristi e in parte Satie e musica “triviale”)

2-Seriosa (Debussy, Ravel e in parte Satie)

Ben presto però si arriva ad un allontanamento dalla normalità e soprattutto della

comprensibilità ciò porta ad un allontanamento del pubblico che non riesce a vedere

nell'arte “lo specchio della vita”.

Tra la fine dell'800 e gli inizi del 900 l'aristocrazia viene sostituita dalla borghesia e

quindi dall'uomo che lavora e che vuole rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro.

Egli predilige musiche più rilassanti e orecchiabili

Nella seconda metà dell'800 hanno così avuto sempre più gradimento l'operetta

(Offenbach) e il Walzer che si estendono rapidamente in tutta Europa ed iniziano ad

avere molto successo anche i Caffè Concerto (nati probabilmente nel '700) che

diventano Cabaret, Music-hall.

A tutto ciò assistono gli intellettuali dell'epoca facendo assottigliare i confini tra

musica seria e leggera.

Le prime contaminazioni le sentiamo in Brahms ma sono ancora più evidenti in

Debussy, Ravel, Satie, Milhaud, Hindemith, Berg : ci si vuole spogliare sempre più

della pesantezza accademica sposando distrazione, divertimento ed istinto.

Importantissimo all'inizio del 900 è l'avvento del Jazz.

Il jazz

Nasce dai canti di lavoro, religiosi e d'amore del popolo nero americano con stimoli

provenienti dai creoli e dalla musica militare. Inizialmente è solo musica vocale e in

seguito si aggiungono strumenti e danza.

Jazz è un termine dispregiativo che significa “osceno”.

Il pianoforte, protagonista della musica dell'800, è lo strumento preferito per il

Ragtime (tempo stracciato), anticipatore del jazz, dal ritmo pressante e ossessivo

degli accordi della mano sinistra e con la destra fiorita e improvvisativa.

Lo spirito è il “velocissimo” e le prime testimonianza sono incise sui rulli delle

pianole.

Il ragtime si diffonde velocemente e diventa sinonimo di divertimento, esso favorì lo

sviluppo di una lunga letteratura musicale spesso facilitata.

Musicisti “classici” scrivono ragtime : “Gollowog's Cake walk” di Debussy del 1908

dove il compositore inserisce un ironico riferimento all'accordo “ambiguo” del

Tristano e Isotta di Wagner; “Ragtime per 11 strumenti” e “Piano ragtime” di

Strawinsky del 1918-19 che non amava il jazz ma amava tutti gli aspetti ritmici della

musica).

Nel 1890 a New Orleans nasce il jazz della formazione “dixieland” dove alla velocità

si aggiunge la sonorità di strumenti come il clarinetto, la cornetta, il banjo, la batteria

da suonare con mani, bacchette e scopino. La musica è frastornante e convulsa.

I neri iniziano a suonare gli strumenti dei bianchi e lo swing con il suo off beat (fuori

battito) e beat (battito) è qualcosa di naturale che distingue fortemente il jazz dal

classico. Beat e Off beat forse rappresentano controllo e crisi?

Strawinsky nel suo ragtime per 11 strumenti intuisce che l'essenza del jazz è

l'ostinazione su un accento irregolare che non perde di vista la quadratura generale

regolarissima

Dal 1917 il jazz si diffonde rapidamente nel mondo grazie alla radio e ai dischi.

Anche nel jazz come nel classico nascono i divi : Bessie Smith, Louis Armstrong,

Duke Ellington.

Cresce anche il ruolo culturale degli Stati Uniti d'America: è qui che bisogna passare

per avere successo internazionale ( così fanno anche Puccini e Ravel) è qui che

trovano approdo sicuro gli esiliati Strawinsky, Prokofiev e Bartok.

La forza economica degli Stati Uniti ha portato ad una diffusione musicale ampissima

grazie ai mass-media: tutti e dovunque possono sentire la musica.

A poco a poco la tradizione classica comincia a sgretolarsi per cedere posto al jazz,

inizia a decadere la raffinatezza e la tradizione.

Inizia un periodo contraddittorio : si muovono sperimentazioni avanguardistiche

sempre più estreme rendendo illusorio il guardare al passato ma in Europa si celebra

ancor di più Wagner e si riscopre Palestrina.

Le avanguardie trovano un nuovo modo di esprimersi nella musica “triviale”.

Il Primitivismo musicale

I musicisti del '900 risentono del fascino del primitivo che porterà alla trasformazione

o addirittura alla liquidazione del linguaggio tradizionale.

Inizialmente il fascino per l'esotismo non influisce più di tanto perchè modi e ritmi

Dettagli
Publisher
A.A. 1991-1992
4 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fermo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della musica moderna e contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Marino Massimo.