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STORIA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
LA METAFISICA
La Metafisica è la scienza che studia l'essere, il termine stesso ”metafisica” (Meta- fisikà) significa
al di là della natura. La Metafisica fu il settore della filosofia che si occupò dei principi primi, degli
aspetti teorici e dei valori assoluti della realtà, prescindendo dai dati dell'esperienza diretta o della
conoscenza sensibile.
La Metafisica fu anche un movimento artistico di carattere europea proveniente dall'Italia ed in
particolare elaborato da Giorgio De Chirico a partire dal 1911 circa. Fu in seguito al trasferimento a
Parigi nel 1911 infatti che De Chirico iniziò ad elaborare un linguaggio autonomo, inventando con
straordinaria fantasia temi di misteriosa magia e poetica, visioni architettoniche, piazze d'Italia,
statue solitarie, oggetti assurdamente avvicinati. Quelli metafisici sono anni di ritorno all'ordine:
dopo le ventate trasgressive delle avanguardie contemporanee si vogliono abbandonare oggetti
dominati dal disordine e incomprensibili, realizzando composizioni ordinate, figure essenziali dal
rigore geometrico. La Metafisica, come movimento dichiarato, sorge però solo nel 1916, a Ferrara,
in un ospedale psichiatrico militare, dall'incontro tra De Chirico e Carlo Carrà, questo ultimo
proveniente dalle file del Futurismo. I membri del movimento metafisico solitamente provenivano
dalle file di altre esperienze d'avanguardia.
Nella pittura metafisica predomina la stasi più immobile, tutto sembra fermo e senza tempo, le
cose e gli spazi sembrano pietrificati per sempre, ovunque il silenzio più assoluto. Per fare questo
la metafisica si affida agli strumenti più tradizionali della pittura e soprattutto alla prospettiva.
Mediante semplici composizioni riuscì a trasmettere messaggi totalmente nuovi, la cui carica di
suggestione fu immediata ed evidente. Le atmosfere magiche ed enigmatiche dei quadri di De
Chirico colpirono proprio per l'apparente semplicità di ciò che mostravano. Ed invece le sue
immagini mostrano una realtà che solo apparentemente assomiglia a quella che noi conosciamo
legata nostra esperienza. Uno sguardo più attento ci mostra che la luce è irreale e colora gli
oggetti e il cielo di tinte innaturali. La prospettiva, che sembrava costruire uno spazio
geometricamente plausibile, è invece quasi sempre volutamente deformata, così che lo spazio
acquista un aspetto inedito. Le scene urbane, protagoniste indiscusse di questi quadri, hanno un
aspetto dilatato e vuoto. In esse predomina l'assenza di vita e il silenzio più assoluto. Le
rappresentazioni di De Chirico superano la realtà, andando in qualche modo oltre, mostrano una
nuova dimensione del reale.
Da ciò la definizione del termine «metafisica».
Alla Metafisica si convertì anche Giorgio Morandi, che nella purezza e severità delle immagini
Metafisiche trovò il suo stile più personale. Aderirono poi, seppure a tratti, altri pittori Italiani Filippo
De Pisis, Mario Sironi e Felice Casorati. Nel 1921 il gruppo della metafisica era già sciolto, dato
che la maggior parte dei suoi protagonisti si erano aggregati intorno alla corrente di Valori Plastici.
Ma la pittura Metafisica di fatto non scomparve, restando come tono di fondo per Giorgio De
Chirico e molti altri artisti che avevano condiviso la sua esperienza.
I caratteri principali della pittura Metafisica furono:
La prospettiva del quadro è costruita secondo molteplici punti di fuga incongruenti tra loro
– (l'occhio è costretto a ricercare l'ordine di disposizione delle immagini);
Assenza di personaggi umani quindi solitudine: vengono rappresentati manichini, statue,
– ombre e personaggi mitologici;
Campiture di colore piatte e uniformi;
– Scene che si svolgono al di fuori del tempo;
– Le ombre sono troppo lunghe rispetto agli orari del giorno rappresentato.
–
GIORGIO DE CHIRICO (1888-1978)
Il pittore Giorgio De Chirico è il maggior esponente della pittura metafisica, una corrente artistica
italiana del primo ‘900 che vuole rappresentare il mistero nascosto dietro la realtà visibile
attraverso immagini oniriche e irreali. De Chirico nasce nel 1888 a Volos, in Grecia. La madre è