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Se ad un membro della Sippe veniva fatta un'offesa gli altri membri dovevano
vendicarla (questo modo di fare giustizia si chiamava “faida”).
C'era poi il “giudizio di Dio” durante il quale la persona accusata doveva
superare una prova molto difficile fisicamente , se la superava veniva giudicato
innocente perchè aveva ottenuto l'aiuto della divinità.
I Germani non avevano leggi scritte ma le pene per i reati più gravi erano
severe: i traditori venivano impiccati sugli alberi, i poco coraggiosi( i vili)
gettati nelle paludi. Per i reati meno gravi c'erano pagamenti in bestiame.
Avevano oro e argento ma non li usavano per fare monete.
La religione
Le divinità dei Germani erano le forze della natura buone e cattive.
Molte divinità erano guerriere e la più importante era Odino-Wotan che
accompagnava i guerrieri morti nel Walhalla ( una specie di Paradiso) dove
venivano accolti dalle Walkirie (donne bellissime e guerriere).
Lo scrittore romano Tacito racconta che i Germani non pregavano in templi ma
nei boschi e con gli “auspici” cercavano di sapere la volontà degli Dei.
Cultura materiale e vita quotidiana dei germani
I Germani non avevano una letteratura e per avere notizie dobbiamo attenerci su
ciò che ha scritto Tacito e sui reperti lasciati.
Erano in grado di produrre armi forti ed oggetti preziosi molto belli.
Le loro condizioni di vita erano difficili per malattie e fame perchè la
produzione agricola era molto poca (producevano soprattutto orzo e miglio) e si
cibavano soprattutto di carne cruda.
La mortalità infantile era altissima e la vita media era di trent'anni.
Le case erano di legno col tetto di paglia e per vestirsi usavano pelli di animali.
Volevano passare la frontiera dell'Impero romano per poter vivere in condizioni
migliori
La mentalità
Per i Germani la virtù più importante era l'onore e il disonore era la colpa più
grave.
Essi si perdevano o si acquistavano durante le battaglie ma anche se si
commetteva un furto o si uccideva un uomo disarmato.
Non avevano paura della morte.
Usavano stringere la testa dei neonati con una benda per allungarlo ( era un
segno di nobiltà).
Credevano nelle profezie e nella magia e formule magiche per proteggere i
guerrieri si trovavano scritte sulle armi.
Le cause delle migrazioni
I Germani coltivavano senza far riposare i terreni tra un raccolto e l'altro e così
essi diventavano sempre meno fertili quindi si dovevano spostare su nuovi
campi e per questo deforestarono parecchi boschi ma siccome la popolazione
aumentava avevano bisogno di più terre.
Per questo motivo masse di popolazioni germaniche si spostarono verso il sud e
l'occidente dell'Europa.
Invasioni-migrazioni oppure migrazioni-invasioni?
Iniziarono quindi le “invasioni” che però gli studiosi tedeschi chiamano
“migrazioni”.
Queste migrazioni-invasioni iniziarono quando gli Unni , un popolo feroce
proveniente dalla Mongolia, arrivò in Russia costringendo i Germani a fuggire
via.
I popoli germanici (Goti, Vandali, Franchi) oltrepassarono i confini nell'Impero
e saccheggiarono le case dei contadini ma il loro scopo era prenderne le terre e
fermarsi lì.
Con l'arrivo dei Germani l'Europa centrale e occidentale prende la fisionomia
etnica che ha ancora oggi.
Una nuova minaccia alle frontiere orientali
Nel 364 divenne imperatore Valentiniano I e come altri imperatori anche lui
associò un parente al trono quindi affidò a suo fratello Valente l'Impero
orientale. Quando Valentiniano morì Valente associò al trono il figlio di
Valentiniano, Graziano, che aveva solo 16 anni.
Il potere dell'imperatore era sempre più debole e gli Unni si avvicinavano
sempre di più ai confini costringendo i Goti a spostarsi verso Occidente e poi
verso le frontiere dell'impero d'oriente.
Ad un certo punto i Goti si divisero in Visigoti e Ostrogoti.
La pacifica immigrazione dei Goti
I Visigoti non attaccarono l'Impero ma chiesero ospitalità che dapprima fu
rifiutata ma poi accettata perchè potevano essere reclutati nell'esercito romano e
renderlo invincibile.
Gli stranieri venivano accolti fin dai tempi di Nerone e l'accoglienza si
chiamava “receptio”.
I Visigoti attraversarono il fiume Danubio e stabilirono nella Mesia ( l'attuale
Bulgaria).
La trasformazione da ospiti a nemici
Nel 377 i Visigoti restarono senza cibo e i romani ne approfittarono per
scambiare cibo con uomini da ridurre in schiavitù. I Visigoti si ribellarono e
iniziaro scontri anche con i contadini perchè i Visigoti spinti dalla fame si
diedero al saccheggio.
Ad Adrianopoli ci fu una battaglia tra i Visigoti e l'esercito dell'imperatore
Valente e vinsero i Visigoti
La battaglia di Adrianopoli
I Visigoti vinsero usando questa tecnica: disposero i carri in cerchio e rimasero
dentro in attesa. I romani erano assetati ( era il 9 agosto e faceva caldissimo) e i
Visigoti per aumentare il caldo bruciarono delle sterpaglie.