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Marco Valerio Maziale

Marco Valerio Maziale nacque a Bilbilis, in Spagna, il 1° marzo di un anno che va dal 38 al 41 d.C. Nel 64 si trasferì a Roma dove venne accolto dalla famiglia di Seneca che lo introdusse nella buona fama. Arrivò con la composizione nell’80 di una raccolta di epigrammi per celebrare la società. La sua inaugurazione dell’Anfiteatro Flavio. Dall’84 inizia a pubblicare regolarmente i suoi componimenti ed il successo lo portò anche a ricoprire cariche onorifiche. Nell’87, infastidito dalla vita cittadina, lascia Roma per raggiungere l’Emilia per poi tornare nella sua città d’origine in Spagna dove morì nel 104.

Opere

Di Marziale ci resta una raccolta di Epigrammi distribuiti in 12 libri composti e pubblicati fra l’86 ed il 101 d.C.. Questo corpo centrale è preceduto da un altro libro di una trentina di epigrammi (Epigrammaton liber), oggi noto come Liber spectaculorum, e seguito da altri.

Riconosciuto artisticamente, grazie al suo realismo e all'aderenza alla vita concreta. I temi degli epigrammi di Marziale sono diversi ed abbracciano l'intera esperienza umana (lutti, avvenimenti familiari e personali, usi e costumi) e, a differenza di quelli tradizionali, questi di Marziale sviluppano fortemente l'aspetto comico-satirico. Inoltre Marziale muta anche alcuni procedimenti formali, come ad esempio la tecnica della trovata finale, della battuta che chiude in maniera brillante il breve giro del pensiero.

NEVIO

Vita 10

Plebeo di nascita, combatte nella prima guerra punica (264-241). La sua condizione sociale è una rarità: non vi sono nella Roma arcaica letterati di origine plebea. Sembra che la sua poesia attaccasse i nobili dell'epoca, come quelli della famiglia dei Metelli e proprio per certe allusioni contenute nei suoi drammi fu incarcerato. Morì forse in esilio a Utica (Africa) nel 204 o 201.

Opere

Scrisse numerose tragedie tra cui due praetextae,

Il Romulus e il Clastidium, e diverse commedie. Ditutto ciò ci restano solo pochi frammenti. La sua opera principale è il Bellum Poenicum in versisaturni. Dei circa 5000 versi ce ne restano una sessantina. Il poema narra la storia di Enea che daTroia giunge nel Lazio e poi, nella parte centrale, la prima guerra punica da lui stessa vissuta in primapersona. Pensiero e stile Se Livio Andronico è in assoluto la prima figura di letterato latino, il campano Nievo è il primoletterato latino di nazionalità romana ed anche il primo letterato romano inserito nelle vicendecontemporanee che racconta, come ad esempio la prima guerra punica.Il suo Bellum Poenicum è il primo testo epico latino che abbia un tema romano. Nonostante ciò,Nevio non si staccava troppo dalla grande tradizione letterale greca, proponendo così una mescolanzadi cultura poetica ellenistica ed ispirazione nazionale.linguaggio poetico in due direzioni: una

“mitica” che gli imponeva laNevio sperimentò un nuovosfida del linguaggio poetico greco e che affrontò cercando nuove combinazioni sintattiche, e una“storica” che lo portano ad adattare il suo stile poetico ad una lunga narrazione continua.

ORAZIO (vedi Corso Monografico)

OVIDIO (vedi Corso Monografico)

PETRONIO

Vita

Il nome di Petronio è quello del personaggio rappresentato da Tacito in Annales, console nel 62 esuicida per volontà di Nerone nel 66 d.C. Come scrittore, Petronio è nominato pochissime volte esolo a partire dal III secolo.

Opere

Di Petronio abbiamo un lunghissimo frammento narrativo, con parti in versi, dal titolo Satyrica,–icus.formato da due grecismi: Satyri (personaggi del mito greco) e il suffisso greco La parte che cima non sappiamo di quanti libri fosse composta l’intera opera. Diciamo cheresta copre i libri 14-16,il Satyricon è nella letteratura mondiale l’opera segnata da più

ombre: sono incerti l'autore, la data dil'estensione originaria e la trama. Tutti gli elementi in essacomposizione, il titolo ed i suo significato,contenuti concordano con una datazione non oltre il principato di Nerone.

La storia è narrata in prima persona dal protagonista Encolpio, un giovane di buona cultura, che ha acon un maestro di retorica, Agamennone, e discute con lui della decadenza dell'oratoria.

Insieme a lui ci sono altri due personaggi, Ascilto e Gitone, che vengono coinvolti da una matrona romana, Quartilla, in un rito in onore del dio Priapo, buffa divinità che simboleggia il sesso maschile.

Sfuggiti da Quartilla, i tre vengono scritturati per un banchetto in casa di Trimalcione, un ricchissimo ma rozzo liberto. È la parte più famosa dell'opera dove si racconta nel dettaglio lo svolgersi dellacena, come una esibizione di ricchezza e di cattivo gusto.

L'opera continua con la rivalità omosessuale tra

Encolpio e Ascilto, l'entrata in scena del poeta Eumolpo che, nell'ultima scena offre un bizzarro espediente: si dà lettura di un assurdo testamento per cui chi vuole godere dei lasciti di Eumolpo dovrà cibarsi del suo cadavere. Non risulta con sicurezza che Petronio abbia scritto altre opere. Pensiero e stile Volendo inquadrare il genere letterario del Satyricon, non è possibile farlo in nessuno dei termini moderni che usiamo in narrativa (novella, romanzo). Gli antichi davano nomi molto generici (historia, fabula). La critica moderna chiama in genere "romanzi" un gruppo ristretto di opere racchiuse in due tipologie: due testi latini (Satyricon di Petronio e Metamorfosi di Apuleio) ed una serie di testi greci databili tra il I e il IV secolo. In Petronio la forma del romanzo è composta da una prosa narrativa interrotta, con apprezzabile frequenza, da inserti poetici che hanno come protagonista o direttamente il narratore o la voce di alcuni.

personaggi.Il dato più originale della poetica di Petronio è forse la sua forte carica realistica, evidente a noi soprattutto nella "Cena di Trimalcione" dove diventa anche un fenomeno linguistico.

PLAUTO (vedi Corso Monografico)

PLINIO IL VECCHIO

Vita

Nacque a Como nel 23 d.C. Da giovane presta servizio militare in Germania per due anni e ciò gli ispira la composizione di un'opera storica di notevole respiro: i Bella Germaniae, molto usata da Tacito come fonte. Dopo la morte di Claudio, Plinio vive appartato, in quanto ostile a Nerone e in questo periodo si dedica all'oratorio ed all'avvocatura, come attesta in questo periodo la composizione di un'opera intitolata Studiosus che riguarda l'instituto oratoria di Quintiliano. Con l'ascesa di Vespasiano, Plinio inizia una brillante carriera politica e proprio in questi anni si dedica alle due opere che lo resero famoso. La prima è la storia romana "A fine Aufidi Bassi".

che non ci è stata conservata, ma sembra essere di gran lunga la sua opera più importante ed ambiziosa. A questa segue la sua colossale fatica Naturalis historia. L'imperatore Tito lo vuole come prefetto della flotta imperiale in Campania dove trova la morte nel 79. Opere Tutte le sue opere andarono perdute, tranne la Naturalis historia. Plinio aveva affermato di non aver mai letto un libro cattivo dal quale trarre anche una minima utilità. E proprio questa sua continua ed assidua lettura lo porta a comporre un'opera di 37 libri destinata a inventariare la somma delle conoscenze acquisite dall'uomo. Il piano dell'opera prevede: 1) un indice generale e bibliografia libro per libro; 2) Cosmologia e geografia fisica; 3-6) Geografia; 7) Antropologia; 8-11) Zoologia; 12-19) Botanica; 20-32) Medicina; 33-37 Metallurgia e mineralogia. Il testo Naturalis historia (in italiano Storia naturale, anche se il sensoesatto sarebbe "La scienza della natura" è preceduto da un'epistola dedicataria rivolta al futuro imperatore Tito. Pensiero e stile 12. Già dalla prima età imperiale la cultura romana si dedicava ad opere di tipo manualistico dove raccogliere il meglio delle conoscenze nei diversi settori. Più che vere e proprie enciclopedie, erano considerati degli "inventari". Ma l'opera di Plinio fu una scommessa originale per dimensioni e ambizioni. Eppure, stilisticamente, Plinio è considerato da molti critici addirittura il peggiore scrittore latino. Il giudizio merita qualche precisazione: la folle ampiezza della sua opera non era compatibile con un processo di regolare elaborazione stilistica; inoltre la tradizione enciclopedica romana non comportava un particolare sforzo di bello scrivere. C'è poi da dire che l'opera era troppo lunga per essere letta di filato o anche per essere usata nelle scuole, ma nonostante ciò,

Prima che arrivassero le enciclopedie moderne con l'uso dell'ordine alfabetico, il Naturalis historia di Plinio il Vecchio resta uno dei testi meglio organizzati e consultabili.

PROPERZIO

Sesto Properzio nacque probabilmente ad Assisi fra il 49 e il 47 a.C. da famiglia equestre e benestante che però, a causa della guerra di Perugia (la rivolta dei proprietari italici repressa da Augusto nel 41-40), cadde in disgrazia. Properzio fu costretto a trasferirsi a Roma per tentare la carriera forense e politica. Qui si inserisce nei circoli letterari della capitale e legato ad una donna elegante e spregiudicata dal nome Cinzia. Molto importante fu il suo contatto con Mecenate che gli permette di pubblicare il suo primo canzoniere. La sua vita fu breve considerato che non avendo riferimenti cronologici posteriori al 16 a.C., dobbiamo far risalire a questa data la sua morte.

Opere

Elegie: raccolte in 4 libri. Il primo fu pubblicato nel 28 a.C. noto con il nome greco Monobiblos (libro singolo),

mentre il secondo e il terzo
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marinocarmine di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pellacani Daniele.