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GLI OBIETTIVI DELLA FINANZA PUBBLICA
• Finanziamento dei servizi pubblici
• Pieno impiego delle risorse produttive, soprattutto il lavoro
• Equa distribuzione del reddito fra i cittadini
• Stabilità monetaria e valutaria: consiste nella difesa del potere d’acquisto della moneta e nel controllo dei conti con
l’estero.
• Sviluppo del reddito nel tempo: il suo aumento indica un miglioramento nei livelli si vita della comunità nazionale.
• Efficienza e ripartizione ottima delle risorse tra settore privato e settore pubblico
CAUSE DELL’AUMENTO TENDENZIALE DELLE SPESE PUBBLICHE (legge di Wagner)
• Passaggio dallo stato assoluto allo stato parlamentare: ha spinto le assemblee rappresentative ad assumere maggiori
impegni di spesa
• Aumento della domanda dei servizi pubblici
• Industrializzazione e urbanesimo: rendono necessari investimenti in infrastrutture per assicurare il soddisfacimento di
bisogni pubblici essenziali.
• Aumento dei consumi privati: circolazione automobilistica.
• Intervento pubblico a sostegno della domanda globale allo scopo di ridurre la disoccupazione
• Passaggio dalla famiglia patriarcale a quella nucleare: costringe lo stato a creare le necessarie strutture assistenziali, in
quanto nel modello di famiglia patriarcale la maggior parte delle funzioni (asili nido, ricoveri per anziani) erano espletate
direttamente dalle famiglie
• Aumento dei redditi individuali: ha spinto lo stato ad attuare politiche redistributive a favore dei ceti a basso reddito per
evitare sperequazioni.
LO STATO SOCIALE Sistema in cui lo stato garantisce a tutti i cittadini i livelli minimi di reddito e la soddisfazione di bisogni
ritenuti essenziali. Gli alti costi di questi interventi pubblici sono coperti da un’imposizione progressiva, che grava specialmente
sulle classi sociali più ricche la prima applicazione concreta dei principi del Welfare State si è avuta Inghilterra, consistente in un
insieme di misure per proteggere i cittadini dalla miseria La crisi economica della metà degli anni 70 ha messo in discussione la
capacità dello stato di far fronte alla domanda dei servizi sociali da parte della collettività. I critici più radicali sono stati i
monetaristi, secondo i quali lo stato non può garantire a lungo i servizi sociali senza provocare tensioni inflazionistiche. Poiché
le politiche del welfare state hanno condotto a enormi spese statali, a cui le entrate non sono più in grado di farvi fronte, si parla
di crisi fiscale dello stato. LA FINANZA DELLA SICUREZZA SOCIALE
La sicurezza sociale consiste in un insieme di prestazioni pubbliche dirette ad assicurare a tutti un reddito minimo e a
proteggerli dai rischi più gravi dell’esistenza. Il finanziamento della sicurezza sociale avviene mediante il pagamento dei
contributi sociali, chiamati entrate parafiscali.
EVOLUZIONE Verso la fine del 1800 sono nate le associazioni volontarie e autogestite: i lavoratori versavano contributi che
servivano per aiutare i lavoratori stessi e le loro famiglie in caso d’invalidità, malattia, morte. Le prime forme di assicurazione
sociale obbligatoria nascono in Germani: esso differisce dal sistema di mutua assicurazione in quanto i lavoratori appartenenti a
una determinata categoria sono obbligati a versate i contributi in relazione ai rischi cui sono soggetti
Si perviene successivamente al sistema della previdenza sociali, in sui i contributi sono fissati in relazione ai salari del lavoratori
e non del rischio assicurato.
Il welfare state La fase finale dell’evoluzione sia ha con il sistema della sicurezza sociale: con questo sistema, il cittadino, in
quanto tale, ha diritto ad avere condizioni minime di vita, indipendentemente dai contributi versati. In Italia le prime forme di
assicurazione obbligatoria si ebbero alla fine del 1800: seguirono:
• 1927: l’assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi
• 1939: riconoscimento del diritto alla reversibilità della pensione
• 1941: creazione della cassa integrazione guadagni
• 1969: istituzione della pensione sociale favore dei cittadini che hanno compiuto 65 anni e sono sprovvisti di reddito.
Esso consiste in un assegno corrisposto indipendentemente dal versamento dei contributi.
Tutti questi interenti si sono concretizzati nell’art. 38 della C, il quale afferma che ogni cittadino ha diritto al mantenimento e
all’assistenza sociale; i lavoratori hanno diritto a essere assicurati con mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di
infortunio, malattia, vecchiaia, inabilità e disoccupazione involontaria’assistenza privata è libera.
Il finanziamento della sicurezza sociale Motivi dell’intervento pubblico:
• Motivi etico-sociali
• Motivi di efficienza economica: relativi alla maggior capacità dello stato di assolvere a funzioni essenziali di interesse
collettivo
• Motivi di merito: protezione di alcune categorie di lavoratori o di tutti i lavoratori per il contributo dato allo sviluppo
sociale
Metodi di finanziamento:
• Metodo della capitalizzazione : i premi o contributi versati vengono accantonati e le prestazioni sono finanziate
utilizzando le riserve costituite dalla capitalizzazione di tali versamenti. Presenta il difetto della riduzione del valore
reale degli accantonamenti in periodi di inflazione
• Metodo della ripartizione : le prestazioni effettuate durante un certo periodo sono finanziate mediante entrate realizzate
nello stesso periodo. In tal modo sono le imprese e i lavoratori attivi che sostengono, con i contributi sociali obbligatori,
la spesa per le pensioni dei lavoratori in quiescenza. In Italia la previdenza è finanziata con il sistema a ripartizione:
tuttavia gli oneri a carico dei lavoratori e dei datori di lavoro (cuneo fiscale) sono più elevati rispetto agli altri paesi, in
cui sono più diffusi i “fondi pensione di carattere privatistico”. Un rimedio inteso a ridurre gli oneri sociali è costituito
dalla diminuzione della quota a carico del lavoratore e del datore di lavoro, in modo che la impieghino in un fondo
privato. Un altro sistema può essere la diminuzione di servizi prestati al fine di predestinare la quota non utilizzata per il
pagamento delle pensioni. EFFETTI DELLA SICUREZZA SOCIALE
Sicurezza sociale e risparmio aggregato: secondo alcuni studiosi, i sistemi di sicurezza sociale diminuiscono il risparmio
globale perché diminuisce nei soggetti la paura di affrontare rischi futuri, in quanto coperti diverse forme di previdenza e
assicurazione, aumenta quindi la propensione al consumo, non essendo necessario risparmiare per accantonare capitali per
fronteggiare tali rischi.
Un’altra teoria è quella secondo la quale la sicurezza sociale comporta una redistribuzione più equa del reddito tra le classi
sociali. Dato che i soggetti a basso livello di reddito mostrano un’elevata propensione al consumo, mentre le classi più ricche
sono caratterizzate da un’elevata propensione al risparmio, ogni redistribuzione a favore delle classi più povere fa diminuire la
propensione globale al risparmio.
A risultati diametralmente opposti perviene un’altra corrente secondo cui i sistemi di sicurezza sociale mobilitano elevati risparmi
forzati, che hanno l’effetto di aumentare i risparmi globali della collettività; senza tale quota i soggetti, soprattutto i più deboli,
destinerebbero tutto il reddito al consumo senza destinarla fondi per una forma di copertura previdenziale.
Sicurezza sociale e investimenti La sicurezza sociale può avere effetti riduttivi sugli investimenti privati, dato che gran parte
del risparmio si indirizza verso consumi pubblici. Può accadere allora che gli investimenti privati siano insufficienti ad adeguare
la produzione della domanda; poiché questa non trova sul mercato un’adeguata offerta, essa provoca tensioni inflazionistiche
che possono avere conseguenze negative sull’intero sistema economico.
Se invece il sistema economico dimostra una scarsa propensione agli investimenti privati, le spese per la sicurezza sociale
possono agire come stimolo agli investimenti pubblici e privati.
Sicurezza sociale e stabilità economica La sicurezza sociale può costituire uno strumento atto ad attenuare le onde del ciclo
economico, come ad esempio l’assicurazione contro la disoccupazione.
Effetti della sicurezza sociale sulla distribuzione
Le forme principali di trasferimento di ricchezza attuate dalla sicurezza sociale sono:
• Trasferimenti dai cittadini economicamente attivi a quelli inattivi
• Trasferimenti tra cittadini di diversa età
• Trasferimenti tra cittadini che hanno diversa struttura di consumi.
• Trasferimenti tra diversi settori di attività
• Trasferimenti tra famiglie formate da un diverso numero di componenti
• Trasferimenti tra diverse aree territoriali
GLI ENTI PREVIDENZIALI ITALIANI
• INPS
• INAIL
• INPDAP
INPS: assicura i lavoratori dipendenti e autonomi, inclusi i dipendenti pubblici ha il compito di gestire le assicurazioni contro:
• Invalidità, vecchia e superstiti: assicura il pagamento di una pensione nel momento in cui si verifica l’invalidità (non sul
posto di lavoro), dal compimento dell’età pensionabile o la morte dell’assicurato di cui beneficiano gli aventi diritto
• Disoccupazione involontaria: assicura un sussidio per un determinato periodo di tempo a chi è disoccupato
• Sospensione dal lavoro per cause transitorie, di ristrutturazione o conversione aziendale: assicura il pagamento di un
salario ridotto attraverso la Cassa integrazione guadagni, ordinaria o straordinaria. Può essere protratta fino a 24 mesi
• Malattia e maternità
• Erogazione di assegni familiari: integrano il reddito dei lavoratori in relazione al fabbisogno della famiglia. Pagati dalla
Cassa Unica degli assegni familiari. Sono anticipati dal datore di lavoro e poi restituiti in sede di conguaglio.
INAIL: gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e contro le malattie professionali. Provvede inoltre a
una speciale assistenza a favore dei grandi invalidi del lavoro.
INPDAP: assicura i dipendenti dello stato, enti locali e degli altri enti pubblici con funzioni pensionistiche (ora INPS)
IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO
L’INPS gestisce:
• fondo pensioni dei lavoratori dipendenti
• Fondo speciale sostitutivo per singole categorie, tra cui il lavoratore autonomo
• fondo sociale: provvedono al pagamento delle pensioni sociali: le prestazioni sono indipendenti dai contributi versati e
gravano direttamente sul bilancio pubblico
TIPI DI PENSIONE:
• Pensione di vecchiaia: spetta ai lavoratori che hanno raggiunto una determinata età e abbiano versato per un certo
numero di anni i contributi previdenziali.
• Pensione d’inabilità: