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MOTORIZZAZIONE, ARMI, AERONAUTICA

Per la prima volta... la tecnologia diventa fondamentale, nelle guerre precedenti si vinceva per strategia militare. I due paesi leader sono appunto Germania e Stati Uniti, ma in periodo di guerra tutti i paesi industrializzati Europei, occupati dalla produzione bellica non possono produrre beni diversi da quelli impegnati in guerra. La politica industriale è infatti gestita dallo Stato; ALTRI PAESI NON IN GUERRA CONQUISTANO QUEI MERCATI CHE NON SONO PIÙ SOTTO L'INTERESSE DELLE IMPRESE EUROPEE: da qui gli USA crescono ulteriormente insieme al Giappone occupando quei settori lasciati liberi insieme all'America latina non troppo lontani dallo sviluppo industriale: l'economia di mercato è ben sviluppata con agricoltura e allevamento di grandi estensioni finalizzati al commercio.

SOSTITUZIONI DELLE IMPORTAZIONI- processo nella quale i paesi su americani anziché acquistare prodotti dall'Europa iniziano a produrre.

quei benicostruendo industrieLE CONSEGUENZE: 1. PERDITE DEMOGRAGICHE (variabile popolazione): oltre ai morti, vanno registrati i NON NATI, andando in guerra i giovani scompare la fascia d'età fertile. INVERSIONE DI TENDENZA DELL POPOLAZIONE A CAUSA DELLE DUE VARIABILI 2. CONTRAZIONE PRODUZIONE: lo Stato aumenta la produzione delle fabbriche, ma nel momento in cui finisce la domanda bellica diminuisce ed accanto ad una contrazione c'è una CONVERSIONE che però costa l'impresa. 3. DISORDINE FINANZIARIO: ci furono problemi finanziari alla fine della Prima guerra mondiale – già presenti in epoche antiche in maniera più semplificata – che hanno la caratteristica da spartiacque perché fu da questo momento che nacque L'ORGANIZZAZIONE SCIENTIFICA DELLA LAVORO. Entrando in guerra, lo Stato interviene nel ciclo produttivo, con la necessità di ripagare le imprese che producono, da ciò ne consegue un aumento della spesa pubblica.

Aumentano le spese - devono aumentare le entrate fiscali: lo Stato può aumentare le tasse, richiedere prestiti o se ci troviamo in un'economia avanzata è possibile creare nuova moneta - c'è però una COMPLICAZIONE: la moneta in circolazione è:

  • moneta metallica
  • carta moneta

A partire dalle scelte fatte in Inghilterra agli inizi del 600', il sistema di REGOLAZIONE degli scambi monetari INTERNAZIONALI: era per tutti i paesi occidentali sviluppati era il cosiddetto GOLD STANDARD: basato su due criteri: la carta moneta (sterlina) debba avere una corrispondenza in metallo prezioso - la banca inglese crea delle monete di carta che corrispondono ad una determinata quantità di oro da cui non si potevano emettere carta moneta all'infinità dal momento che l'oro era limitato - questo fattore viene preso in considerazione da tutti i paesi.

CONVERTIBILITÀ - la carta moneta deve essere convertibile in oro.

LIBERA

CIRCOLAZIONE DI METALLO – i Paesi cheaderiscono al GOLD STANDARD accettano dicompensare \ regolamentare i movimentiinternazionali di denaro in metallo – prima dellaloro partecipazione preferivano conservarla nelleloro casse essendo l’oro un bene rifugio.

Secondo gli studiosi questo regime di gold standardinduceva la STABILITÀ RELATIVA DELLE VALUTE:questo andamento stabile, da cui una mancata crisidei sistemi valutari era accreditata dalle istituzionipolitiche ai meccanismi \ dinamiche insiti al goldstandard in riferimentoall’AUTOREGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA :incentivo a non comprare troppo dall’esternoaumentando stabilità negli scambi commerciali.

Era ritenuto un sistema che garantiva stabilità: seesce dell’oro devo ridurre la moneta circolante – seportati al paradosso l’uscita di oro sarebbeconsistente, da cui ne consegue una diminuzionedella liquidità da cui ne conseguono problemi seriper la nazione.

sistema CROLLA: gettando tutto il mondo in una crisi generale – divenendo anch'esso un sistema di instabilità data l'incapacità della diplomazia di risolvere questi problemi.

Perché CROLLA? Aumentano le spese dello Stato in periodo di guerra da cui ne consegue un aumento delle entrate che possono avvenire in vario modo: non posso però aumentare le tasse più di tanto (imposte straordinarie sul patrimonio entro determinati limiti) – se invece ci troviamo in un periodo tranquillo lo Stato riceverà crediti da parte del popolo in cambio di interessi ma durante periodo di guerra ciò diventava complicato.

Facevano una serie di PRESTITI FORZOSI – prestiti obbligatori per determinate categorie (ma era qualcosa di molto limitato).

Fisco, crediti durante la guerra. L'unica soluzione? NUOVA LIQUIDITÀ: conseguenza primaria è l'inflazione valendo la carta moneta di meno.

Con il GOLD STANDARD avevo una sterlina 1g

oro,due marchi 1g d'oro – se tutte le N moneta aveva un rapporto uguale si poteva tornare ad un accordo, ma avendo aumentato la liquidità – l'immissione non era stata uguale in tutti gli Stati. Alla fine della guerra c'è un disequilibrio non solo a causa delle diferenti immissioni, ma alcuni paesi stanno peggio di altri – non c'è quindi un equilibrio tra gli Stati presente a fine 800' che aveva consentito la stabilità della SOVRASRUTTURA MONETARIA senza nemmeno l'equilibrio IMPORT \EXPORT. Per molti invece sarebbe stato efficace tornare al gold standard per la stabilità economica come avvenne anche se poi si riuscì ad inizio Seconda guerra mondiale: si arriverà nel 1944 ad un nuovo accordo monetario internazionale o accordo di BRETTON WOODS, lo standard non era più il gold standard ma GOLD EXCHANGE STANDARD: non era più la sterlina ma la nuova moneta dei potenti ovvero il

dollaro. L'altra differenza era che ogni moneta era convertibile in oro, nel secondo invece l'unica moneta convertibile in oro era il dollaro quindi le monete dovevano convertirsi in DOLLARO (intermediazione del dollaro statunitense) per poi convertirsi a loro volta in ORO. 4. INSTABILITÀ SOCIO-POLITICA: dipende dalle relazioni internazionali, ma vi è una instabilità anche interna enfatizzata dalla trincea (lì andavano i poveri, non alfabetizzati – accompagnati dagli ufficiali: laureati, proprietari terrieri – ceto elevato). Terminata la guerra i più poveri sperano di ottenere riconoscimenti per il loro sacrificio, ciò non avviene, quando tornano si trovano pure disoccupati. Instabilità SOCIO-CULTURALE: ingresso delle donne nelle industrie ausiliari, non essendoci gli uomini. Iniziano ad avere una libertà maggiore, ma alla fine della guerra queste condizioni vengono meno - AUTORIZZAZIONE MARITALE, dal 1918 le leggi aboliscono.questa autorizzazione.Il TRATATTO DI VERSAILLES venne stipulato al termine della prima guerra, con uno spirito di collaborazione pari a 0. C'era una scarsa conoscenza della situazione economica dei paesi coinvolti nella guerra: c'era una scarsissima consapevolezza di un dato: il 62% degli scambi erano all'interno dei paesi sviluppati con una grossa percentuale all'interno dell'UE.A parte KEYNES nessuno aveva capito la situazione economica europea. In questo periodo gli USA si inserirono nel Trattato ma non ebbero il ruolo di mediatore: questa loro incapacità accompagnata dall'inconsapevolezza porta ad imposizioni restrittive ai perdenti che si dimostreranno NEFASTE:- Primo errore è la suddivisione dei confini con la destrutturazione dell'impero AUSTROUNGARIGO. La suddivisione dei confini venne fatta ma senza criterio. Oltre ai confini si prendono provvedimenti riguardo aspetti finanziari, senza né spirito di collaborazione (unica soluzione peraiutare l'intera Europa) né criteri a causa di conflitti culturali e l'individualismo degli USA: si mantengono imparziali finalizzata al soddisfacimento dei propri interessi. Gli USA ricordano il fatto che i paesi alleati avevano ricevuto dei crediti ed ora li richiedevano indietro (parliamo di miliardi), erano in credito con tutti gli alleati anche se comunque la loro economia non ha problemi – secondo la logica individualità e in mancanza di corporazione internazionale. In ciascun paese però c'erano problemi da cui ne ebbe la peggio Germania e Austria con RIPARAZIONI pari a 33 miliardi. L'unico contrario a questa scelta era l'economista Keynes dal momento che stava già vivendo un periodo di crisi. Questi debiti non vengono ovviamente ripagati, con la Francia che occupa la Ruhr e gli USA che mediano rateizzando i debiti – di fatto la situazione rimane critica per la Germania siccome doveva comunque ripagare le riparazioni e a loro.

volta avevano altri DEBITI. Da qui i Paesi alleati pretendono che la Germania ripaghi i suoi debiti e da qui loro li avrebbero ripagati.

COSA NE CONSEGUE? Gli USA fa ulteriori crediti (a breve termine – furono investiti a lungo periodo (dato il loro sistema bancario) e dunque questo ciclo del denaro non ha funzionato ma ha solo accelerato la situazione di instabilità e di sfiducia che si aggiunge: al gold standard ed ad una situazione sociale instabile creando la dinamica ideale tale che alimenterà la crisi del 29’ con la conseguente) alla Germania in modo da depressione degli anni 30’ ripagare i debiti che aveva verso i paesi creditori, ed al canto loro i paesi alleati ripagano i debiti verso gli USA.

Situazione economica europea:

USA: Può concedere dilazioni su debiti di guerra, ma non su debiti commerciali

FRANCIA: Vuole riparazioni (> a debiti di guerra)

GRAN BRETAGNA: Rinuncia a riparazioni se condona debito di guerra.

GERMANIA: È disposta a pagare debiti (commerciali),

ma non riparazioni Dopo la 1° guerra mondiale analizziamo la CRISI DEGLI ANNI 30’. La crisi parte con il crollo della borsa di Wall Street, a seguito dei ruggenti anni 20 con una crescita significativa del settore agricolo ed industriale. - con conseguente produzione di massa. Questa situazione fece sì che molti americani investirono nel settore secondario con il FINANZIAMENTO INDUSTRIALE proveniente prevalentemente dalle banche.
Dettagli
A.A. 2021-2022
83 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MaurizioTesta2001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di La dimensione storica in economia: i fatti e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Licini Stefania.