vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PRINCIPIO DELLA GIUSTA ALTERNANZA TRA FASI DI LAVORO E FASI DI RECUPERO
L'adattamento dell'organismo al carico è la risultante di un'alternanza corretta tra carico fisico e
recupero. I principi della prograssività e della gradualità non garantiscono il miglioramento se
non sono previste queste fasi di abbassamento o interruzione del carico di lavoro che
determinano il processo di adattamento e di supercompensazione.
Un buon metodo di allenamento, quindi, consiste nell'alternanza di cicli a carico
progressivamente crescente con cicli a carico ridotto.
PRINCIPIO DELLA PERSONALIZZAZIONE DEI CARICHI DI ALLENAMENTO
Il carico di allenamento va personalizzato in base a:
- Caratteristiche fisiche e grado di maturazione del soggetto
- Caratteristiche psicologiche e al grado di sopportazione dei carichi di lavoro del soggetto
- Condizioni socio-ambientali di allenamento del soggetto.
PRINCIPIO DELLA MULTILATERALITA' O DELLA POLIVALENZA.
È bene svilupppare tutte le capacità fisiche contemporaneamente e parallelamente in relazione
all'età del soggetto e al suo grado si preparazione.
La multilateralità si riferisce anche alla scelta dei mezzi, che deve essere la più vasta possibile
per garantire la conoscenza di un ampia base per i miglioramenti futuri.
La multilateralità è alla base dell'allenamento giovanile ma è bene che persista anche in fase
adulta, questo per evitare la monotonia degli allenamenti e per mantenere vive nell'organismo le
capacità di risposta a stimoli diversificati.
CAPITOLO 2.2 – PROGRAMMAZIONE DELL'ALLENAMENTO
L'allenamento sportivo presuppone un programma razionale che si pone obiettivi raggiungibili e
si preoccupa della scelta dei mezzi e metodi per il raggiungimento degli stessi.
Per un corretto allenamento, occorre pianificare tutte le parti di lavoro che si intendono attuare,
la loro distribuzione nel tempo e la loro quantificazione. Un buon allenatore, perciò, deve variare
la struttura ed il contenuto di un allenamento in base al grado di qualificazione della squadra e il
numero di allenamenti disponibili.
Studi scientifici hanno portato a suddividere il lavoro in periodi con carateristiche diversificate e
ben determinate (PERIODIZZAZIONE).
L'obiettivo è portare la squadra all'apice della forma nel periodo giusto della stagione sportiva.
L'allenamento giovanile necessita di una preparazione pluriennale, specie nella fascia 14-15anni
Il periodo annuale, secondo il principio della periodizzazione viene diviso in 3 fasce:
1) periodo preparatorio, che mira a sviluppare le condizioni di base del soggetto attraverso
esercitazioni di carattere generale e di carattere specifico, in modo che l'organismo sia in grado
di sostenere gli sforzi dell'attività fisica.
Il periodo dura dai 45/60 giorni per la fascia adulta, 60/90 giorni per quella giovanile.
2) periodo agonistico, che riduce l'allenamento delle capacità fisiche a favore di quelle tecniche
tattiche, dando agli allenamenti un marcato segno di specificità. Viene data particolare
attenzione anche al fattore psicologico della gara.
3) periodo di transizione, che separa la stagione agonistica da quella preparatoria per l'anno
successivo. Essa ha l'obiettivo di ristabilire i fattori psicologici e fisici dell'atleta e ha una durata
di massimo 4/6 settimane, avente come allenamenti, attività collettive, di gruppo o individuali.
Il lavoro programmato è senza dubbio più efficace rispetto a quello improvvisato, dato che esso
risponde maggiormente alle esigenze di una seria e razionale programmazione che tiene conto
del singolo atleta e del gruppo, prevedendo un lavoro più scientifico e non legato a parametri
casuali che spesso risultano inadeguati e poco seri.
CAPITOLO 3 – INTRODUZIONE ALLE QUALITA' FISICHE
E PSICOFISICHE DEL GIOVANE CESTISTA
CAPITOLO 3.0 – LE CAPACITA' MOTORIE
La pallacanestro è un gioco piùttosto complesso, dove il giocatore deve avere delle spiccate
qualità fisiche e psicofisiche. Le qualità specifiche interagiscono tra di loro per la realizzazione di
ogni richiesta in rapporto ad una specifica situazione.
Queste qualita' sono suddivise in:
1) CAPACITA' MOTORIE a loro volta suddivise in:
a) Capacita' Condizionali, composte dalla forza, resistenza e velocità.
b) Capacità Coordinative, a loro volta suddivise in:
1) Generali, divise in:
- Capacità di Adattamento e Trasformazione dei movimenti
- Capacità di Controllo motorio
- Capacità di Apprendimento motorio
2) Speciali, divise in:
- Destrezza
- Capacità di Equilibrio
- Capacità di Orientamento
- Capacità di Combinazione motoria
- Elasticità
Le capacità coordinative generali vanno allenati nella primissima fascia d'età (8-10 anni),
fascia d'età nella quale viene applicata una metodica multidisciplinare e globale.
Arrivati all'età di 14-15 anni inizia a prendere forma l'allenamento tecnico e di squadra
avente come punto di forza le capacità coordinative speciali.
c) Mobilità Articolare, composta da flessibilità, estensibilità e articolarità.
2) QUALITA' PSICOMOTORIE, ovvero le qualità del carattere, il comportamento, la capacità di
anticipazione (scelta), le conoscenze e le qualità tattiche.
CAPITOLO 3.1 – CAPACITA' CONDIZIONALI
CAP. 3.1.1 – LA FORZA
È la capacità che hanno i muscoli di superare resistenze esterne di diverso valore, opponendosi
o vincendo le resistenze.
I fattori fondamentali determinanti questa capacità sono:
a) sezione trasversale del muscolo (numero fibre muscolari e loro spessore)
b) Numero di fibre muscolari che vengono eccitate
c) Tipo di fibre muscolari e distribuzione all'interno del muscolo
- fibre rosse, con contrazione lenta,
- fibre bianche, con contrazione veloce,
d) Frequenza di impulsi che i neuroni motori trasmettono ai muscoli
La forza muscolare può essere suddivisa in 4 forme principali:
1) Forza Massimale (o assoluta o statica): è la forza più elevata che il sistema neuromuscolare è
in grado di esprimere con una contrazione muscolare volontaria. Essa è direttamente
proporzionale alla sezione trasversale del muscolo. La forza massimale risulta determinante
nelle discipline dove occorre vincere enormi resistenze (sollevamento pesi, lotta, ...)
2) Forza Veloce (o dinamica o rapida o potenza): è la capacità di un muscolo di esprimere forza
in velocità (denominata anche forza esplosiva). È la capacità del sistema neuromuscolare di
superare delle resistenze con una elevata rapidità di contrazione.
3) Forza Resistente: è la capacità dell'organismo di opporsi alla fatica durante prestazioni di
forza, ripetute per un periodo di tempo di lunga durata.
4) Forza Relativa: è la forza che un atleta sviluppa in relazione al proprio peso corporeo ed è
data dal rapporto tra la forza massima ed il peso corporeo.
La forza può essere incrementata in diverse condizioni:
a) in condizione ISOMETRICA: sistema di allenamento basato su esercizi statici, nei quali
l'organismo mantiene una posizione statica senza il movimento delle leve. L'esercizio
risulta allenante perchè avviene un aumento di tensione all'interno del muscolo.
b) in condizione ISOTONICA: sistema di allenamento basato su esercizi dinamici, nei
quali i muscoli riducono la loro lunghezza. La forza necessaria per il movimento deve
superare le resistenze esterne ed è proporzionale alla velocità del movimento stesso.
c) in condizione di STIRAMENTO: sistema di allenamento PLIOMETRICO avente un
potenziale elevato: prevede cadute verso il basso con un successivo rapido movimento
(rimbalzo) verso l'alto. L'azione "stiramento-contrazione" sollecita in maniera rilevante
le fasce muscolari e abitua le fibre a contrazioni sempre più potenti e veloci.
Come si sviluppano durante l'età evolutiva?
Fino a 11 anni: la forza muscolare non è ancora marcatamente sviluppata
11-14 anni: evidente incremento della forza veloce e della forza resistente.
15-18 anni: sviluppo intenso della forza assoluta (massimale)
La pesistica è sconsigliata fino alla fascia 15/18 anni perchè, nelle fasce precedenti, il sistema
osseo non si è ancora completamente sviluppato.
Nel gioco della pallacanestro, è evidente che rivestono un ruolo determinante la forza esplosiva
e la forza resistente: gli arresti, i cambi di direzione, l'aumento e la diminuzione di velocità, i
contatti con gli altri giocatori, ... sono movimenti che questo tipo di sport impone ai giocatori,
siano essi attaccanti o difensori. Ciò richiede un'elevata forza esplosiva ed essendo movimenti
che si ripetono per tutta la durata dei 4 tempi (40 min totali) è richiesta anche una buona forza
resistente. CAP. 3.1.2 – LA RESISTENZA
La resistenza è la capacità del'organismo di produrre lavoro per un lungo periodo di tempo,
senza che si verifichi un calo della sua efficacia. Questo calo è denominato "fatica".
L'atleta resiste all'insorgere della fatica facendo ricorso a tutte le possibili fonti di energia
muscolare e psichica.
Resistenza e fatica sono correlate da:
- i complessi fenomeni di utilizzo delle sostanze energetiche accumulate e immagazzinate
nell'organismo,
- L'efficienza dei meccanismi del loro ripristino,
- Il funzionamento degli apparati preposti allo smaltimento e all'eliminazione dei prodotti
tossici, che si formano e si depositano nel muscolo durante il lavoro.
Vi sono due diversi tipi di resistenze e due rispettivi tipi di fatica:
- GENERALE, quando intervengono nel lavoro grandi masse muscolari o l'intera persona. La
fatica, in questo caso, coinvolge tutto l'organismo.
- LOCALE o SPECIALE, quando il lavoro impegna gruppi muscolari localizzati. La fatica, in
questo caso, si manifesta solo in quelle fasce muscolari, dando come effetto stanchezza,
irrigidimento e dolore.
Se prendiamo in considerazione i processi chimici che avvengono nelle cellule, come la
produzione di ATP, possiamo dividere la resistenza in 2 tipologie:
- RESISTENZA AEROBICA: capacità di prolungare a lungo un lavoro muscolare moderato. Il
lavoro compiuto usualmente è quasi totalmente aerobico. Un lavoro viene definito
aerobico quando l'ATP che viene consumato è immediatamente ricostruito. Si potrebbe
pensare ad un lavoro di durata infinita, data la continua produzione di ATP consumato,
ma ciò non avviene dato che vi sono fattori che lo impediscono, come quello psicologico.
Durante questi lavori, il battito cardiaco aumenta lievemente sopra la normal