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Questi tre sono anche i più colpiti negli infortuni
nella pallacanestro. Andiamo ad analizzare nello
specifico i più importanti:
Legamento Crociato Anteriore: passa
•
all'interno dell'articolazione femoro-tibiale, dall'area
che comprende la superficie inferiore dei condili
femorali al piatto tibiale. Il compito del legamento
crociato anteriore è quello di impedire lo scivolamento
in avanti della tibia rispetto al femore, prevenendo in
questo modo l'iperestensione ginocchio. Il crociato
anteriore è un legamento che può facilmente subire
lesioni, parziali o anche totali, quando il ginocchio
subisce un’eccessiva rotazione o distorsione. Nella
pallacanestro lo scenario più comune di infortunio è
quando il piede rimane fisso al suolo e avviene una
rotazione verso l’esterno
Tendine Rotuleo: Il tendine rotuleo è una
resistente banda di tessuto connettivo fibroso che
congiunge la porzione inferiore della rotula a una
parte della tibia. La rotula si presenta come un
triangolo rovesciato, che collega il tendine rotuleo al
tendine del quadricipite femorale (retto femorale,
vasto intermedio, vasto laterale e vasto mediale). Il
tendine rotuleo serve a stabilizzare la rotula
(mantenendola nella corretta posizione) e a
supportare il quadricipite femorale nella sua azione di
estensore del ginocchio;
Menisco: Il ginocchio possiede due
•
menischi, il menisco mediale e il menisco laterale.
Sono cuscinetti di fibrocartilagine, a forma di
mezzaluna, con funzione ammortizzante, stabilizzante
e protettiva nei confronti delle superfici articolari e
dell'articolazione più in generale; Entrambi hanno la
funzione di stabilizzare il ginocchio e proteggerlo dagli
urti e inoltre ammortizzano il peso del corpo e lo
distribuiscono in modo uniforme.
Figura 1:IMMAGINE ARTICOLAZIONE GINOCCHIO, sito Servizio Sanitario della Toscana
1.3 Infortunio LCA
Dopo aver analizzato l’anatomia del ginocchio e
le sue componenti maggiormente colpite, ci
focalizziamo sull’infortunio più comune nella
pallacanestro: lesione o rottura del legamento
crociato anteriore.
Durante l'attività sportiva il meccanismo di
lesione più frequente, è il movimento involontario di
valgo-rotazione-esterna mentre il piede è fisso al
suolo. Nella pallacanestro può avvenire sia per
contatto con un altro giocatore oppure senza contatto,
per esempio dopo un atterraggio al suolo oppure
dopo un cambio di direzione.
Figura 2: ANATOMIA LEGAMENTO CROCIATO ROTTO, sito di Fisioterapia di Forte dei
Marmi Nonostante la vastità della letteratura che tratta
gli infortuni nel basket giovanile, risulta quasi sempre
dagli studi come le ragazze siano più a rischio dei
ragazzi, in particolare per gli infortuni al ginocchio e
alla caviglia, e questi infortuni tendono ad essere
gravi. Questa relazione è stata notata negli studi di
Harmer (2005) sui club e nelle scuole all'estero.
Diversi studi non hanno riscontrato differenze di
genere nei dati sugli infortuni, ma hanno comunque
notato differenze significative nel numero di infortuni
al ginocchio tra ragazzi e ragazze.
Nello specifico, sebbene diversi studi delle
scuole superiori non abbiano rilevato una differenza
significativa nei tassi di infortunio complessivi tra
ragazzi e ragazze (p = 0,11), IDR 1,01, IC 95% 0,95-
1,08, esiste comunque un rischio correlato al genere
(p = 0,05), (p 0,02), (p 0,001) , (p 0,0004). Inoltre,
studi di Gutgesell ( 1991) e anche di Chandy e Grana
(1985) hanno notato un numero significativamente
maggiore di infortuni di fine stagione per le ragazze (p
< 0,001).
Le ragazze che corrono un rischio maggiore di
subire un infortunio al ginocchio (p = 0,001); (IDR
1,44; IC 95%: 1,2–1,71); (IDR 1,7, p 0,05); (RR 1,92,
p 0,0001); (RR 2,29, p < 0,001) spesso hanno
maggiori probabilità di richiedere un intervento
chirurgico (p < 0,05); (IDR 2,65, IC 95% 1,64–4,29);
(p < 0,047) e/o coinvolgere il LCA (RR 9,0, p < 0,05);
(RR 3,79, p 0,024); (p<0,01); (IDR 4.14, IC 95%:
2,18–7,9).
Tuttavia, Piasecki (2003) ha notato che le
ragazze sembrano essere meno a rischio di lesioni
del condilo femorale mediale (p = 0,05), ma lo stesso
a rischio rispetto ai ragazzi di subire un infortunio alla
caviglia (RR 1,24, p = 0,05) e di subire un nuovo
infortunio (p = 0,002). Ricordiamo come visto in
precedenza come l’infortunio alla caviglia sia incisivo
sulla probabilità di infortunarsi al ginocchio.
Uno studio interessante sulla pallacanestro
femminile nello specifico, è stato effettuato in Lituania
da Šiupšinskas (2019). Il basket è uno degli sport più
popolari in Lituania e la partecipazione alla
pallacanestro femminile è in aumento. Per questo
motivo i club prestano maggiore attenzione agli esami
pre-stagionali, tra cui lo screening muscolo-
scheletrico e i test di prestazione funzionale,
essenziali per prevenire futuri infortuni.
Negli ultimi anni infatti è in aumento anche
l'intensità con cui si gioca. Le richieste fisiologiche di
questo sport includono elevate capacità aerobiche e
anaerobiche, oltre all'integrazione di caratteristiche
fisiche come forza muscolare, potenza, resistenza,
flessibilità, velocità, agilità e abilità.
I frequenti salti, atterraggio e cambi di direzione
costituiscono gran parte del carico fisico delle gare,
con le giocatrici esposte ad alti livelli di carico
eccentrico.
In questo studio sono stati analizzati i dati di 169
giocatrici: 92 di loro hanno subito lesioni sportive agli
arti inferiori durante la stessa stagione, mentre 77 non
hanno subito infortuni. Le lesioni muscolo-
scheletriche più comuni nel nostro studio sono state
quelle del legamento crociato anteriore (LCA),
del legamento collaterale mediale (MCL) e del
legamento collaterale laterale (LCL) del ginocchio
(21,7%, n=20); lesioni acute anche dei legamenti
della caviglia (15,2%, n=14); tendinopatia cronica dei
legamenti della caviglia (14,1%, n=13), lesioni della
cartilagine del ginocchio e lesioni meniscali (13%,
n=12).
ll 40,2% di tutte le lesioni riguardava il ginocchio
e il 38% la caviglia.
Non è un caso che le ragazze siano più
propense all’infortunio del legamento crociato
anteriore, anzi sono molti i fattori che condizionano
questo evento, come ci spiega un articolo sul sito del
gruppo medico Isokinetic (2017), riconosciuto come
FIFA Medical Centre of Excellence. Oltre ai vari fattori
ambientali, come ad esempio il materiale del campo
da gioco e l’impatto da esso che subisce il corpo, ci
sono degli aspetti fisici specifici.
Ad esempio gli ormoni prodotti dal sesso
femminile, in relazione all’effetto degli estrogeni e al
ciclo mestruale, sono colpevoli di una propensione
all’infortunio in quanto alterano la fisiologia del corpo.
Anche la lassità ligamanetosa è un possibile fattore di
rischio (anche con predisposizioni genetiche), e
risulta maggiore nelle donne rispetto agli uomini.
A proposito di questo, interessante è uno studio
di Elena Vico-Moreno (2022), dove eseguendo dei
test con biomeccanica 2D viene mostrato come le
ragazze con un ciclo mestruale irregolare siano più
soggette ad infortunio rispetto a quelle con ciclo
mestruale regolare. (22% vs. 13%). Quindi come
questo fattore possa predisporre allo sviluppo di
lesioni future.
Avendo analizzato, tramite dati scientifici, sia in
modo globale sia in modo specifico la natura degli
infortuni, possiamo addentrarci a scoprire nei prossimi
capitoli il lavoro che svolge l’attività preventiva.
Capitolo 2:
Prevenzione dagli infortuni
La pallacanestro è sicuramente uno degli sport
dove gli infortuni sono più consistenti, e si è visto che
sono in maggiore quantità nel basket professionistico
rispetto a quello dilettantistico. La pallacanestro
femminile per esempio ha un’incidenza che varia dai
4 ai 18 infortuni su 1000 atlete, mentre quella
maschile varia dai 5 ai 12 infortuni su 1000 atleti.
E’ urgente ricorrere ad utilizzare strategie che
minimizzino il rischio infortuni, soprattutto agli arti
inferiori. Vedremo ora dei concetti alla base della
prevenzione, presi dai protocolli della Federazione
Italiana Pallacanestro, di Mazzilis (anno).
2.1 Che cos’è la prevenzione?
Con il termine prevenzione si intende l’insieme
delle strategie e dei lavori che hanno come obiettivo
la limitazione dei rischi d’infortuni. Ricordiamo infatti
che non è possibile prevenire completamente alcuna
tipologia di infortunio, ma ne si può solamente ridurre
l’incidenza.
Si può parlare di lavoro preventivo solo se
comprende almeno una delle categorie di esercizi tra
core stability, propriocettività’ e lavoro eccentrico, sia
per arti inferiori che per arti superiori.
Negli ultimi anni affianco al concetto di
prevenzione, si è accostato quello di preabilitazione,
che ha il compito di evitare la perdita del range di
movimento (R.O.M), di migliorare la stabilità
funzionale, il controllo neuromuscolare e il lavoro
eccentrico, oltre che ad attivare le catene neuro-
miofasciali.
Sono state individuate due metodiche principali
per ridurre il rischio infortuni: PREACT e PNMT
PREACT (Prevention Activation Protocol),
•
propone degli esercizi per l’attivazione degli
stabilizzatori profondi, la stabilità laterale del tronco e
generale del corpo, il controllo del valgo dinamico al
ginocchio, la meccanica di triplice flessione,
l’atterraggio e la decellerazione. Solitamente tende ad
essere utilizzato come preabilitazione, prima dell'inizio
della seduta di allenamento.
PNMT (Preventive Neuromuscolar
•
Training), comprende alcune tipologie di esercitazioni
che includono Core Stability, Pliometria, Forza e
Propriocezione o Balance, che mirano a ridurre
l'incidenza delle lesioni al crociato anteriore.
Prima di vedere sul campo in modo pratico
alcune tipologie di esercizi, analizziamo studi della
letteratura scientifica che dimostrano come la
prevenzione abbia un’incidenza sugli infortuni.
Quando si lavora in prevenzione, bisogna però
prima aver tenuto conto di alcuni aspetti che
riguardano gli infortuni, in modo da sapere cosa
prevenire. Secondo le disposizioni della Federazione
Italiana Pallacanestro, l' infortunio sportivo per
definizione si verifica quando l’atleta è esposto ad una
determinata attività sportiva in condizioni, in tempi e<