Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Presidenti della Repubblica Italiana
Enrico De Nicola 1946-1948 Liberale
Luigi Einaudi 1948-1955 Partito Liberale Italiano
Giovanni Gronchi 1955-1962 Partito Popolare Italiano(1919-1923) Democrazia Cristiana(1943-1978)
Antonio Segni 1962-1964 (interrotto per malattia) Democrazia Cristiana
Giuseppe Saragat 1964-1971 PSI (1922-1947)/PSDI(1947-1988)
Giovanni Leone 1971-1978 Partito Popolare Italiano(1919-1926) Democrazia Cristiana(1942-1994)
Sandro Pertini 1978-1985 Partito Socialista Unitario Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria Partito Socialista Italiano
Francesco Cossiga 1985-1992 Democrazia Cristiana(1945-1992) Unione Democratica per la Repubblica (1998-1999) Unione per la Repubblica(1999-2001) Indipendente (2001-2010)
Oscar Luigi Scalfaro 1992-1999 DC (1946-1992) Indipendente (1999-2012)
Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006) PD’A (1943-1947) Indipendente (1947-2016)
Giorgio Napolitano - primo 2006-2013 Indipendente (dal 2006) caso di rielezione 2013-2015 precedenti:
PCI (1945-1991) PDS (1991-1998) DS (1998-2006) Sergio Mattarella 2015-2022 Indipendente (dal 2009) 2022- Precedenti: DC (fino al 1994) PPI (1994-2002) DL (2002-2007) PD (2007-2009)Occorre Sapere
La figura del Presidente della Repubblica rappresenta un potere autonomo.
Qualora un Deputato o un Senatore sia eletto alla Presidenza della Repubblica cessa immediatamente dal suo ufficio.
Il Presidente della Repubblica può rinviare una legge anche dopo lo scioglimento delle Camere, anche se questo caso non è disciplinato dalla Costituzione; in passato vi sono stati dei casi di rinvio dopo lo scioglimento.
Il Presidente della Repubblica ha il potere di revocare formalmente la nomina di un Ministro del Governo.
L'Ordine al Merito della Repubblica Italiana è la più importante onorificenza nazionale istituita con legge del 1951.
La Camera del Regno di Sardegna promulgò la legge che fece nascere il Regno d'Italia.
Giovanni Leone e Giorgio Napolitano hanno ricoperto
Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:L'incarico di Presidente della Repubblica essendo già stati nominati senatori a vita. Giovanni Gronchi fu il Presidente della Repubblica durante il centenario dell'Unità d'Italia, mentre Giorgio Napolitano lo era per i 150 anni.
Titolo III - Il Governo (artt. 92-100 Cost.)
Il Titolo III della Costituzione è dedicato all'organo cui spetta la gestione del potere esecutivo: il Governo. Per potere esecutivo si intende il complesso di attività e di organi la cui funzione è quella di dare attuazione alle scelte di indirizzo politico più generali. Tale potere è gestito dal Governo in senso stretto e dall'apparato amministrativo, dalla Pubblica amministrazione e dagli Organi Ausiliari.
Sezione I - II Consiglio dei Ministri (artt. 92-96)
"Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri" (art. 92, c. 1).
Ministri (CDM) è un organo costituzionale con poteri deliberativi, collegiale, complesso composto, a sua volta, da due distinti organi, il Presidente del Consiglio ed i Ministri. Accanto a questi organi necessari, in quanto senza di loro non potrebbe costituirsi un Governo costituzionalmente legittimo, altri organi, detti eventuali o non necessari sono i sottosegretari, il vicepresidente del Consiglio, i Ministri senza portafoglio, i comitati interministeriali, i commissari straordinari ecc. La sede ufficiale è a Palazzo Chigi in Roma.
Al Consiglio dei Ministri spetta la determinazione della politica generale del Governo e, ai fini dell'attuazione di essa, l'indirizzo generale dell'azione amministrativa. È l'organo che deve approvare le dichiarazioni programmatiche da sottoporre al Parlamento per il voto di fiducia al Governo.
Il Consiglio dei Ministri ha come principale scopo l'attuazione di una determinata politica nazionale in base al programma.
di governo, e gli strumenti previsti dalla Costituzione col quali realizzarla sono: - l'iniziativa legislativa attraverso la presentazione di disegni di legge alle due Camere. I disegni di legge e le proposte di ritiro dei disegni di legge già presentati al Parlamento sono sottoposti alla deliberazione del Consiglio dei Ministri; - il potere di decretazione e regolamentazione con l'adozione dei decreti aventi forza di legge (Decreto legge e il Decreto legislativo) o l'emanazione di regolamenti governativi. Il Governo presenta alle Camere ogni anno il bilancio dello Stato. Alle riunioni del Consiglio dei Ministri partecipano il Capo del Governo (PCM) e i Ministri, compresi quelli senza portafoglio, alla presenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome interessate, in caso di deliberazioni relative ad argomenti di loro specifico interesse. Inoltre, può partecipare alle sedute il Sottosegretario del Consiglio dei ministri. Svolge le funzioni diIl Segretario del CDM è il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Secondo la Costituzione italiana, all'ordinamento della Presidenza del Consiglio si provvede con legge ordinaria (art. 95).
Formazione del Governo. Incardinatosi il nuovo Parlamento dopo le elezioni politiche, il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio e, su proposta di questi, i Ministri. Nel caso di grave crisi politica, invece, per la formazione del Governo, avvia le consultazioni (la fase delle consultazioni è disciplinata da una consuetudine costituzionale) convocando al Quirinale le maggiori personalità politiche ed istituzionali del Paese (i capi dei gruppi parlamentari e dei rappresentanti delle coalizioni; i Presidenti delle due camere, gli ex Presidenti della Repubblica; le delegazioni politiche, ecc.) per riuscire ad individuare la persona cui affidare il delicato compito di formare un nuovo Governo. Se dopo le consultazioni non si riesce a delineare una possibile maggioranza
Asostegno del Governo, il Presidente della Repubblica può fare un altro giro di consultazioni ed affidare un incarico detto "esplorativo" (preincarico) al Presidente del Senato o ad un esponente politico particolarmente apprezzato per accertare la possibilità di dare vita a una maggioranza di governo, in vista dell'incarico definitivo di Presidente del Consiglio. Qualora anche con il secondo giro di consultazioni il Capo dello Stato non riuscisse a comporre la crisi, dovrebbe sciogliere anticipatamente il Parlamento ed indire nuove elezioni politiche.
Il Presidente della Repubblica conferisce personalmente l'incarico di formare il nuovo Governo alla persona prescelta in forma orale dopo un colloquio privato. Dopo aver deciso un programma politico di governo e aver definito la lista dei Ministri, l'incaricato si reca nuovamente dal Presidente della Repubblica per la sua nomina a Presidente del Consiglio e, su sua proposta, dei singoli Ministri (art. 92, c.
2). Prima di assumere le piene funzioni il nuovo Presidente del Consiglio ed i Ministri devono prestare giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica (art. 93). Entro 10 giorni dalla formazione i componenti si recano in entrambe le Camere del Parlamento per ottenere o meno la fiducia (art. 94).
Il rapporto di fiducia. È un rapporto con il Parlamento senza il quale il Governo non può espletare la propria funzione. La mozione di fiducia deve essere concessa da entrambe le Camere e ciascuna può accordarla o respingerla mediante una mozione motivata e votata per appello nominale. Se l'Assemblea lo consente, più mozioni possono formare oggetto di una sola discussione quando siano relative ad argomenti identici o connessi.
La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno 1/10 (un decimo) dei componenti della Camera nella quale è presentata e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla presentazione. Essa può riguardare
l'opportunità ai cittadini di esprimere la loro preferenza per i membri del Parlamento, il Presidente della Repubblica ha il potere di nominare il Presidente del Consiglio dei Ministri. Questo avviene dopo consultazioni con i leader dei partiti politici rappresentati in Parlamento. Il Presidente del Consiglio dei Ministri è responsabile dell'indirizzo politico del governo e coordina l'attività dei ministri. Può anche proporre leggi e emendamenti al Parlamento, che devono essere approvati per diventare legge. La fiducia del Parlamento è fondamentale per la permanenza del governo in carica. Se il governo perde la fiducia di una o entrambe le Camere del Parlamento, può essere costretto a dimettersi. Inoltre, il Presidente della Repubblica ha il potere di revocare formalmente l'incarico del governo o di un singolo ministro. La durata del governo non è stabilita dalla Costituzione e può coincidere con la durata di un'intera legislatura. Tuttavia, il governo può anche essere in carica per un periodo più breve se perde la fiducia del Parlamento o se viene approvata una mozione di sfiducia. Le elezioni politiche sono un momento cruciale per la formazione del governo, ma il Presidente della Repubblica ha un ruolo chiave nella nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri e nella gestione del governo.Esito favorevole alla maggioranza uscente, il Governo in carica ha comunque l'obbligo giuridico di dimettersi. Differente è la crisi di governo extraparlamentare, rispetto a quella parlamentare in cui non si ha più la fiducia del Parlamento; tale crisi extraparlamentare si apre in conseguenza di una crisi politica all'interno della maggioranza che sostiene il governo, a causa della quale quest'ultimo non ha la possibilità di far approvare i provvedimenti necessari alla propria azione e ne trae le conseguenze politiche dimettendosi, pur in assenza di un voto formale.
Rimpasto di governo. Non è una crisi di governo, ma comporta il mutamento della compagine governativa attraverso la sostituzione di uno o più ministri.
Presidente del Consiglio dei Ministri. È un organo monocratico del Governo cui la Costituzione affida il delicato compito di dirigere la politica generale del Governo, assumendone la responsabilità, e mantenere
L'unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei Ministri (art. 95). È nominato dal Presidente della Repubblica (art. 92, c. 2).
Compiti:
- Dirige la politica generale del governo e mantiene l'unità dell'indirizzo politico, amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei ministri;
- Convoca le riunioni del Consiglio dei ministri, ne stabilisce l'ordine del giorno e le presiede;
- Impartisce ai ministri delle direttive in attuazione delle decisioni del Consiglio;
- Sospende l'adozione di atti da parte dei ministri e può chiedere loro di concordare con lui le dichiarazioni pubbliche che essi intendono rilasciare;
- Comunica al Parlamento la composizione del CDM e ogni sua eventuale modificazione;
- Pone la controfirma sugli atti più importanti del PDR (promulgazione delle leggi ed emanazione degli atti aventi forza di legge).
Convoca la Conferenza Stato-Regioni