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Estratto del documento

Common low per cui lasciando le decisioni al giudice ordinario , si sarebbe andati incontro a

difformità di giudizi sulle analoghe materie e poi perchè c'era un po di diffidenza nella figura dei

magistrati , in larga parte formati nel periodo fascista. La scelta dell'assemblea era a favore di un

organo supremo dotato di autonomia e indipendenza, con il compito di tutelare e garantire il rispetto

della costituzione, alla quale potevano rivolgersi sia lo stato , sia le regioni, sia un qualsiasi

cittadino attraverso il giudice ordinario ogni qualvolta che sorgono questioni legati alla legittimità

costituzionale.

La struttura e il funzionamento della Corte

L'art 135 della costituzione disciplina l'organizzazione e il funzionamento della corte, il quale

prevede che essa sia formata da 15 giudici costituzionali , 5 dei quali nominati dal parlamento , 5

dal presidente della repubblica e 5 nominati dalla suprema magistratura ordinaria e amministrativa

(corte di cassazione 3 ,corte dei conti 1 e consiglio di stato 1). I giudici durano in carica 9 anni e

non possono essere rieletti al termine del loro mandato. Sono richiesti requisiti positivi per la

nomina: magistrati a riposo , professori universitari , avvocati con 20 anni di esercizio. Oltre a

questi ci sono anche requisiti di incompatibilità previste dalla costituzione :giudice costituzionale e

membro del parlamento , giudice costituzionale e avvocato, e altre previste dalla legge : divieto di

ricoprire altro impiego pubblico o privato , svolgere qualsiasi forma di attività professionale.

Non appena eletti i giudici devono prestare giuramento alla repubblica e di osservanza della

costituzione davanti al presidente della repubblica. Allo scadere del mandato e cioè 9 anni, i giudici

cessano dalla loro carica e dal loro esercizio poiché per quest'organo non vige il principio della

prorogatio come invece è presente per le camere. Oltre alla normale composizione dell'organo , ci

possono essere dei casi in cui la corte è chiamata a giudicare, nei quali muta il numero dei membri,

e ci riferiamo ai reati di alto tradimento e di attentato alla costituzione del presidente della

repubblica; in questi casi vengono aggiunti 16 giudici non togati estratti a sorte da una lista di

nominati dal parlamento in seduta comune.

“il presidente della corte”

All'interno della corte fra i 15 componenti viene eletto il presidente della corte a maggioranza dei

membri , se c'è parità , viene eseguito il ballottaggio. Il presidente dura in carica 3 anni e può essere

rieletto , fino al suo termine del suo mandato. Al presidente spettano numerosi poteri : ordine di

discussione del collegio , il voto decisivo in caso di parità , a lui spetta il compito di mantenere i

rapporti con gli altri organi istituzionali e di esternare le opinioni dell'organo (potere di

esternazione).

“le guarentigie dell'organo e dei suoi membri”

Per ciò che attiene alle guarentigie dell'organo possiamo far riferimento a :

-Autonomia finanziaria

-Autonomia amministrativa

-Autonomia regolamentare

-Potere di decidere la rimozione dalla carica di uno dei suoi membri

-Potere di procedere alla verifica dei poteri dei propri membri

-Potere nel decidere su eventuali questioni di incompatibilità

Mentre per quanto riguarda le guarentigie nei confronti dei componenti dell'organo esse sono:

-Inamovibilità(salvo i casi di incompatibilità sopravvenuta o inadempimento delle proprie

funzioni)

-Insindacabilità per i voti dati e per le opinioni espresse(privilegio anche dei parlamentari)

-Assegnazione di una retribuzione per l'esercizio svolto

-Non sottoponibilità a limitazioni delle libertà personali, se non previa autorizzazione della

corte.

“i principi di pubblicità e collegialità della corte “

Le udienze della corte sono pubbliche , salvi casi diversi; le sentenze e le ordinanze della corte

sono pubblicate sulla gazzetta ufficiale. Per il principio di collegialità ad ogni giudice vengono

fornite le documentazioni fatte redigere dalla corte (giudice relatore) e sempre per lo stesso

principio, la corte non può deliberare in sede giurisdizionale se non c'è la presenza di almeno 11

giudici su 15 e quando si trova in sede di giudice penale non può deliberare se non c'è la presenza di

21 giudici su 31.

“il controllo di legittimità costituzionale: oggetto”

La prima fondamentale funzione affidata alla corte(art 134 cost) è quella di controllo di legittimità

costituzionale di una legge o di un atto avente forza di legge nel rispetto della rigidità della

costituzione. Si tratta di un controllo successivo all'entrata in vigore di una legge e non di un

controllo preventivo come viene svolto dal presidente della repubblica in sede di promulgazione.

Oggetto di tale controllo non sono soltanto le leggi del parlamento , ma anche le leggi costituzionali

, decreti legislativi e decreti legge , norme di attuazione degli statuti delle regioni, leggi di revisione

costituzionale. Invece non sono oggetto di controllo dell'organo di giustizia costituzionale i

regolamenti , i regolamenti parlamentari.

Il controllo di legittimità costituzionale è innanzitutto un controllo formale, cioè la corte può

sindacare i procedimenti che portano all'approvazione di una legge o di un atto avente forza di

legge, ma è anche un controllo sostanziale e in questo caso i vizi sindacabili dalla corte sono di tre

tipi:

1-Violazione della costituzione( una legge o una parte di essa è in contrasto con una specifica

norma costituzionale).

2-Incompetenza(riguarda gli atti legislativi che per costituzione devono essere adottati da uno

specifico organo e invece vengono adottati da un altro organo).

3-Eccesso di potere legislativo( riguarda gli atti amministrativi, esso sta a significare che

l'adozione di un atto è stata fatta per raggiungere finalità diverse rispetto a quelle previste dalla

legge.

Si può comunque ricorrere anche alla corte tramite una violazione indiretta della costituzione ad

esempio nei casi:

-Legge di delegazione(quando viene concessa la delega legislativa al governo ,e nella quale sono

presenti una serie di limiti ai quali l'esecutivo deve attenersi nell'adottare il decreto. Quindi se c'è

una violazione di tali limiti , la legge di delegazione può essere impugnata davanti alla corte

costituzionale per violazione della norma interposta).

-Norme internazionali generalmente riconosciute(in questo caso siccome l'art 10 della

costituzione prevede che le norme comunitarie sono di diretta applicazione nell'ordinamento interno

, una violazione di tale norma da parte del legislatore nazionale potrebbe fare impugnare la legge

davanti alla corte).

-Leggi cornice(questi tipi di leggi contengono i principi fondamentali delle materie affidate alle

regioni relative alla potestà legislativa concorrente, quindi una violazione di tali principi da parte

della legge regionale porterebbe alla possibilità che la questione venga impugnata davanti all'organo

di giustizia costituzionale per violazione della norma interposta.

-Norme comunitarie( nell'ipotesi in cui lo stato impugni una legge regionale per violazione delle

norme comunitarie).

“l'accesso alla corte :i modi per impugnare una questione davanti alla corte”

La costituzione non ha previsto i modi di accesso alla corte , e cosi dobbiamo fare riferimento alla

legge 1/1948 la quale disciplina le regole procedimentali, attraverso le quali una legge o un atto

avente forza di legge può essere presentato a giudizio della Corte.

Ci sono due procedimenti per accedere alla corte :

1-Procedimento in via incidentale:( nasce da un'iniziativa di un giudice comune “ordinario o

amministrativo” ,la quale si lega strettamente alla soluzione del caso concreto che quel giudice si

trovi a dover decidere. Durante un giudizio quindi il giudice si può convincere o perchè indotto da

un'apposita istanza di parte, che una certa disposizione legislativa sia di dubbia costituzionalità, cosi

con un ordinanza di rinvio , sospende il giudizio e inizia la fase di controllo sull'effettiva legittimità

costituzionale da parte della corte costituzionale. L'ordinanza di rinvio deve essere motivata ,

pubblicata sulla gazzetta ufficiale, notificate alle parti in causa e al pubblico ministero, al presidente

del consiglio (legge statale) o al presidente della giunta regionale (legge regionale).

2-Procedimento in via diretta:(l'unica ipotesi in cui si può far ricorso in via diretta alla corte

attiene ai rapporti fra stato e regioni. Il governo può impugnare una legge regionale davanti alla

corte perchè ritiene che essa abbia superato le competenze relative della regione entro 60 giorni , o

può anche riguardare la legge di approvazione degli statuti,entro 30 giorni. Mentre le regioni

possono impugnare una legge statale dinanzi alla corte solo per motivi in cui la legge statale leda la

sfera di competenza delle regioni, entro 60 giorni).

“l'esame della questione da parte della corte”

Una volta terminato il periodo di 20 giorni dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale

dell'ordinanza, ha inizio il processo di costituzionalità davanti alla corte, tramite udienza pubblica,

ma con decisione comunque presa in camera di consiglio o direttamente in camera di consiglio per

le questioni più semplici. Il procedimento inizia con una valutazione della rilevanza della questioni ,

e cioè assicurandosi che l'ordinanza di rinvio abbia una giusta motivazione sufficiente, e se

riscontrerà questioni di inammissibilità o infondatezza , rinvierà al “giudice a quo” l'ordinanza per

difetto di rilevanza(ordinanza di manifesta infondatezza-ordinanza di manifesta inammissibilità).

Se invece l'esito del controllo è positivo , la corte dovrà valutare se i dubbi di legittimità

costituzionale non ritenuti manifestamente infondati siano tali da portare ad una dichiarazione di

incostituzionalità delle norme impugnate.

“le modalità di conclusione del processo costituzionale”

La sentenza della corte può essere di accoglimento dell'ordinanza di rinvio o di rigetto. Le sentenza

sono composte da tre parti: la prima parte(in fatto)vengono riassunti i termini della questione come

proposti nell'ordinanza di rinvio, nella seconda(in diritto) la corte decide in merito all'infondatezza e

l'inammissibilità dell'ordinanza di rinvio, nella terza parte (il dispositivo) la corte dichiara la sua

decisione riguardo alla questione in esame con l'accoglimento o con il rigetto.

Esistono vari tipi di sentenze che la corte adotta per il procedimento in via incidental

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Publisher
A.A. 2016-2017
5 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/08 Diritto costituzionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fabiolilla96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto costituzionale e pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Grisolia Maria Cristina.