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Estratto del documento

L’allea del Valentino viene pianificata negli anni 1570-1580 dal marito Este che possedendo il

Valentino fa tracciare il grande asse collegando la residenza con le strade principali —> disegno

fortemente rinascimentale , il tridente.

La residenza conosce la trasformazione con la regina di Francia, Cristina nel contratto di

matrimonio a Parigi si stabiliscono una serie di diritti e si stabilisce che ha una residenza sua —> il

palazzo del Valentino; il possedimento veniva usato come elemento che entrava e usciva ma

rimaneva alla famiglia reale regnante —-> quella del duca.

La seconda residenza è il regio parco —> posto tra la dora e la stura —> molto ricca di acqua

piena di bealere è un’area particolarmente fertile ha una componente agricola sia una fortissima

componente di boschi.

Residenza che nasce come venatoria : buono per la caccia di piuma e pelo —> viene acquisita da

Carlo Emanuele I .

Al centro dello spazio viene fatta realizzare una residenza, il Viboccone.

Il Viboccone verrà trasformata nel 1700 in una manifattura tabacchi dentro il regio parco

1580-1630.

Miraflores —> Sangone, per realizzare l’area du caccia del castello viene rettificata l’ansa del

Sangone attraverso una grandissima palificata.

Residenza a sud della capitale, ha un’allea e ha un esteso sistema di giardini: abbiamo la gestione

territoriale ai giardini, che sono giardini d’acqua (idea tipicamente manieristica).

Questo progetto non è mai stato realizzato (la parte del “Colosseo”).

Le vigne sono due principali : quella del cardinale Maurizio progetto manierista ha un’assialità

vistosissima rispetto al ponte, è una residenza che è molto aggiornata (nella costruzione).

C’è un elemento fondamentale rappresentato dalla parte retrostante una sorta di anfiteatro (di

verzura) è un vero e proprio sbancamento, è un invaso con in cima un ninfeo ricoperto da

conchiglie, c’è questo disegno territoriale e frontalmente disegno a collo d’oca che si innesta con

l’asse principale col Po.

Riplasmazione complessiva che crea una visuale predefinita nella direzione est dove al centro

spicca la villa , vigna della madama reale: Cristina di Francia è a San Vito in posizione molto ben

esposta con collegamento ben visivo e patrimoniale col Valentino.

Quando Cristina di Francia sceglie di potenziare il Valentino sceglie di potenziare il castello a San

Vito, acquista il controllo sulle due sponde del Po e acquisisce l’intera fascia del terreno dove si

realizza la vinea montana, sono 2 elementi all’interno di due possedimenti, due parti del Po in

mano a Cristina.

Nel piano il Po, la montagna e la vigna sono un tutt’uno.

C’è un disegno nella parte retrostante con l’avvento del nuovo modello di caccia e con l’avvento

di Robert de Salmone.

Subentra la caccia con superfici territoriali enormi , quindi le residenze non bastavano era troppo

piccolo per la corte.

A partire dagli anni 70 del 600 i duchi individuano nuove aree quella di Altessano superiore e

Venaria Reale, l’area di Altessano era già stata comprata da EMF come aveva già comprato a

Lucento con CEM II viene interamente riplasmato, tenendo conto del corso d’acqua che ha una

buona portata e intorno una grande estensione di boschi, il progetto e per l’istituzione di una

residenza enorme di caccia, si inventano un nuovo borgo intervento affidato ad Amedeo di

Castellamonte.

Dettagli
A.A. 2019-2020
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/21 Urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessandroPlanning di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Devoti Chiara.