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Le trasformazioni culturali

Parallelismo culturale (due culture completamente diverse vengono a sviluppare lo stesso elemento culturale, per esempio una scoperta scientifica).

Diffusione

Scissione

Convergenza (da due o più culture nasce una nuova e diversa cultura)

La tradizione rappresenta lo spessore storico della cultura, è la forma di interiorizzazione che fissa i contenuti della cultura e crea le premesse al processo di identificazione che garantisce la stabilità ("si è sempre fatto così").

Dinamica sociale

I processi sociali sono il susseguirsi nel tempo di molteplici azioni fra loro correlate di soggetti diversi, oppure il susseguirsi di avvenimenti fra loro connessi che determinano un certo risultato o modificano la situazione data. Alcuni processi ripetono situazioni precedenti, altri producono situazioni in tutto o in parte nuove.

I processi si possono differenziare secondo tre criteri.

Per l'aspetto formale:

INTERAZIONE SCAMBIO COMUNICAZIONE Per l'aspetto idealtipico: CONFLITTO CONSENSO Per l'aspetto degli effetti: Riproduttivi Cumulativi Trasformativi L'INTERAZIONE è una reciproca influenza del comportamento da parte di individui o gruppi. L'interazione simbolica è quando l'agire si fonda su simboli generalmente riconosciuti da entrambi i partners con medesimo significato. L'interazione laterale si svolge tra membri di uno stesso strato sociale o livello di organizzazione. L'interazione scalare presuppone l'esistenza di un rapporto gerarchico. L'interazione circolare è quando le reazioni di tutti i singoli soggetti si rafforzano reciprocamente al comportamento degli altri. La sempre crescente frequenza dei rapporti di interazione porta ad una minore intensità e infine ad un comportamento passivo. Uno dei modelli di rappresentazione dei processi di interazione è la TEORIA dei GIOCHI.

Tucker: "l'osservazione parte dal comportamento ottimale di chi gioca di strategia, per i quali il risultato migliore è determinato, non soltanto dall'azione del soggetto ma anche dall'azione degli altri partecipanti."

Per fare un esempio possiamo considerare il cosiddetto DILEMMA DEL PRIGIONIERO:

Un giudice decide di infliggere una pena a due complici di uno stesso reato di 5 anni ciascuno se entrambi confessano, di due anni ciascuno se nessuno dei due confessa e di 10 anni a chi dei due non avesse confessato.

LO SCAMBIO è un tipo di interazione privilegiato fondato sulla quantità, la convenzione dell'uguaglianza. Lo scambio però riduce l'interazione allo schema di dare e avere.

LA COMUNICAZIONE secondo Lasswell è definibile rispondendo alle seguenti domande: chi dice, che cosa, a chi, attraverso quale canale e con quali effetti. La comunicazione è misurabile secondo tre grandezze; lo spazio, che può essere

interno o esterno, il tempo odurata, la popolazione cioè le persone che sono racchiuse nello spazio e colpite dal tempo e decidono che significato devono avere spazio e tempo volta per volta nella comunicazione. I mezzi di comunicazione possono essere: - Primari: elementare contatto umano (riso, pianto, gesti) - Secondari: è necessario l'uso di uno strumento da parte di chi trasmette il messaggio (disegno, lettera, maschera, giornale, libro) - Terziari: è necessario l'uso di uno strumento sia per la trasmissione sia per la ricezione (telegrafo, telefono, radio, tv, internet) Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione ha portato alla comunicazione di massa, che si differenzia dalla primaria sia perché è un tipo di interazione scalare sia perché raggiunge un grosso pubblico. Di questo fenomeno sono oggetto di studio e di numerose ricerche, gli effetti (teorie delle comunicazioni di massa). Sicuramente le comunicazioni di massa legittimano.

E conferiscono lo status, inoltre svolgono un'importante funzione integratrice, infatti, denunciano situazioni in contrasto con i valori pubblicamente riconosciuti. Però è anche vero che i mezzi di comunicazione di massa alimentano il conformismo e rendono politicamente apatici e inerti, quindi favoriscono lo status quo. Si è mediamente più informati sulla politica ma mediamente meno impegnati.

Per quanto riguarda gli aspetti idealtipici (consenso e conflitto) distinguiamo i processi sociali in due tipi di processi:

I PROCESSI CONGIUNTIVI: il consenso

L'INTEGRAZIONE cioè l'identificazione con i valori e i fini comuni ad altri individui, rinuncia alla piena libertà della propria individualità e la sottomissione alle norme della vita di gruppo. L'integrazione è richiesta sia dall'individuo che cerca certezze sia dal gruppo che trova in essa le ragioni della sua efficienza. Il gruppo in caso di minaccia si

rinchiude eaumenta la coesione anche accentuando il pericolo.

LA COOPERAZIONE rappresenta la collaborazione di due o più individui per il conseguimento di un fine comune. È la forma più frequente di rapporto sociale e anche la premessa essenziale per la conservazione e la continuità dei gruppi e della società. Si fonda sulla reciprocità.

L'ADATTAMENTO gli uomini si sforzano di cooperare ma quando la cooperazione non è possibile si arriva all'adattamento che è quel processo sociale in cui due o più persone o gruppi entrano in rapporto di interazione per evitare conflitti, eliminarli od attenuarli.

I PROCESSI DISGIUNTIVI: il conflitto è un tipo di interazione fra persone o gruppi, nel quale ciascuna parte cerca di assoggettare l'altra alla propria volontà, di infrangere la sua opposizione, di escluderla dal godimento di un bene o di modificare la situazione nel senso da lei voluto. È un

Elemento strutturale di ogni società e può venire eliminato solo temporaneamente attraverso mutamenti strutturali. Però non va considerato negazione della società ma casomai il tentativo di affermare una nuova società.

L'OSTRUZIONISMO: è un processo sociale, nel quale ciascun partner cerca di impedire agli altri di conseguire un determinato fine, indipendentemente dal fatto che egli stesso tenda o no a conferire quel fine. Può coesistere con la cooperazione, infatti, un esempio sono le due diverse correnti di uno stesso partito. L'ostruzionismo è socialmente poco rilevante se rimane su un piano personale, è invece, importante se si presenta in forma organizzata.

LA CONCORRENZA: è un processo sociale in cui due o più partners tendono a raggiungere lo stesso fine impedendo all'altro di farlo. Nella sua evoluzione il processo di concorrenza si svolge in forma pacifica ed è regolato più

Rigidamente degli altri processi disgiuntivi. Esso ha come effetti l'aumento del legame sociale e della reciprocadipendenza perché tutto sommato è una situazione capace di creare tensioni creative all'interno della società ed è inevitabile che ci siano forme di solidarietà. Esistono molte difficoltà per i sociologi nello studio dei processi sociali. Infatti nessuno dei tratti processuali finora descritti riesce a rappresentare la realtà in quanto non puri. Un'altra difficoltà è che gruppi e persone che danno vita ad un processo sociale congiuntivo possono al tempo stesso avviarne uno disgiuntivo (per esempio cooperazione ed ostruzionismo). Infine la cultura definisce e limita ogni processo ed è quindi alla cultura specifica che lo studioso deve fare riferimento.

LA DINAMICA DEI VALORI
VALORI sono quei criteri, presentati come oggetti, attraverso i quali i gruppi e le società giudicano la rilevanza di persone,

comportamenti, fini sociali e altri oggetti socio-culturali o avvenimenti. I valori sono ordinati in scala gerarchica e secondo la gerarchia si distribuiscono gli individui nello spazio sociale, si determina il loro status, ruolo e rapporti sociali e vengono valutati i comportamenti, gli oggetti che compongono la cultura. Possiamo classificarli per:

  • Carattere vincolante: dai più moralmente vincolanti e più interiorizzati a quelli ripetitivi solo per tradizione.
  • Efficacia: cioè l'incidenza nella vita collettiva e nel funzionamento della società.
  • Funzione istituzionale: l'incidenza dei valori collegati con dei comportamenti che esemplifica il funzionamento di un'istituzione.

Le funzioni dei valori sono molteplici, innanzitutto offrono un quadro di riferimento per identificare la posizione sociale e l'intera stratificazione sociale, indirizzano l'attenzione su tutto ciò che è idoneo e desiderabile per la soddisfazione.

dei bisogni; inoltre indirizzano nella scelta del ruolo e sono fondamentali per la coesione e per il controllo sociale.

I CONFLITTI DI VALORE si verificano quando nuovi valori emergono in una situazione in cui si allenta l'integrazione sociale, gruppi diversi entrano in conflitto per affermare i propri valori.

MOBILITÀ SOCIALE

L'individuo ha un rapporto dinamico con lo spazio, sia fisico che sociale sia simbolico. È l'individuo che crea il modo di essere dello spazio ed è lui stesso a subirlo. La tensione tra creazione e assoggettamento fa sì che sia lo spazio fisico, sociale e simbolico non esistano come contenitore; sono possibili quindi fenomeni di mobilità.

Mobilità nello spazio sociale:

DI STATUS. Mobilità sociale di una persona, gruppo o di un intero strato da una posizione sociale ad un'altra. Può essere mobilità orizzontale o verticale o intragenerazionale. La possibilità di mobilità sociale ci

indica se è statica o dinamica la persona, il gruppo o la situazione. La frequenza invece ci indica quanto è dinamica. DEI RUOLI. La mobilità sociale di una persona attraverso tutti i ruoli che deve rappresentare è necessario però che i vari comportamenti siano ben codificati e coordinati per evitare conflitti e contraddizioni fra opposte aspettative che convergono su una persona. Il fenomeno di mobilità dei ruoli è direttamente proporzionale al livello di socializzazione. NELLO SPAZIO SIMBOLICO. Lo spostamento di elementi culturali da un universo simbolico a un altro. Secondo Sorokin, se le culture sono troppo diverse l'elemento culturale non penetra affatto, se simili rimane uguale, infine se le due culture sono diverse ma non eccessivamente l'elemento penetra ma muta. Se la mobilità sociale è "aperta", cioè totale, rimette continuamente in discussione l'assetto di dominio esistente, porterebbe quindi.

aduna

Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
19 pagine
15 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trick-master di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Mongardini Carlo.