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giovedì 18 maggio 2017
La censura
E’ di 3 tipi: politica, religiosa, morale.
Nell’antichità censure religiose fino al IV secolo d.C non ce ne sono quasi mai state: non c’era
un ente gerarchicamente strutturato che potesse imporre delle regole censorie in una città dal
punto di vista religioso. Eresie per esempio a Roma non erano esistere perché i romani erano
sincretici. Si è avuto qualche blocco dal punto di vista politico nei confronti di alcune religioni (ad
esempio il senato consulto sui baccanali che blocca la possibilità alle matrone romane di
partecipare a questi).
Altra presa di posizione è stata contro i cristiani e a volte contro gli ebrei. Le persecuzioni contro
gli ebrei non riguardavano la religione ebraica, ma il fatto che gli ebrei spesso erano sovversivi.
Anche per i cristiani il problema era politico perché non volevano venerare l’imperatore defunto;
altre volte dei cristiani si rifiutano di fare i soldati e ciò era considerato dannoso per lo stato—>
siamo nei primi secoli del cristianesimo perché poi la chiesa si unisce con lo stato e si
armonizzano area spirituale e area politica.
Persecuzione dei cristiani di Diocleziano: ultima grande persecuzione dei cristiani. Non erano
ben tollerati perché erano una minoranza, intollerante verso gli altri. Il cristianesimo poi si
diffonde, comincia una crisi e nel 313 c’è l’editto di Costantino.
Nel IV secolo cambia tutto: il cristianesimo diventa tollerato e poi tutti gli imperatori saranno
cristiani—> si vuole che tutti i cittadini diventano cristiani, mentre ci sono svantaggi per quelli che
non lo sono. La chiesa diventa una struttura gerarchica e potente, può contrapporsi all’impero.
Nel V-VI secolo il potere su Roma passa nelle mani del Papa, che ha sempre più potere
spirituale nei confronti degli altri vescovi e arcivescovi. Si crea la Chiesa come istituzione, con
una gerarchia; prima di ciò ogni persona normale poteva diventare vescovo; poi ciò non succede
più. Di conseguenza la chiesa ha potere sulla società, influenza l’impero che prende così dei
provvedimenti di censura religiosa.
Eresia= devianza nel pensiero teologico. Il cristianesimo passa da essere un’esperienza di vita,
ad un meccanismo che viene dalla filosofia greca (prima aristotelica e poi neoplatonica).
Filosofia e cristianesimo si fondono insieme e nasce così la TEOLOGIA.
Gli ariani puntavano sulla natura umana di Gesù, considerato una figura secondaria rispetto a
Dio padre. Erano quindi considerati eretici, e dovevano essere puniti; come gli ariani anche i
monofisiti. Chiesa e stato si alleano ed emanano delle leggi apposite contro gli eretici: non
possono fare testamento, non possono entrare nell’esercito, non possono diventare funzionari
della corte. Questa pressione portava gli eretici a convertirsi. Le leggi successive sono
sanzionatorie e hanno provvedimenti di carattere censorio; gli eretici vengono poi condannati.
Successivamente si arriva a pene corporali e alla pena di morte.
Manichei: definiti come eretici, ma non sono cristiani perché credono che esistano due principi
(del bene e del male), quindi esiste un Dio ma anche un diavolo che ha quasi lo stesso potere
del bene. Pensano che male e bene siano quasi potenti uguali e la battaglia tra i due continua.
La materia secondo loro è stata formata non da Dio, ma dall’entità maligna o da una intermedia
(demiurgo); la natura che ci circonda è negativa. Un vero rappresentante del bene cerca di
astrarsi dalla materia e dedicarsi al mondo spirituale. Hanno come idea il consiglio di non
procreare, perché procreando si genera ancora materia. I manichei erano odiati dai cattolici.
Sant’Agostino: era stato manicheo prima di diventare padre della chiesa; diventa così uno dei
principali nemici dei manichei. Nel frattempo c’erano varie leggi che punivano questi
severamente, anche con la pena di morte.
Gli eretici nella storia vengono puniti con il rogo, perché il fuoco brucia e purifica, permette con
la sofferenza all’eretico di avere il tempo di pentirsi ed eventualmente salvarsi. Questa pena
dura fino al 600; ad essa venivano condannate anche le streghe, considerate adepte di satana.
Si diffonde l’idea che gli scritti contrari al dogma religioso debbano essere distrutti—> censura,
che all’inizio è molto disorganizzata. La chiesa capisce che bisogna organizzarla; finché c’è una
modalità di diffusione del pensiero tramite copiatura manuale, non ci vuole molto sforzo per
tenere a bada le idee contrarie; nel 1400 viene inventata la stampa, quindi non è più facile
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