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La Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
La è un
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
documento basilare dell’Ue. Dopo il preambolo, nel quale si
stabilisce che l’Unione si fonda sui valori indivisibili e
universali della dignità umana, della libertà,
dell’uguaglianza e della solidarietà e si basa sui principi
della democrazia e dello Stato di diritto, la Carta si
suddivide in sei Titoli (e uno aggiuntivo, che riguarda le
disposizioni generali per interpretare e applicare la Carta) in
cui i diritti e le libertà fondamentali del cittadino europeo
sono raggruppati nel seguente modo:
– in cui si riconosce il diritto alla vita,
Titolo Dignità,
I
all’integrità fisica e psichica di ogni persona, vietando pena
di morte, clonazione degli esseri umani per fini
riproduttivi, schiavitù, servitù, lavoro forzato, torture, pene e
trattamenti inumani;
in cui si riconoscono alcune libertà
Titolo – Libertà,
II
fondamentali, sia individuali sia collettive, come: sicurezza,
riservatezza, domicilio, comunicazione, pensiero, coscienza e
religione, espressione, informazione, riunione, associazione,
istruzione (compresa quella obbligatoria), formazione professionale
continua, ma anche libertà delle scienze e delle arti, di
professione, di lavoro e di impresa e per finire, il diritto di asilo;
in cui si afferma l’uguaglianza delle
Titolo – Uguaglianza,
III
persone davanti alla legge e il divieto di discriminazione per
ragioni di sesso, razza, religione, si riconosce parità di
trattamento tra uomini e donne e una tutela particolare per
anziani, minori e soggetti disabili;
che contiene una serie di articoli riguardanti
Titolo – Solidarietà,
IV
soprattutto i lavoratori, ai quali vengono riconosciuti i diritti di
consultazione, negoziazione e ad azioni
informazione,
collettive per difendere i loro interessi, incluso il diritto di
sciopero, oltre al diritto ai servizi gratuiti di collocamento e,
soprattutto, a condizioni di lavoro giuste ed eque. Inoltre vi
si vietano il lavoro minorile e i licenziamenti illegittimi e
si riconoscono a tutti i servizi sociali, in caso di malattia,
infortunio, maternità, vecchiaia ecc.;