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LA TECNICA A BULINO IN ITALIA
Incisore anonimo: Il Giudizio
Attivo a Firenze tra il 1460 e il 1480, l'incisore anonimo richiama il tema del giudizio di Salomone. Nel mondo antico era un fatto comune chiedere il giudizio del re, non esistendo la moderna suddivisione dei poteri: i regnanti, quindi, erano i giudici supremi a cui venivano sottoposti i casi più difficili. E quello sottoposto al re d'Israele sembrava irrisolvibile. Due donne si presentarono da Salomone: ciascuna aveva partorito un figlio a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro e entrambe dormivano nella stessa casa. Una notte accadde che uno dei due bambini morì e sua madre, secondo l'accusa, aveva scambiato il figlio morto con quello vivo dell'altra donna mentre questa dormiva. Salomone, dopo aver ascoltato le due donne sostenere più volte le loro tesi, fece portare una spada e ordinò che il bambino vivente fosse tagliato a metà per darne una parte a
ciascuna di esse. Allora la vera madre lo supplicò di consegnare il bimbo all'altra donna, pur di salvarlo. Salomone capì così che quella era la vera madre e le restituì il bambino. Fu così reso noto a tutti che Salomone era veramente un re buono, santo, di fede. Nel caso dell'incisione "Il giudizio", a maniera fina, non ci sono due madri, ma due figli di un re che si contendono il regno; il figlio meritevole si sottrae dalla richiesta di trafiggere il corpo del padre morto. In quegli anni la cultura italiana è al momento interessata allo spazio architettonico (sono gli anni della Città ideale di Urbino, ad esempio): per cui, è evidente che l'incisione non è ancella, ma è dentro lo stesso genere di cultura, in questo caso quella fiorentina. ● Baccio Baldini: Venere + Sibilla + Profeta Attivo a Firenze intorno al 1480, come orafo, niellatore e traduttore di disegni di Botticelli. Si dedica ai temi dellepitturedelle corti (come gli affreschi di Schifanoia conclusi nel 1469), ad esempio Venere fa parte delle 7 tavole dedicate ai settepianeti; o ancora realizza una serie di Sibille (1490 circa), a maniera larga, ed una di Profeti (1470 circa), a maniera fine.Quindi, l'incisione non è distante dai temi della pittura.
● Antonio Benci detto il Pollaiolo: Battaglia di nudi
L'opera ha un formato eccezionalmente grande per l'epoca: è un'incisione enorme e rispecchia il mondo delle artimaggiori; c'è una grande capacità di raccontare i piani. Torna l'elemento classico in maniera prepotente: infatti, ci sono riferimenti all'antico e allo studio del corpo (per cui è fiorentinissima), ma anche ad un mondo nordico, e il Pollaiolo, che si firma, la posiziona nella sua contemporaneità, ovvero gli anni tra il 1470 e il 1475. La Battaglia di nudi ha avuto una grande fortuna ed è un'incisione che ha fatto la
storia: giunta nella bottega dell oSquarcione, si conosce solo un esemplare di primo stato, mentre ben 50 di secondo stato, cioè prove di stato (fra cui quest'immagine).
● Bernardo Prevedari da Donato Bramante: interno di una chiesa
Prevedari traduce un disegno del Bramante dell'interno di una chiesa (1481). L'iscrizione riferita a Bramante, "Bramantufecit in Milo", faceva pensare che fosse anche l'incisore; un'incisione come questa restituisce l'idea che ci sia dietro un buon incisore e se Bramante lo è stato, potrebbero venire fuori altre sue incisioni. Ma in realtà, un documento attesta che Bramante abbia mandato il disegno a Prevedari per farlo incidere; questo contratto è del 24 ottobre 1481 e certifica la presenza di Bramante a Milano.
● Andrea Mantegna: Cristo risorto tra i santi Andrea e Longino + Deposizione di Cristo + Baccanale di Sileno e Baccanale di Tino + Lotta marina + Madonna
Dell'umiltà Allievo dello Squarcione, la cui bottega era ricca di elementi antichi e contemporanei, Mantegna è anche incisore: sono note sette sue incisioni e una dozzina dei suoi collaboratori; ad esempio, suo incisore è stato Gianmarco Cavalli. Giorgio Vasari nella prima edizione delle Vite ha affermato che Mantegna è stato il primo ad introdurre la calcografia, ma nella seconda edizione ritratta e attribuisce la cosa a Maso Finiguerra. La calcografia suscitava molto più interesse della xilografia ed era legata anche ad altre arti: perfettamente dentro il suo tempo, Mantegna si lega ai temi del momento. Il suo segno è incisivo, si nota un taglio compositivo esuberante. In Cristo risorto tra i santi Andrea e Longino, ad esempio, che probabilmente ha un suo disegno preparativo conservato a Monaco di cui però l'attribuzione è piuttosto controversa, mette in evidenza le figure in primo piano grazie allo sfondo tratteggiato.
Interessante è il piede del santofuori dalla composizione, uno dei primi esempi di trompe-l'oeil: si tratta di un genere di pittura volto a rappresentare la realtà in modo da dare l'illusione della tridimensionalità, della consistenza delle figure, che escono dallo spazio.
La Deposizione di Cristo rimanda a Raffaello e alla Pala Baglioni. C'è un vento emotivo che non si trova nelle opere tedesche. Cristo è più composto rispetto a quello raffigurato da Raffaello, che tuttavia deve aver visto senza dubbio l'incisione di Mantegna.
I Baccanali (di Sileno e di Tino) mostrano come Mantegna sia abile a dare consistenza alle figure rispetto allo sfondo: il chiaroscuro è efficacissimo e Mantegna crea grigi con passaggi tonali, per realizzare i volti torniti e grotteschi.
Mantegna realizza anche una Lotta marina davvero interessante.
La Madonna dell'umiltà va messa in relazione con una miniatura, forse di
Mantegna stesso, ritrovata da Lionello Puppi. Al momento c'è in corso una discussione: Mantegna ha inciso personalmente oppure no? - Giorgio Vasari: sì - Negazionisti: no documento ritrovato nel 1475 da un certo Canova afferma che Mantegna si sia servito di un incisore, ovvero Gianmarco Cavalli; se così fosse, Mantegna introno al '70 potrebbe aver pensato al ruolo che poteva avere l'incisione per il suo operato, ancor prima che ci arrivasse Raffaello. - Cristo risorto tra i santi Andrea e Longino - Deposizione di Cristo e confronti con Raffaello - Lotta marina - Baccanale di Sileno e Baccanale di Tino - Madonna dell'umiltà ● Seguace di Mantegna: Cristo scende nel Limbo + Deposizione di Cristo Lontano dall'invenzione del maestro, il suo seguace non ha la stessa potenza inventiva, con un modo nuovo di elaborare i soggetti. La differenza è notevole soprattutto nel confronto fra la Deposizione di Mantegna e quella del suo.seguace.● Cristoforo Robetta: Allegoria del potere dell'amoreOltre ad essere un bravo incisore, è anche orafo a Firenze: firma 17 incisioni ed è un traduttore un po' libero, mafortemente influenzato dai maestri italiani contemporanei, come il Pollaiolo, Maso Finiguerra e Lippi, e tedeschi, comeDurer e Schopenauer (soprattutto per gli sfondi delle scene rappresentate); tuttavia, le sue sono figure più bloccate.
● Durer: Visione di S. Eustachio + Adamo ed Eva + Il cavaliere, la morte e il diavolo + S. Girolamo + Melanconia + Ritrattodi Filippo Melantone + Ritratto di Erasmo da RotterdamDurer nasce nel 1471 e muore solamente otto anni dopo Raffaello. Conosciuto soprattutto per la xilo, Durer realizzaanche calcografie; dunque, ha un'attività frenetica in tutte le direzioni. Solitamente legato ad un pubblico popolare conla xilo, con la calcografia Durer affronta temi assolutamente critici. C'è un momento in
cui si dedica solo alla calcografia; abbandona il paganesimo per abbracciare il Cristianesimo e passa attraverso incisioni come la Visione di S. Eustachio(1501), firmata: tutto è bloccato, il dialogo silenzioso è importantissimo, non ci sono spazi vuoti, ma c'è di tutto; realizza variazioni di grigio, bianco luminoso, puntinato, incrocio largo e stretto. È una visione più piena che va a contrastare con quelle più vuote, come Adamo ed Eva (1504): Dürer parte dallo sfondo del foglio tutto nero per gli alberi, poi lo sbarba per arrivare alla luce (il suo modo di procedere è noto grazie alle prove di stato); Adamo ed Eva si trovano ancora nel Paradiso Terrestre, ma in alto a destra sul dirupo, c'è una minuta capretta in bilico che sta per precipitare: è un simbolo che allude al loro imminente futuro. Diversa è l'incisione Adamo ed Eva di Luca di Leida, dove tutto è evanescente benché siIl cavaliere, la morte e il diavoloMelanconia
Dürer è abile nei ritratti che cimenta anche nell'incisione: si tratta di figure isolate, monumentali, e non c'è il paesaggio.
Realizza il Ritratto di Filippo Melantone, amico di Lutero ed uno dei protagonisti della Riforma Luterana, e il Ritratto di Erasmo da Rotterdam, teologo, umanista, filosofo olandese; quest'ultimo, viene disegnato dal vero e Dürer ci aggiunge un'iscrizione in greco: "La miglior immagine di lui la daranno i suoi scritti". Tuttavia l'incisione non è piaciuta ad Erasmo da Rotterdam, non si è sentito rappresentato perché troppo diverso.
- Visione di S. Eustachio
- Adamo ed Eva e confronto con Luca di Leida
- Il cavaliere, la morte e il diavolo + S. Girolamo + Melanconia
- Ritratto di Filippo Melantone + Ritratto di Erasmo da Rotterdam
● Luca di Leida: La lattaia + Davide suona l'arpa dinnanzi a re Saul + Ritratto di Massimo I d'Asburgo
La sua tecnica è