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-Appunti di psicologia-
L’intelligenza pratica
L’insieme degli schemi di cognitivismo
-teorie classiche:
L’intelligenza è organizzata dagli schemi che sono la
• rappresentazione del mondo, connessi tra loro usati
sia per comprendere le sitazione, sia per fargli fronte.
L’intelligenza è equilibratta e funzionale quando si
• adatta e riesce ad esprimere alla realtà;
L’intelligenza si accresce col tempo e con lo sviluppo
• quando gli schemi divengono più complessi, quando
si connettono e si differenziano tra loro;
Lo schema cognitivo predispone di un percorso
• emotivo, cognitivo e comportamentale già prefissato:
questo schema è funzionale quando (attraverso
l’automatizzazione di alcune funzioni) consente di
rispiarmare tempo ed impegno mentale -questo si
può collegare alla psicologia di cognizione con lo
sviluppo di quelle abilità che si automatizzano con
l’esperienza personale diretta- .
Lo schema diventa disfunzionale quando non si trova
adatto nel caso di una situazione nuova, diventando un
ostacolo per l’apprensione di una nuova abilità o di n certo
tipo di esperienza (ad esempio, quando proviamo una
nuova macchina: il cervello non è che non sa eseguire
quell’azione per ‘stupidità’, bensì, per la mancanza di
un’esperienza diretta con il tipo di abilità richiesta a
seconda della situazione).
-La rigidità degli schemi può diventare stabile (può
diventare parte di questo adattamento alla realtà), e ciò
porta a:
Incapacità di cambiare prospettiva;
• Attenzione selettiva su alcuni aspetti tralasciandone
• altri comunque importanti;
Un’estensione d’indebitamento dello schema a
• situazioni dove quello schema non è adatto;
Un’estremizzazione, semplificazione ed esclusione
• delle contraddizioni (portando a far rimanere lo
schema così com’era);
Un bisogno di chiusure mentali.
•
La rigidità di schemi mentali ha una funzione di
stabilizzazione cognitiva.
-L’emozione:
L’insieme degli schemi di cognitivismo mentali rigurardano
anche la parte emotiva del cervello:
L’ansia sociale: un qualche cosa che ci porta a stringere lo
• schema per adattarlo ad una situazione emotiva (l’ansia
può avere un alunno dall’essere interrogato, ad esempio);
L’emozionalità: quello che proviamo fisicamente, come il
• mal di pancia o il sudore;
scarsa autoefficacia e la scarsa autostima;
La ridotta motivazione.
•
Questi fattori favoriscono alla rigidità degli schemi mentali
perché hanno una funzione di rassicurazione emotiva: quando
siamo sicuri degli schemi mentali che abbiamo, di fronte a
nuove situazioni questi ci porterebbero all’ansia,
all’agitazione o alla preoccupazione, portandoci così a
reprimere l’apertura mentale(intelligenza teorica) nei
confronti di queste nuove esperienze (e più si continua così
più l’abilità di cognizione diminuisce per mancanza di
“allenamento” all’adattamento alle nuove situazioni). Da
questo ne risulta:
Un insieme di schemi mentali rigidi;
• Nessuno spazio per il dubbio e l’incertezza;
• La rassicurazione emotiva.
• -Valutare l’intelligenza:
La scala di misura d’intelligenza di Wechsler
L’intelligenza cognitiva, conativa (di volontà, di fare) e non
intellettiva che determina il comportamento adattivo e il
successo nella vita.
Da “Il modello psicometrico di Wechsler”.
Secondo il modello di misura dell’intelligenza di Wechsler
ritroviamo che:
L’intelligenza generale non deve essere comparata con
l’abilità intellettiva ma deve essere data dalla personalità nel
suo complesso (<<Stupido è chi lo stupido fa>> cit. Forrest Gump).