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L’INDIPENDENZA DEGLI STATI UNITI
questo Paese abbiamo già detto che rientra nel gruppo di quelli che hanno iniziato
precocementeil processo di modernizzazione e abbiamo anche detto che rappresenta una delle
poche eccezioni di industrializzazione ottocentesca al di fuori dell’Europa.
Gli influssi culturalisono stati soprattutto conseguenza della colonizzazione europea e, dopo
l’Indipendenza, dei flussi migratori. Quando iniziò la rivoluzione industriale in Inghilterra –
intorno al 1750 –il territorio era ancora sotto il dominio coloniale e ciò significa che era
sfruttato e sottomesso dalle potenze europee.
Nel corso dell’Ottocento gli USA si svilupparono, seppure seguendo un percorso singolare e subito
dopo la prima guerra mondiale rappresentavano il Paese più importante del mondo dal
punto di vista economico. colonialismo, un fenomeno che si è manifestato in diverse forme tra
il XVI e il XIX secolo e che si può dire concluso solo nel secondo dopoguerra.
L’elemento caratterizzante è il dominio, termine indica un particolare esercizio di potere.
Ciò, dunque, significa che c’è un popolo, capace di fare uso anche della forza, che vuole esercitare
il suo potere su un altro popolo (sottomesso) al di fuori dei propri confini geografici per trarne dei
vantaggi.
Questa forma di dominio, che chiamiamo colonialismo, iniziò con le scoperte geografiche del XVI
secolo, ma prese forme diverse con il passare del tempo. Possiamo individuare diversi tipi di
colonialismo:
1)Colonialismo di depredamento. Fu attuato soprattutto dalla Spagna che nel XVI secolo prelevò
tutte le ricchezze possibili ai popoli che abitavano i paesi latino-americani.
2) Colonialismo di insediamento, praticato da molte potenze europee in età moderna. A differenza
del precedente esempio, questo tipo di colonialismo presuppone il trasferimento di una quota di
popolazione del paese colonizzatore nel paese colonizzato, che diventa a questo punto un
possedimento diretto. la finalità è di natura economica: acquisire risorse a basso costo e
disporre di mercati di sbocco.
Diversi sono i motivi che portarono alla colonizzazione delle Americhe:
1)l’ansia di conoscenza di nuovi territorisui quali estendere il proprio dominio;
2)il desiderio di accrescere la potenza personale e degli stati appropriandosi delle risorse naturali
e dei metalli preziosi;
3)la ricerca della libertà dalle persecuzioni religiose.
Il continente americano fu méta del colonialismo di diverse potenze europee:
1 La Spagnasi estese nella maggior parte dell'America centrale e meridionale;
2 Il Portogallostabilì delle colonie in Brasile;
3 L’Olandaoccupò piccole aree dell’America del Sud;
4 Franciae Inghilterrainsediarono colonie prevalentemente nell’America del Nord.
Nel Settecento si definirono tre grandi aree nel Nord-America con diverse peculiarità:
1)quella meridionale(Virginia, Maryland, South e North Carolina, e Georgia), nella quale
dominavano i latifondi agricoli riservati alla coltivazione di riso, tabacco e cotone;
2)quella centrale(New York, New Jersey, Delaware e Pennsylvania), in cui cerealicoltura e
commercio navale si integravano;
3)quella settentrionale(Massachusetts, Connecticut, Rhode Island e New Hampshire), cuore della
prima colonizzazione inglese, anch'essa a economia mista, agricola e manifatturiera, che aveva
nel porto di Boston il suo centro propulsore.
Tra il 1756 e il 1763 le maggiori potenze europee furono impegnate in una serie di conflitti,
identificati con il nome di Guerra dei Sette Anni. Nell’ambito di questi episodi bellici, prese corpo la
guerra coloniale anglo-francese in cui le colonie americane combatterono al fianco dell’Inghilterra
per liberare le regioni settentrionali dalla presenza francese.
Con il trattato di Parigi del 1763 fu determinata la fine della presenza francese nei territori
nordamericani. L’Inghilterra, dal canto suo, ottenne il Canada e le regioni a est del Missippi.