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ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA

Contrariamente ai riti pagani che venivano celebrati all’esterno dei templi, quelli cristiani

consistenti nella preghiera collettiva e nella celebrazione della messa, si svolgevano

all’interno alla presenza di tutta la comunità di fedeli (ecclesia). Non era possibile quindi

prendere in uso la tipologia di tempio usata dai pagani, in quanto non sarebbe stata

funzionale, inoltre avrebbe ricordato l’uso che ne facevano i pagani. I primi edifici adibiti a

al culto cristiano vennero costruiti tenendo come esempio la struttura delle basiliche

romane, le uniche costruzioni pensate per contenere un grande numero di persone.

Insieme agli edifici a pianta basilicale si svilupparono anche quelli a pianta circolare o

poligonale. In particolare, quest’ultima tipologia di pianta, venne utilizzata per quelle

costruzioni che sorgevano sul luogo del martirio di un santo o sulla sua tomba,

inizialmente detti memoriae, più tardi martyria. Successivamente questa pianta fu

impiegata anche per i battisteri, edifici riservati al rito del battesimo.

La basilica cristiana ha uno sviluppo

longitudinale e l’ingresso è posto su uno

dei due lati minori, al contrario che nelle

basiliche romane. L’unidirezionalità è

suggerita dal fatto che dal lato opposto

all’ingresso è presente un altare. La basilica è

preceduta da un quadriportico, spazio di

forma pressochè rettangolare, con un porticato

posto su tutti e quattro i lati. La porzione di

porticato che corrisponde alla facciata della

basilica prende il nome di nartece, che aveva

la funzione di ospitare i catecumeni, le persone

che ancora non avevano ricevuto il battesimo.

L’interno della basilica è diviso in navate, da

due o più serie di colonne. La navata centrale

è solitamente quella più ampia e alta delle

laterali per permettere l’inserimento delle

finestre, e termina con un’abside, solitamente

orientata ad Est, verso il sole che sorge,

simbolo della luce divina. L’abside si compone di un semicilindro, innestato sulla parete di

fondo, sormontato da un quarto di sfera a cui si da il nome di catino absidale.

Talvolta il corpo longitudinale è tagliato trasversalmente da un ulteriore navata che prende

il nome di transetto. La basilica, assume la forma della Croce di Cristo, simbolo

maestoso di vittoria che si fa materia. Se i due bracci del transetto sono più corti rispetto

alle navate, si dice croce latina, mente se sono uguali e si innestano al centro delle

navate si parla di croce greca. Si parla di croce immissa se è in fondo, mentre si parla di

croce commissa, o di pianta a T. Il presbiterio era il luogo della basilica riservata al clero,

posto infondo alla navata principale di fronte all’abside, è solitamente rialzato da 3 o più

gradini e separato dalla navata da un recinto in marmo, intagliato o traforato, che viene

detto transenna. Arco trionfale è detto quello che congiunge la navata centrale al

transetto. La basilica ha in genere una copertura composta da capriate di legno, che

talvolta, sorreggono un soffitto piano, composto da cassettoni di legno.

Fra le prime basiliche cristiane ricordiamo quelle di San Pietro, di Santa Maria Maggiore e

di Santa Sabina a Roma. Fra gli edifici a pianta centrale il Battistero Lateranense.

La Basilica costantiniana di San Pietro in vaticano venne edificata sul luogo della

sepoltura dell’Apostolo Pietro. La costruzione, voluta da Costantino nel 324, fu completata

nel 329, anno della consacrazione. Si trattava di un edificio preceduto da un

quadriportico e diviso internamente

da 5 navate, una centrale più ampia e

alta, e quattro laterali più piccole e di

uguale dimensione. Un transetto infine,

precedeva, l’unica ampia abside

semicilindrica. Le dimensioni

dell’edificio erano colossali essendo

larga 63 m, lunga 119 e alta 37m.

Ospitata nel transetto e oggetto di

venerazione da parte dei fedeli è la

Tomba di San Pietro che era protetta da

un baldacchino formato da quattro

colonne tortili con tralci di vite,

tradizionalmente ritenute provenienti da

Gerusalemme e, per questo dette,

salomoniche. Altre due colonne raccordavano il baldacchino con gli angoli dell’abside. Le

colonne della navata centrale erano tutte di spoglio, con capitelli corinzi o compositi e

con fusti di diametro variabile e di diverse specie di marmi colorati. Venne distrutta nel

XVI secolo per far spazio all’attuale basilica di San Pietro, della ricostruzione costantiniana

si conserva solo il ricordo di documenti grafici e pittorici del 500.

Edificata durante il pontificato di Papa Sisto III, Santa Maria Maggiore a Roma, è fra le

basiliche paleocristiane, quella meglio conservata. La sua costruzione si colloca in un

periodo di prepotente ritorno al classicismo, quando cioè, le architetture di riferimento

furono soprattutto quelle romane del II e III secolo, in particolare quelle fastose, per

preziosità di marmi e di ornamento, dell’età di Traiano. L’interno è diviso in 3 navate

tramite due file di colonne ioniche lisce e architravate. Al di sopra di queste, le pareti della

navata centrale sono forate da finestre. L’arco di trionfo e la porzione di muro fra la

cornice e le finestre sono ricoperti di scene tratte dalla bibbia a mosaico. La compostezza

classica della basilica è anche effetto delle sue proporzioni armoniose: infatti, la navata

centrale è alta quanto larga, le navate laterali sono ampie quanto l’altezza delle colonne.

La copertura a cassettoni, di epoca rinascimentale, sostituisce quella originaria a

capriate. Più ieratiche e ritmicamente dilatate sono le scene dei mosaici dell'arco

trionfale, rappresentanti alcuni momenti dell’Infanzia di Cristo, alcune delle quali tratte da

Vangeli Apocrifi (Annunciazione, Presentazione al Tempio, Adorazione dei Magi, Incontro

con il governatore Afrodisio, Strage degli innocenti, Re Magi presso Erode). Alla sommità

dell'arco, il Trono dell'Etimasia con una Croce, affiancato dai santi Pietro e Paolo, e

sormontato dal Tetramorfo. Ai lati, le due città sante, Gerusalemme e Betlemme, all'interno

delle quali si prolungano illusionisticamente i colonnati della basilica, a indicare in essa

quasi un preludio alla Gerusalemme celeste. La disposizione stessa delle scene

veterotestamentarie, la scelta degli episodi dell'arco trionfale, la priorità delle rispondenze

visive rispetto a quelle cronologiche, tutto converge nell'individuazione di una sorta di

teologia visiva, di manifesto simbolico figurativo, che rappresentava una novità nel

quadro della Roma di quegli anni cruciali del

V secolo.

La basilica di San Giovanni in Laterano o

cattedrale di Roma è la cattedrale della

diocesi di Roma. È la prima delle quattro

basiliche papali maggiori e la più antica e

importante basilica d'Occidente. È detta

"arcibasilica" perché è la più importante

delle quattro basiliche papali maggiori.

La basilica paleocristiana aveva una forma oblunga e disponeva di cinque navate

fortemente digradanti in altezza, divise da colonne: la

navata centrale era la più larga e più alta e si elevava

sopra delle altre permettendo di aprire luminose

finestre. Il soffitto era coperto a capriate, che

probabilmente dovevano essere a vista. Opposta alla

facciata era presente un'unica abside dove venne

posta la cattedra vescovile.

In fondo alle navate esisteva una navatella trasversale,

il primitivo transetto, nella quale prendevano posto

durante la celebrazione il vescovo, sedendo in centro,

su un seggio rialzato, affiancato dai sacerdoti, disposti

ai lati. Tra le navate e il transetto due possenti colonne

sostenevano un grande arco detto arco trionfale.

Il Battistero Lateranense, fu fondato da Costantino

intorno al 315. L’edificio è a pianta ottagonale, e in

quanto tale, costituì il prototipo per la maggior parte dei

successivi battisteri. L’edificio è preceduto da un

nartece a forcipe che reca sul fronte un’apertura in cui

due colonne architravate in porfido sono strette fra due

paraste scanalate corinzie. Lo spazio centrale è coperto da una cupola che si innalza

sopra un doppio ordine di colonne disposte agli angoli dell’ottagono. Un tempo l’insieme

ottagonale centrale era circondato da un deambulatorio voltato a botte. Al di sotto della

cupola, al centro dell’edificio, si trova la fonte battesimale.

La basilica papale di San Paolo fuori le mura è una delle quattro basiliche papali di

Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano. Si erge sul luogo che

la tradizione indica come quello della sepoltura dell'apostolo Paolo; la tomba del santo si

trova sotto l'altare papale.

La basilica di San Paolo costantiniana risultò nel tempo inadeguata per la folla dei

pellegrini che vi si recavano; essa era molto più piccola rispetto alla coeva basilica di San

Pietro. Venne quindi ricostruita completamente sotto il regno congiunto degli imperatori

Teodosio I, Graziano e Valentiniano II (391), e tale struttura rimarrà sostanzialmente intatta

fino al disastroso incendio del 1823.

La costruzione venne affidata a Ciriade che costruì un edificio a cinque navate, con 80

colonne e un quadriportico che si differenziava dal precedente, oltre che per le

dimensioni anche per l'opposto orientamento dell'abside, che la basilica mantenne

anche dopo l'incendio del 1823. Dall’imponente aspetto esterno, la Basilica di

Santa Sabina venne eretta tra il 422 e il 432.

L’interno della basilica si compone di un’ampia

navata centrale, che si conclude in una maestosa

abside, affiancata da due navate laterali minori.

L’edificio è quasi completamente di spoglio.

Questa basilica, contrariamente a Santa Maria

Maggiore, non presenta una netta differenza tra la

parete piena e lo spazio porticato. I costruttori

hanno qui adottato l’arco a tutto sesto al di sopra

delle colonne, in tal modo, diventa l’elemento

architettonico che lega il pieno sovrastante con il

vuoto fra le colonne sottostanti. Infine, l’arco

ripetuto nei tre finestroni dell’abside che idealmente

proseguono le arcate della navata, è non soltanto

un motivo strutturale, ma si pone anche come

ornamentale, poiché unifica tutto lo spazio della

porzione centrale della basilica. La lunga navata

centrale, alta e stretta, pur avendo perduto le

decorazioni musive, reca ancora gli ornamenti in marmo.

Il Mausoleo di Santa Costanza venne

eretta nel 350 come mausoleo di

Costanza o Costantina, figlia di

Costantino. Fu trasformato in battistero,

e successivamente in chiesa. Da al

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A.A. 2017-2018
25 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher il95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Folin Marco.