Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
KANT
Bellezza dell’uomo come testimonianza dell’esistenza e dell’opera di Dio.
Kant nasce come filosofo Leibnziano , quindi la sua visione del mondo è simile a quella di B. ovvero
dell’armonia prestabilita, Dio se ha creato il mondo l’ha creato matematicamente e geometricamente -> il
mondo in cui viviamo è quello migliore possibile (L. lo dice in un senso che è ancora quello cristiano).
Kant nasce a Konisberg nel 1724.
1755 è l’anno di esordio alla filosofia e all’insegnamento di Kant.
Cassier sottolinea che in questo anno kant pubblica il trattato “De igne” , trattato di fisica sulla natura del
fuoco, e anche uno scritto che si intitola “Nuova spiegazione dei principi primi della conoscenza della
fisica”: Kant pubblica nello stesso anno uno scritto di fisica e uno di metafisica -> costante del pensiero di
Kant sarà mettere sempre in relazione la fisica on la metafisica ovvero la filosofia empirica con quella
razionale , o pura o ragiun pura.
La sintesi di questo doppio binario dell’opera di kant si ha in uno scritto del 1755 che si intitola “storia
universale della natura e teoria del cielo” -> studiare la natura da un punto di vista empirico per dedurne
delle conseguenze sul piano della metafisica.
Sempre nel 1755 Kant inizia l’attività di docente universitario.
Il tema di questo scritto è quello di individuare i fondamenti empirico-teoretici (qualcosa che non esisteva
fino ad all’ora perché c’era o l’empirismo inglese o la filosofia teoretica che era la tradizione scolastica
tedesca di Wolff fondata sul razionale e sul ragionamento a priori , sui giudizi analitici , per dirla come L. ).
Nella critica della ragion pura Kant fa confluire la tradizione del razionalismo tedesco (solo giudizi analitici
che sono conseguenza della scomposizione delle forme dell’intelletto) e quella dell’empirismo inglese
I giudizi analitici non producono conoscenza
Che cos’è un giudizio? Vedi urtheil (partizione originaria ) -> il soggetto per conoscersi si aliena nell’oggetto
Socrate è un uomo -> questo è un giudizio (predicato soggetto e copula)
Nella forma analitica non ho vera conoscenza perché il predicato non aggiunge nulla al soggetto (es : i
corpi sono estesi, il tutto è maggiore della parte, la parte è minore del tutto) -> in tutti questi giudizi, nel
soggetto è già compreso il predicato ( nella nozione di corpo è già soggetta l’estensione, il predicato
ribadisce qualcosa che è già presente nel soggetto) _> non sono giudizi conoscitivi.
I principi della logica (identità, non contraddizione e terzo escluso ecc..) servono all’ordinamento del sapere
ma non producono nuovo sapere (giudizi analitici) -> questa è la posizione della filosofia tradizionale
tedesca, razionale e metafisica.
I giudizi in cui il predicato aggiunge al soggetto qualcosa che nel soggetto non c’è producono conoscenza
-> coc’è che aggiunge qualcosa che nel soggetto non c’è? _> Solo l’ESPERIENZA : soltanto l’esperienza
mi consente di conoscere, nell’esperienza c’è la fonte della conoscenza (es : il calore dilata i corpi ; in
questo caso si aggiunge qualcosa che non è dato nel concetto di corpo; mentre nel concetto di corpo c’è
già l’estensione, la dilatazione non è presente, deriva dal mettere insieme questi due concetti, corpo e
calore) _> Questo è un giudizio sintetico a posteriori.
La conoscenza è originata dai giudizi sintetici a posteriori.
Kant si chiede: cos’è che mi consente di avere un’esperienza, come organizzo l’esperienza in base alla
quale ho conoscenza?
Necessità di organizzare l’esperienza mi è data insieme all’esperienza stessa o no? No , mi deve essere
dato prima.
Devo esaminare l condizioni che mi consentono di avere un’esperienza per salire ad una forma più
universale (come faccio a sapere che ogni volta che avvicino un corpo al calore esso si dilata)
Kant è qui che si distacca da Hume (principiò di causalità) -> come applico il principio di causalità, come
passo dal fatto in sé al principio.
Secondo Hume me lo può dire soltanto l’abitudine, Hume dice che non può universalizzare questa
esperienza, stabilire qualcosa preventivamente.
Kant dice che non funziona così: affinchè io possa costruire un’esperienza devo prima possedere il
principio.
Per Kant questo principio che è la vera fonte della conoscenza, determina la comun abilità con
l’universalità è un giudizio sintetico a priori (il principio di causalità è uno di questi).
Come sarebbero possibili la matematica ecc se non potremmo ricondurre l’esperienza della natura a dei
principi? Sui giudizi sintetici a priori riposa la possibilità stessa della scienza moderna.
Ma da dove vengono questi principi? Cosa mi fa essere certo che organizzando la mia esperienza in un
certo modo ho un’esperienza? -> Rivoluzione copernicana gnoseologica.
Il fallimento della metafisica deriva dal fatto che il soggetto deve replicare in se la struttura oggettiva del
mondo nel momento che consoce; io quel mondo non lo posso conoscere, devo dire che può essere opera
di Dio , posso crederlo ecc.. ma io non posso dirlo, non posso dimostrarlo altrimenti mi comporto come i
visionari .
Quindi se la metafisica fallisce siccome pensa che il soggetto debba conformarsi all’oggetto, facciamo
come Copernico, ovvero il contrario (come sole e terra) -> Diciamo che non è il soggetto che deve
conformarsi all’oggetto ma è l’oggetto deve conformarsi al soggetto -> tutto so che so dall’oggetto sarà
certo per forza siccome non deriva dall’oggetto stesso ma da me, dal soggetto, dal mio intelletto e conosco
le leggi del mio intelletto.
Conseguenza della rivoluzione copernicana gnoseologica :In realtà le cose esterne non le posso
conoscere cosiì come sono in sé stesse, ma solo come appaiono a me -> ciò che posso conoscere della
natura e del mondo è soltanto ciò che il mio intelletto vi pone.
Nella conoscenza non conosco gli oggetto del mondo ma conosco quelle condizioni di possibilità in base
alle quali posso conoscere il mondo (vedi trascendentale) .
Con questa intenzione, una cosmogonia (teoria che cerca di spiegare l’origine del mondo), in base alla
quale possano essere colti i fondamenti empirico teoretici dell’accadere naturale contiene tutti gli sviluppi
del pensiero successivo di Kant -> Cassirer non mette una vera e propria scissione nel pensiero di Kant,
c’è una grandissima rielaborazione i cui prodromi stanno anche nelle opere giovanili tra cui questa del
1755.
Oltre a L. altra fonte del pensiero di Kant è Newton : i principi naturali di N. sono una delle fonti della
preparazione scientifica di kant.
In questa opera di N. Kant trova un problema : N. non riesce a spiegarsi come fanno i cerchi planetari,
orbite, a comunicare tra di loro il movimento dal momento che lo spazio è vuoti tra di loro e anche
ipotizzando la legge di gravitazione universale, legge di attrazione, come mai i pianeti non si scontrano,
come si spiega che non precipitano nel sole, ovvero la massa che li attrae -> N. non potrà sostenere altro
che ciò è opera di Dio che “corregge” la propria creazione.
Da una parte, secondo Kant, questa spiegazione non è dignitoso per Dio e per un filosofo che deve
spiegare tramite l’unità del metodo, il principio secondo cui accade qualcosa (tema dello scritto del 1755)
“Mi sono posto un compito gravoso, scoprire il sistema che tiene unite le grandi membra del creato ,
derivare dallo stato primordiale della natura la formazione dei corpi celesti e l’origine dei propri movimenti
attraverso le sole leggi meccaniche” -> dietro questa affermazione di K. , secondo Cassirer, ci sono
elementi importanti :
La creazione non è avvenuta tutta insieme e poi gli eventi si ripetono sempre uguali , ma la creazione è
sempre in atto secondo Kant, perché è opera di quelle leggi meccaniche secondo cui la natura si sviluppa
e che dio ha messo nella natura.
Il problema è che la religione … il meccanicismo produce inevitabilmente l’ateismo , spiegare la creazione
attraverso leggi meccaniche porta anche alla negazione dell’intervento di dio.
Io ho esaminato la mia coscienza di credente e la mia spiegazione non sovverte la verità di fede, sono
potuto andare avanti tranquillamente.
Posizione neoplatonica: se l’edificio del mondo ….. ha saputo svilupparsi dal caos in un modo così
splendido …. Allora la prova dell’esistenza di un Dio creatore dovrebbe perdere ogni efficacia , Epicuro
rivive nel 18esimo secolo.
Kant vuole dimostrare che ipotizzare che la natura si sia sviluppata attraverso leggi meccaniche non mette
in discussione l’esistenza di Dio.
Riferimento a Epicuro : nel “ sistema di epicuro” Dametry aveva sostenuto questa tesi, che la creazione
divina sarebbe stata superata.
Kant riprende D. ma dice : proprio il fatto che la materia si sviluppa in modo così armonico è dovuto al fatto
che esiste un intelletto sommamente saggio che l’ha predisposta.
ESTETICA 13/02/17
“Storia universale della natura ….” Di Kant -> Kant si occupa di spiegare e correggere quello che N. non
riusciva a spiegarsi come facessero i pianeti a non scontrarsi e a cadere nel Sole, cadendo nella
metafisica, spiegandolo attraverso l’intervento divino metafisica che condannerà nello scritto “sogni di un
visionario …” ovvero la metafisica che cerca di spiegare cose che non possono essere viste.
Kant segue già il modello cartesiano dell’unità di metodo-> spiegare più cose possibili seguendo un unico
principio.
I pianeti rispettano le rispettive orbite : cerca di spiegarlo attraverso un’ipotesi (la teoria di tantor
hablas ??)ovvero esistono delle leggi nella natura che regolano lo sviluppo e l’articolarsi della natura
stessa.
Kant si trova ad affrontare un problema religioso -> chi arriva a spiegare tutto con le leggi della natura
.> Epicuro rivive in pieno cristianesimo (la natura si sviluppa seguendo le leggi che la presiedono).
Riferimento ad Epicuro è quello di un illuminista francese (Dametry) nel “sistema di Epicuro”.
Diametry diceva che non c’era bisogno di ricorrere alla spiegazione divina per spiegarsi la natura perché
essa si poteva comprendere attraverso le sue leggi.
Kant si dissocia dal fatto che quello che sta facendo non va contro l’esistenza di Dio perché il c