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C
1. ENNI BIOGRAFICI
pseudonimo Ettore Schmitz, 1861 Trieste
Italo Svevo, di nasce nel a (all’epoca ancora sotto l’Impero AustroUngarico), in una
famiglia ebrea. Sulle orme del padre commerciante, Ettore segue gli studi commerciali, prima in Germania e poi a Trieste. Nel 1880
1892 primo romanzo,
trova un lavoro come impiegato in banca. Nel pubblica il suo Una Vita, opera che viene ignorata dalla critica e
1898
dal pubblico. Dopo essersi sposato, Svevo nel pubblica il secondo romanzo, Senilità; anche quest’opera, però, non viene
considerata e non riscuote successo. 1907 con James Joyce,
Una svolta importante nella sua vita è rappresentata dall’incontro nel uno scrittore irlandese molto
l’accostamento, 1910, alla psicanalisi di Freud.
famoso; altro episodio fondamentale di quegli anni è nel Nel 1919 l’autore
1923.
comincia a scrivere che viene pubblicato nel Nel 1925 scoppia il “caso Svevo”: una vivace
La coscienza di Zeno,
discussione si apre intorno a questo romanzo. Nel 1928 inizia a scrivere un quarto romanzo, Il vecchio o Le confessioni del
vegliardo, ma nello stesso anno l’autore muore in un incidente stradale.
L
2. E OPERE PRINCIPALI figura dell’inetto.
Le più importanti opere di Svevo sono i romanzi, incentrati sulla
a) (1892) Il romanzo sembra una storia verista, dato che racconta la storia di un vinto, cioè di un uomo sconfitto
Una vita. differenza fondamentale:
dalla vita. Ma rispetto al romanzo verista/naturalista c’è una Alfonso Nitti, il protagonista, è
sconfitto non da cause esterne, sociali, ma interiori, proprie del suo modo di essere. Il protagonista incarna la figura
dell’inetto, cioè un uomo caratterizzato non da un’incapacità generica, ma da una volontà precisa di rifiutare le leggi sociali e
la logica della lotta per la vita.
Sintesi del romanzo. trasferitosi dalla campagna a Trieste, trova un impiego in banca, ma non
Alfonso Nitti,
riesce a stabilire contatti umani e vede le sue economiche e letterarie Una relazione
ambizioni frustrate.
amorosa con Annetta Maller, figlia del proprietario della banca, potrebbe risolvere la sua crisi; ma Alfonso, preso
dall’inettitudine fugge al paese natale dove conscio del suo fallimento.
si uccide,
b) (1898)
Senilità.
Sintesi del romanzo. impiegato con una modesta fama di letterato, vive con la malinconica
Emilio Brentani,
sorella Amalia. Emilio si innamora di una giovane popolana, Angiolina, che con una serie di menzogne, tradimenti
e fughe suscita la gelosia e lo dell’uomo. Nel frattempo, Amalia vive un’infelice storia d’amore con
sconforto
Stefano Balli, pittore amico del fratello, che si concluderà con il suicidio della donna. Angiolina abbandona Emilio
per Balli e al protagonista non resterà che chiudersi nella “senilità”, uno spazio malato, fatto di
accettazione dei fallimenti e di inazione.
c) (1923) L’opera riassume l’esperienza umana di Zeno, il quale racconta la propria vita in modo
La coscienza di Zeno.
così ironico e distaccato, che l’esistenza gli appare tragica e comica allo stesso tempo. Zeno ha maturato alcune
convinzioni (es. La vita è una lotta; l’inettitudine non è più un destino individuale, ma un fatto universale; la vita è una
“malattia”; la nostra coscienza è un gioco comico e assurdo di autoinganni più o meno consapevoli): attraverso queste
convinzioni, Zeno vede la vita umana come una brillante commedia e capisce che l’unico mezzo per essere sani è la
convinzione di esserlo. Il protagonistanarratore, quindi, è un uomo che si dichiara “malato” non perché soffra di specifiche
disagio psicologico
infermità fisiche, ma per una forma di che gli impedisce di adattarsi alla società che lo circonda.
Il romanzo è scritto in forma di diario, la narrazione si svolge in prima persona e il protagonista si ricostruisce attraverso il
ricordo e la coscienza. Pagina 1 di 8
ISE – Istituto Scolastico Europeo Classe Quinta Dispense di Letteratura Italiana
Sintesi del romanzo. Il romanzo si divide in 8 capitoli:
Lo psicanalista, il induce il paziente vecchio commerciante
Prefazione. Dottor S., Zeno Cosini,
o triestino, a scrivere come contributo al lavoro psicanalitico. Poiché il paziente si è
un’autobiografia
sottratto alle cure prima del previsto, il dottore pubblica il manoscritto per vendicarsi.
Zeno racconta il suo accostamento alla psicanalisi e l’impegno di scrivere il suo
Preambolo.
o memoriale, raccolto intorno a temi ed episodi particolari.
Racconta dei vari tentativi attuati dal protagonista per guarire dal vizio del fumo, che
Il fumo.
o rappresenta la debolezza della sua volontà.
Qui viene raccontato il difficile rapporto di Zeno con il padre, che culmina
La morte di mio padre.
o nello schiaffo dato dal genitore morente al figlio.
Zeno si presenta alla ricerca di una moglie. Frequenta casa Malfenti
Storia del mio matrimonio.
o e si innamora di una delle figlie del padrone di casa, Ada; costei però lo respinge. Dopo essere stato
rifiutato da un’altra delle ragazze, viene accettato da Augusta.
Zeno rievoca la relazione con Carla; egli non sa decidersi fra l’amore per la
La moglie e l’amante.
o moglie e quello per l’amante, finché è quest’ultima a troncare il rapporto.
Questo capitolo è incentrato sull’impresa
Storia di un’associazione commerciale.
o economica di Zeno e del cognato Guido. Sull’orlo del fallimento, Guido inscena un suicidio per
impietosire i famigliari, ma muore. Qui terminano i capitoli del memoriale.
Zeno abbandona lo psicanalista e scrive quest’ultimo capitolo. Egli spiega i motivi
Psicoanalisi.
o dell’abbandono della cura e proclama la propria guarigione. Il protagonista indica l’idea che lo ha
liberato dalla malattia: «La vita attuale è inquinata alle radici», in definitiva la capacità di convivere con
la propria malattia è come una persuasione di salute.
L
3. A POETICA E LA LINGUA novità delle strutture e dei temi narrativi,
La letteratura sveviana si caratterizza per la oltre che per la forma stilistica
psicanalisi
lontanissima dai formalismi della prosa d’arte. Fondamentale per l’influsso sulle opere di Svevo è l’incontro con la
freudiana, che si traduce, in termini letterari, in un superamento del verismo in direzione di una nuova visione del reale, estranea da
certi modelli tradizionali come la rappresentazione di un personaggio a tutto tondo, le coordinate temporali, l’univocità degli
avvenimenti. complessi e contradditori moti dell’animo.
Nella letteratura di Svevo il tema principale è dato dai Al centro delle proprie
vicende Svevo mette sempre un unico personaggio, un individuo infelice e incapace di affrontare la realtà, a cui soccombe, tentando
inettitudine,
di nascondere a sé stesso la propria sognando evasioni, cercando diversivi e giustificazioni: Alfonso Nitti si rifugia nella
fantasticheria, Emilio Brentani verifica la propria inadeguatezza, Zeno esercita la superiorità del distacco ironico.
La lingua usata da Svevo si avvicina al parlato e mescola forme letterarie con strutture del dialetto triestino.
Svevo fu ignorato dalla critica e dal pubblico per molti anni e incontrò la notorietà solo a partire dalla pubblicazione del terzo
recensione favorevole di Eugenio Montale.
romanzo, grazie all’intervento di critici francesi e a una Le innovazioni narrative e
linguistiche di questo autore, però, saranno ampiamente sfruttate nella narrativa italiana dei decenni successivi.
T S !
4. EMATICHE DI VEVO DA NON DIMENTICARE
Inettitudine: inetti,
i romanzi di Svevo sono caratterizzati da personaggi molto diversi da quelli tradizionali: sono degli
sconfitta;
mediocri, insicuri, motivati ad agire da ambizioni e desideri sproporzionati, destinati alla Pagina 2 di 8
ISE – Istituto Scolastico Europeo Classe Quinta Dispense di Letteratura Italiana
Nuovo meccanismo narrativo: la narrazione è impostata sulla rievocazione soggettiva dei fatti, cioè ogni fatto è descritto
attraverso il ricordo del protagonista che lo deforma o lo falsifica. Nei romanzi viene abbandonata la successione
cronologica dei fatti in favore di una narrazione organizzata per argomenti.
Avvicinamento alla letteratura europea: Le opere di Svevo hanno molti elementi in comune con la letteratura europea di
inizio secolo (Joyce, Proust, Mann, Musil), rompendo con il realismo e aprendo all’introspezione e all’analisi della
coscienza.
L S
5. ETTURE TRATTE DALLE OPERE DI VEVO
I. Svevo, Prefazione e Preambolo, da La coscienza di Zeno, 1923
Prefazione
La è uno dei capitoli più importanti, dato che rappresenta una finzione letteraria ben congegnata. Si tratta di poche righe
dottor S.,
firmate dal lo psicoanalista che ha in cura Zeno, il quale espone l'origine del libro. A causa dell'ingiustificata interruzione
della terapia da parte di Zeno, proprio nel momento in cui essa stava dando i suoi frutti, il dottore, profondamente ferito nel suo
orgoglio professionale, decide di vendicarsi del paziente, pubblicando quelle memorie che lui stesso aveva consigliato a Zeno di
scrivere come parte integrante della cura. Tali memorie, in cui Zeno ha accumulate menzogne e verità, non sono altro che i capitoli
successivi del libro. polemica contro la psicoanalisi,
È chiaro che questa finzione letteraria è anche una una forma di terapia che proprio in quegli anni
L'iniziale S sarebbe
iniziava velocemente ad affermarsi, soprattutto nell'Impero AustroUngarico, di cui Trieste faceva parte.
interpretabile come la prima lettera del nome del padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, anch'egli un austriaco viennese,
potrebbe anche riferirsi all'autore stesso.
ma Preambolo
Nel Zeno spiega invece le difficoltà di "vedere" la propria infanzia e, ogni qual volta prova ad abbandonarsi alla memoria,
cade in un sonno profondo.
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di
psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver
indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il
naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si
rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia
idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che